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 Home page > Attualità > Ambiente > I nuovi siti nucleari

I nuovi siti nucleari

La probabile collocazione delle nuove centrali nucleari. In un’Italia che non sa dove collocare le proprie scorie si ritorna ad una scelta che, con le prime quattro centrali da costruire entro il 2020, contribuirà solo del 10% al fabbisogno energetico nazionale.

A quanto pare questa dovrebbe essere la collocazione degli impianti nucleari italiani, come disposto da decreto legge. Si tratta in tutto di una dozzina di centrali che andranno ad occupare il loro posto nella penisola italiana, cinque al Nord e sette fra il Centro-Sud e il Sud. Ovviamente non vi è nulla di certo in quanto, come pubblicato nella gazzetta ufficiale durante gli ultimi giorni del governo Prodi, il Segreto di Stato è stato esteso anche all’energia e dunque non è dato sapere la collocazione precisa, le caratteristiche tecniche degli impianti e i siti di stoccaggio delle scorie.

Siti nucleari Il piano, inoltre, prevede anche il recupero delle vecchie centrali di Trino, Caorso, Latina e Garigliano. Benchè dal 1987 viga un referendum abrogativo che sancisce il processo di denuclearizzazione, le centrali erano state disattivate ben prima di questa data.


- Centrale di Trino: venne arrestata nel 1987 a seguito dell’esito referendario contro l’uso dell’energia nucleare in Italia. Attualmente vi sono stoccati 780 mc di scorie radioattive e 47 elementi di combustibile irraggiato (14,3 tonnellate).
 

- Centrale di Caorso: doveva essere smantellata entro il 2020, ma a quanto pare il governo vuole ancora riutilizzarla. Gli elementi di combustibile irraggiato posti nelle piscine della centrale sono 1.032, pari a 187 tonnellate. All’interno dell’impianto sono inoltre immagazzinati rifiuti radioattivi che derivano in massima parte dal periodo di esercizio. Sono attualmente stoccati nell’impianto circa 6.800 fusti da 220 litri di rifiuti, per complessivi 1.600 m3 circa. Chiusa dal 1987 in seguito al referendum abrogativo.




- Centrale di Latina: venne fermata nel 1986 ed è attualmente disattivata. All’interno di essa stoccati circa 900 mc di scorie radioattive. Ma nella provincia a ridosso di Roma si calcola che siano interrati in diversi depositi ben 30mila metri cubi di scorie, ovvero il 60% di tutti i rifiuti radioattivi italiani.


- Centrale del Garigliano: in seguito ad un guasto avvenuto nel 1978, nel 1981 l’Enel decise di non riattivarla. Si contano circa 2.200 mc di scorie radioattive di combustibile irraggiato abbandonati all’interno dei depositi. La centrale fu oggetto anche di un’inchiesta di Report su Raitre. Risulta infatti che nella zona un morto su due sia per tumore.

Almeno quattro centrali saranno pronte soltanto nel 2020. A fronte di una spesa di cinque miliardi di euro per impianto, più la spesa per la gestione dei depositi di scorie. Conviene oggi, alla luce anche della situazione dei rifiuti radioattivi italiani, ritornare al nucleare? Per l’Enel, controllata dal Ministero dell’Economia, di sicuro sì. E’ previsto che ogni 1000 megawatt di potenza nucleare installata aumenterà il valore della società di 2 miliardi di euro. Ecco il vero motivo di tanto impegno profuso nell’energia atomica.

Mappa impianti nucleari Se le popolazioni locali protesteranno che farà Berlusconi, invierà direttamente i carri armati o, per andare sul sicuro si limiterà ai soliti gruppi di soldati, armati di tutto punto? Sembra lo slogan di qualche vecchia pubblicità ed invece è la realtà.

