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I veti

Dice l'uomo che corre che, sulla riforma del lavoro, "Il governo non accetta veti". Oltre a quelli di Berlusconi si intende.
Niente autoriciclaggio (ridicolo il balletto tra ministro, commissione e la sua maggioranza).
Il conflitto di interessi? Una bazzecola:

"C’è la prevenzione. Ma le sanzioni sono poco chiare o del tutto assenti. La separazione tra interessi privati e pubblici non è efficace, e si considera il conflitto solo per le cariche di governo. Dimenticando i parlamentari e soprattutto il presidente della Repubblica. L’incompatibilità a posteriori? Totalmente assente. Silvio Berlusconi? Ancora una volta potrebbe salvarsi. Matteo Colaninno o Alberto Bombassei? Nemmeno presi in considerazione".

Questo governo riesce ad essere impositivo sui diritti ai gay (vedi Alfano), ma non riesce a combinare nulla su corruzione ed evasione.
E rimaniamo in attesa della svolta buona.

 

Foto: Palazzo Chigi, Flickr.

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