I veri fenomeni della politica italiana

Berlusconi è un fenomeno della politica italiana di questi ultimi vent’anni.
Riesce a fondare un partito in breve tempo a catalizzare l’attenzione su di sé, a battere gli avversari politici, a suscitare odio ed ammirazione di pari intensità.
Cade e si rialza con grande sorpresa di tutti, anche dei commentatori più esperti. Insomma un fenomeno anche da studiare.
Quel che, invece, fenomeno non è, è la ricorrente piaggeria, la spudorata adulazione con cui tanti italiani saltano sul carro del vincitore, si confermano servili vassalli di ogni potente, illuminato o meschino che sia, e soprattutto se un rodomonte come il “Nostro”.
Questi signori dalla schiena curva, sempre sull’attenti ad ogni ordine del padrone di turno, pronti a genuflettersi quando è in auge o ad abbandonarlo quando è nella polvere, comunque si chiamino, vecchi o nuovi che siano, i nomi e le facce li conosciamo bene, perché li vediamo tutti i giorni sul teleschermo, meritano anche loro un peana per lo zelo che mettono in tutte le loro menate.
Berlusca è risorto
dopo lungo soffrire:
lo volevano morto,
lo volevan punire.
Or ch’è ritornato
in sella, pimpante,
si trova attorniato
da folla zelante.
Chi gli bacia le pile,
chi gli manda i bacini:
son lunghe le file
di questi lecchini.
Caro Berluscone
passato è il magone,
ma non son terminate
le turpi leccate.
Non farti illusioni:
son tutti tromboni,
son uomin piccini
falsi e meschini.
Nel farti il soffietto
essi sembrano eroi,
ma se li prendi di petto
sono una mandria di buoi.
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