• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > I pisani di Bagnolo e i serego della Cucca

I pisani di Bagnolo e i serego della Cucca

Nell’ottobre 2013 una conferenza in Villa Pisani di Bagnolo di Lonigo ha riportato all’attualità il conflittuale rapporto fra le due importanti famiglie. Occasione anche per allargare lo studio delle opere del Palladio oltre la provincia di Vicenza.

Studi che sono stati nel 2014 ampliati con la pubblicazione del volume “Andrea Palladio e Verona” di Giulio Zavatta; altre ricerche sono tuttora in corso da parte del docente riminese.

Nel frattempo, il centro studi CISA – Palladio Museum, ha indetto per fine agosto 2016 una giornata di studio della Villa Serego – Corte Grande di Cucca-Veronella. È la prima volta in 58 anni che il Centro si occupa del sito veronellese. 

JPEG - 832.5 Kb
Lionello Puppi, Giulio Zavatta, Lorendana Olivato - Convegno a Bagnolo di Lonigo

La conferenza è stata organizzata dall’Associazione Adige Nostro di Veronella e presentata dalla proprietaria della Villa, Manuela Bedeschi. Relatori il dott. Giulio Zavatta, la prof.ssa Loredana Olivato e il prof. Lionello Puppi, considerato il più illustre studioso vivente del Palladio.

JPEG - 134.1 Kb
Veronella - Barchessa del Palladio di Corte Grande

La prof.ssa Olivato ha intitolato “Palladio a/e Verona”, il suo intervento, per mostrare le quattro opere dell’architetto per i veronesi Serego, di cui solo per una sarà portato a buon punto il progetto: Villa Serego di Santa Sofia di Pedemonte. “Questa villa è stata in seguito rielaborata nel 1700, non sappiamo quanto resti dell’originaria idea palladiana”.

La docente si è poi soffermata sulla Villa Serego, detta Corte Grande della Cucca (Veronella), in grave stato di degrado.

Le guerre per l’acqua tra i Pisani e i Serego

Il dott. Zavatta ha illustrato i complessi rapporti tra le nobili famiglie Pisani e Serego: “Partendo da una cartografia storica del 1572 di Gallesi e Brugnoli, vediamo Villa Pisani di Bagnolo e Corte Grande della Cucca. Raro che due siti palladiani cadano nella stessa mappa. I Serego desideravano fortemente le acque della Togna, regimentate dai Pisani, per ottenere un’area a risaia di grande valore economico. In epoca moderna, la Togna diventa confine fra Verona e Vicenza, separando le due Ville che erano in stretta relazione. Bagnolo cade nell’area vicentina, con riconoscimenti importanti, Cucca viene lasciata a Verona e confinata al margine delle opere palladiane. Il confine amministrativo diventa un muro insormontabile. L’acqua allora come oggi, è un bene che sposta risorse e che determinò anche le architetture del Palladio”.

JPEG - 76.1 Kb
Veronella - Palazzo Serego di Corte Grande

Zavatta spiega anche le vicissitudini familiari: “Federico Serego diviene capofamiglia nel 1563 e va a Venezia a discutere cause d’acqua, al Provveditorato per i Beni Inculti, in cui erano sempre rappresentate le nobili famiglie vicentine; a Bagnolo abbiamo i fratelli Vettor, Marco e Daniele Pisani, presso cui il Serego si informa sulle maestranze che avevano lavorato alla Rocca, per potere anche egli esprimere la nuova architettura nella Villa della Cucca. Ma Serego vuole anche scolare alcune acque nella Togna e qui trova la ferma opposizione di Marco Pisani, divenuto unico proprietario a Bagnolo”.

JPEG - 96 Kb
Veronella - capriate del Palladio crollate in Corte Grande

Inizia la “guerra per l’acqua”: “I Serego non demordono, vogliono gli scoli dei Pisani, reiterano queste richieste e istruiscono tre cause a Venezia; ne ottengono uno, a cui si oppose però Mario Bevilacqua, di un’altra importante famiglia veronese” spiega il relatore. “Tramite i Fracanzan, i Serego riescono a sconfiggere in una causa i Pisani”.

In un’altra mappa del 1570, vediamo insieme i siti di Bagnolo, la Togna, Cucca e Beccacivetta, dove i corsi d’acqua hanno una forma quasi tentacolare, come piovre che si addentrano sul territorio conteso.

