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Ieri altri 109 arresti: i camorristi che non muoiono mai

Ieri altri 109.

109 ordinanze di custodia cautelare.

Ma quanti ne sono questi camorristi?
Esiste un numero ben definito?

Qual è il limite che confina la legalità dalla criminalità?

Non ci sono risposte, mi sembra di pormi domande di metafisica.

Sembra che i camorristi nun muoiano mai.
La camorra invece, quella sì, è morta da un pezzo.
Le gerarchie, i clan e i boss non esistono più.

Esistono solo i soldi, lo spaccio e le capuzzelle sui giornali.
A quest’ora, del giorno dopo,
già saranno pronti decine e decine di sostituti.
Nascono sentinelle e muoiono capipiazza.
Il passaggio da bruco a farfalla è breve: la carriera è assicurata.

Le foto di ieri sono decisamente eloquenti:
lo spaccio di droga non è più un affare per soli "uomini",
dietro alle sbarre ci sono finite anche 13 donne e 5 minorenni.
Le stesse sbarre di Paolo di Lauro e di Raffaele Amato.


Amato, alias "Lellucc a vicchiarell", re degli scissionisti aveva un Piano.
Uno Scisma: un termine che non si sentiva da almeni 1000 anni,
dai tempi della divisione delle due Chiese dei cristiani e dei bizantini.

Quel Piano si confermò una strage di sangue.
Tutto programmato. Una vera e propria guerra.
Pioggie di proiettili ed oltre 70 morti.

Chiedersi cosa rimane, oggi dopo 4 anni, di tanto sangue è superfluo:
ciò che rimane è ciò che c’è sempre stato,
al di là del terrore, non sembra essersi mossa una foglia.

Non crediate mai, nemmeno per un secondo,
che in questo modo si possa sconfiggere la criminalità.
Le Forze dell’Ordine e la Magistratura sono dei bisturi:
lacerano, sbranano, divorano poteri di morte, ma non li stroncano.

La cocaina è uno Status Symbol.
E’ una cultura, non è un essere umano che allunga una mano in un auto.
Bisognerebbe lavorare sulle menti e non su quelle mani.

E’ troppo facile parlare di anti-Stato e di assenza delle forze dell’ordine. Bisogna parlare di assenza di Scuola, Istruzione, Educazione.

Ma la vera tragedia inizia dal momento che si vuole indagare sulle colpe. Non dimenticate che a Napoli l’Assessore all’Educazione, alla Legalità e alla Trasparenza, è stato accusato di corruzione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio e associazione a delinquere.

Il punto è che chi predica male, poi purtroppo, razzola anche peggio.

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