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Idiocracy: metafora del genocidio culturale della società contemporanea

Idiocracy è un film del 2006 diretto da Mike Judge. Il film narra la storia del militare Joe Bauers, scelto per un esperimento di ibernazione insieme alla prostituta Rita. Joe è stato scelto perché, in quanto a intelligenza, rappresenta l’americano medio. Inoltre, entrambi sono stati scelti perché non hanno parenti stretti e quindi in caso di fallimento dell’esperimento tutto potrà essere insabbiato.

Per una serie di eventi le capsule contenenti Joe e Rita sono state smarrite ed entrambi si risvegliano circa 5 secoli dopo nel 2505, in un mondo in cui l’intelligenza media è crollata in modo imbarazzante. Le capsule di Joe e Rita si aprono in seguito alla frana di una montagna di immondizia: infatti, uno dei problemi del mondo del 2505 è l’incapacità di smaltire l’immondizia, accumulata in una quantità paradossale.

Quindi, Joe al suo risveglio si trova in un mondo di idioti completamente in decadenza e all’inizio viene anche arrestato per poi essere liberato grazie al nuovo presidente per il suo quoziente di intelligenza che si rivela essere il più alto al mondo.

Il presidente Dwayne Camacho, wrestler e pornoattore, lo nomina segretario degli Interni per risolvere il problema delle tempeste di polvere, sistemare l’economia e risolvere il problema della carenza di cibo. Joe, allora, scopre che i campi sono aridi per la siccità dato che vengono irrigati con una bevanda energetica. Allora Joe suggerisce di irrigare i campi con l’acqua ma questo provoca un crollo della produzione della bevanda energetica. Dato che gran parte della popolazione è impiegata nella produzione di tale bevanda, si produce allora una grande quantità di disoccupati. Joe quindi viene imprigionato perché incolpato della disoccupazione crescente dovuta alla sua scelta.

Sul punto di essere giustiziato Joe viene salvato dall’intervento di Rita, che riesce a mostrare a tutti che i campi stanno producendo piante. In seguito, verso la fine del film, Joe diventa anche presidente e Rita diviene la first lady: entrambi hanno diversi figli di un’intelligenza media, come suggerisce la voce narrante.

La satira che il regista ha mostrato con Idiocracy è rivolta alla società contemporanea in declino sotto tanti punti di vista. Idiocracy è la metafora del genocidio culturale della società contemporanea. Fenomeni come la massificazione, la desertificazione culturale e l’appiattimento sociale sono resi dal regista in modo magistrale tramite un’esagerazione ai limiti del paradosso. Il film stimola tante risate per la sua vis comica ma allo stesso tempo porta anche a riflettere sul mondo odierno e su problemi alquanto scottanti come il degrado ambientale.

L’umorismo di Mike Judge è gioioso, ilare ma anche dissacrante, derisorio e beffardo. L’enfasi e l’iperbole sono le armi principali dell’umorismo grottesco mostrato in Idiocracy. Guardando Idiocracy, poi, viene da pensare a tanti programmi televisivi di successo: talent show, reality, talk show etc. Viene da pensare anche al fenomeno dell‘infotainment, che tanto si sta diffondendo nella società contemporanea.

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