“Federico e Antonio Maria Serego nel 1572 si rivolgono al duca di Mantova, Guglielmo, che viene riempito di doni, tra cui pregiatissimi asparagi” continua Zavatta. “Essi fanno pressioni anche da Roma, tramite il Cardinale Alvise Corner, che promette di aiutarli. Nel bel mezzo dell’organizzazione della battaglia di Lepanto, dalla Cucca gli arrivano le lettere dei Serego per l’acqua. Ma nemmeno il Cardinale smosse il Pisani, che nel 1590 rispose ai Serego in forma ambigua, quasi ironica. Nel 1596 Federico Serego morirà senza avere da lui ottenuto una goccia d’acqua”.

Le Ville di Bagnolo e di Veronella

Se la guerra per l’acqua volse a favore di Bagnolo, la “battaglia” per il riconoscimento della Villa Serego della Cucca (Veronella) come opera del Palladio è tuttora in corso. Pare che la storia giri due volte a favore dei nobili vicentini.

“Le Ville di Bagnolo e Veronella vengono separate dall’amministrazione, dalla cartografia e anche dalla storia, non solo dalle Province” continua Zavatta. “Gli studiosi del Palladio devono impegnarsi a ricucire lo strappo, con un ragionamento territoriale, ricongiungendo Villa Pisani al parco, alla Togna, alla Cucca. Noi non comprenderemo bene Villa Pisani e il suo restauro non sarà compiuto finché non sarà salvata anche Corte Grande, in una simbiosi che va ricostituita. La facciata principale di Villa Pisani guarda verso le risaie, verso la Togna e quindi verso Villa Serego Corte Grande della Cucca”.

Molto critico il prof. Lionello Puppi nei confronti del CISA di Vicenza, il centro deputato agli studi palladiani: “Questo incontro prova che Palladio si può ancora studiare, cercare, capire. Il libro di Zavatta uscirà senza il contributo del CISA, che gli ha chiuso la porta in faccia. Palladio decise di pubblicare i Quattro Libri , con le ville nella loro forma perfetta, come le aveva create. E’ un suo sforzo a posteriori di ricostruire l’integrità dell’architettura antica, che era stata modificata, distrutta.

Quelle dei Quattro Libri sono modelli, le vere architetture del Palladio sono sul posto, bisogna andare nelle ville, nei centri urbani. Noi non disponiamo del catalogo scientifico dei disegni del Palladio, tanti sono finiti in Gran Bretagna. Egli si misurava col sito, costruiva un rapporto fra la sua intuizione e la realtà urbana e territoriale che lo circondava. Un rapporto che si abbelliva attraverso una spazialità aperta, di luce, di colore, in continuo dialogo tra spazi interni ed esterni. Palladio va visto nella sua integrità di grande artista veneto”.

Il CISA – Palladio Museum a Veronella

Una tappa del 58° corso sull’architettura palladiana si svolgerà il 30 agosto prossimo anche a Villa Serego - Corte Grande. Il CISA – Palladio Museum di Vicenza ha infatti previsto di sostare al sito palladiano veronellese con i partecipanti, spesso architetti, ingegneri e storici dell’arte di provenienza internazionale.

Il corso è organizzato da due grandi esperti della vita e delle opere palladiane: Guido Beltramini, direttore del CISA e Howard Burns, presidente del Comitato Scientifico.

Molto favorevoli in paese le reazioni, a partire dal sindaco Michele Garzon che si dice pronto ad accogliere i visitatori con il massimo riguardo; come l’Associazione Adige Nostro che ha promosso la pubblicazione dei libri di Zavatta su Palladio nel colognese ed i volontari del comitato “Salviamo Corte Grande” che nel 2012 hanno raccolto quasi 11.000 firme per i Luoghi del cuore – FAI per tutelare il loro bene culturale più importante.

“E’ una gradita sorpresa quella che il CISA ci farà quest’estate” commenta Loretta Farinazzo del comitato. “Già nel 2014 il sindaco e nostri rappresentanti si erano recati a Vicenza per ottenere questa visita, per cui siamo disponibili per conoscere il programma della giornata di corso e per collaborare a nuove iniziative di tutela e valorizzazione della nostra barchessa. Segno che la continua campagna di sensibilizzazione, studi e coinvolgimento della stampa di questi cinque anni sta portando alcuni frutti. Adesso ci aspettiamo un segno tangibile della salvezza di Corte Grande”.

Perché nel frattempo le capriate originali progettate e fatte costruire dal Palladio, stanno crollando.

Davanti gli occhi di tutti, esperti e non. 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità