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Ici-Chiesa: Monti chiarisce, i vescovi ringraziano

Dopo aver pubblicato in mattinata una nota in cui ribadiva che “la questione non è ‘far pagare l’Ici alla Chiesa’, che peraltro già la paga secondo le norme correnti”, le precisazioni ufficiali del premier Monti, già anticipate in mattinata dalla stampa, sono state seguite dal plauso dell’Agenzia dei vescovi SIR.

Ha infatti nuovamente fatto intervenire il giurista Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, rettore dell’università Lumsa, presidente del Tribunale della Santa Sede e membro dell’Autorità di Informazione Finanziaria vaticana. Una persona che qualche interesse nella vicenda dunque ce l’ha. Della Torre ha scritto che le parole di Monti sono “opportune” perché “fanno chiarezza”, sostenendo che “le scuole paritarie, in quanto tali, non possono non avere quei requisiti oggettivi cui il presidente del Consiglio ha fatto riferimento”.

Pare proprio di capire che nessuna scuola privata pagherà mai l’imposta sugli immobili. Continuando peraltro a ricevere lauti contributi economici dallo Stato e dalle amministrazioni locali: in barba all’articolo 33 della Costituzione e alla prescrizione “senza oneri per lo Stato”.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.137) 29 febbraio 2012 12:42

    io avrei anche un’altra curiosita’.

    Oltre l’ICI sugli immobili, esistono tasse su tutte le attività, in particolare l’IVA. il Vaticano le paga? se uno dorme in un suo albergo, rilascia ricevuta fiscale? e sulle rette di iscrizione alle scuole parificate?

  • Di paolo (---.---.---.242) 14 marzo 2012 00:02

    Geri ,il Vaticano non ha mai pagato una mazza e credo che continuerà a non farlo . Dietro il crocefisso si può gestire qualunque attività "profit" e farla passare per "no profit" .
    Sono miracoli che avvengono soltanto in uno stato confessionale come il nostro .
    Un servizio televisivo ,se ricordo bene nella zona di Milano adiacente al parco Fiera ,ha dimostrato come "alberghi" quattro stelle in quota Santa Romana Chiesa ,con pernottamenti su prenotazione ,erano(sono) totalmente gestiti " in nero " .
    Il segreto ? basta mettere una cappellina 2 x 2 in un pertugio della struttura ,infilarci dentro un pò di riferimenti sacri , e il giochetto è fatto .Come per incanto l’albergo semilusso diventa opera pia ,quindi prezzi salati ma ovviamente sgravati da qualunque onere fiscale ,con l’aggravante di fare concorrenza sleale a quelli che qualche tassa (non tutte) almeno le paga.
    ciao

  • Di (---.---.---.236) 23 marzo 2012 21:31

    Libera chiesa in libero stato, non significa che dobbiamo dare aiuti di stato allo stato vaticano, sovrano ed indipendete. L’UE ci ha molte volte vietato di dare aiuti di stato, cioè nostri,alla chiesa.

    Almeno in periodo di crisi dovrebbe Monti sospendere questi aiuti. La chiesa dice che se non avessero aiuti, le scuole, gli ospedali, gli alberghi chiuderebbero e ci rimetteremmo noi cittadini.. Come mai non sanno gestirsi autonomamente come tutte le aziende private? Non sanno autofinanziarsi! Chiudessero allora, se sono incapaci di stare in piedi da soli. Anche le altre imprese private dovrebbero avere allora aiuti di stato per non chiudere? Assurdo, non vi pare? Il vaticano è ricchissimo invece e non lo dico io, basta informarsi. Dunque questo magna magna deve finire.

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