Commenti all'articolo

  • Di Francesco Calabria (---.---.---.69) 29 dicembre 2008 09:25

     Io non sono nè a favore nè contro il nucleare: è un discorso troppo tecnico e lo lascio agli esperti. Anche se, secondo me, chi è contro il nucleare dovrebbe essere più coerente con le proprie idee e rinunciare anche all’energia prodotta dall’atomo che ci viene dalle centrali francesi, cioè il 40% di tutta l’energia che consumiamo in Italia.
    Io non penso che con le pale eoliche e i pannelli fotovoltaici si riescano a far muovere i treni, le metropolitane, le grandi industrie. Quindi, trovate voi un’alternativa alla corrente elettrica, prodotta dal nucleare, che ci dà la Francia

    • Di sara (---.---.---.50) 7 agosto 2009 12:40

      perchè non lasci anche in questo caso la parola agli esperti?per decidere sul nucleare lasciamo la decisione agli esperti mentre opinioni sulle energie alternative siamo sempre pronti a darle soprattutto se negative. Credo che i cittadini francesi che vivono vicino alle centrali non siano molto felici e tranquilli ma tutto il mondo è paese e politica ed economia vincono sempre ma almeno loro avevano scelto. Questo governo avrebbe perlomeno dovuto chiederci cosa noi italiani oggi vorremmo fare in merito al nostro futuro e comunque mi sembra che le centrali nucleari a detta di tutti copriranno solo il 10% del fabbisogno, per il restante 90% io ho una proposta: cominciamo tutti a consumare meno luce.
      p.s. l’energia prodotta è sempre uguale, di stessa intensità purchè sia quella necessaria, una pala eolica spinge ugualmente il treno fidati ma magari lasciamo la parola agli esperti.....

    • Di Luvie (---.---.---.44) 11 settembre 2009 10:35

      le alternative ci sono e sono molto più economiche, potenti e rinnovabili rispetto al nucleare.
      Informati meglio prima di dire che non fai muovere questo o quello con l’eolico ed il solare.
      soprattutto a proposito del fotovoltaico, con le nuove nanotecnologie si riescono a produrre pannelli che emettono il 30 - 40% di energia in più rispetto a quelli di vecchia generazione, perchè sfruttano le diverse angolazioni dei raggi solari (per cui ciucci energia dall’alba al tramonto) e comunque,

      il referendum ha detto NO al nucleare -ed i referendum non hanno data di scadenza, vero?!-
      le centrali che stanno per essere costruite sono obsolete -un’ottima manovra finanziaria per la francia!-
      le scorie ce le infileremo tutte nel culo -perchè sembra che nel culo di noi italiani ci sia sempre posto!-

      mi sembra proprio l’ennesima di tante spiacevolezze nei confronti di madre natura....

  • Di Angelo (---.---.---.53) 29 dicembre 2008 13:13

    Il costo dell’energia importata dall’Italia ammonta a circA 60 MLD l’anno.
    Il 10 % corrisponde a 6 MLD, il che per cominciare non mi sembra poco.
    Io penso che il nucleare non costituisce in sé nessun problèma visto come viene gestito nel mondo (Cernobyl a parte) ma che costituisce un problema per l’Italia che in effetti non riesce a assumere le proprie responsabilità. Vedi problema di smaltimento dei rifiuti radioattivi o no pero siamo contenti di farci curare il tumore con la radioterapia. Tanta gente ha la tremarella appena sente la parola nucleare pero e contenta di accendere il climatizzatore appena la temperatura sale di un grado senza sapere (o senza voler sapere) che il climatizzatore è alimentato in larga parte dal nucleare francese.

  • Di Ricardo (---.---.---.166) 29 dicembre 2008 14:59

    Io sono al 100% contro le centrali nucleari.

    Come si fa a basare la propria fiducia su una tecnologia che non ha nulla di etico. Il nucleare si basa su una serie interminabile di "bugie", di affari segreti che arriscono soltanto le lobbies mondiali.

    Complice di tutto ciò è l’AIEA che grazie ad un accordo truffa con l’OMS può gestire tutti i suoi interessi con i governi che "hanno bisogno" del nucleare.

    Un sito che può illuminare tante persone è il seguente:
    www.progettohumus. Molto interessante ed aggiornata L’Area News.

    • Di (---.---.---.53) 14 ottobre 2009 15:08

      Ma quante cazzate hai in testa? Non conosci neanche quello di cui stai parlando: etica, contro natura, ecc... ma cosa stai dicendo?!?
      Ti consiglio di smetterla di frequentare siti del genere...
      I vantaggi oggettivi (macche` lobbies!) del nucleare sono talmente tanti e i rischi talmente bassi, anche per la popolazione vicina alla centrale, che mi ci vorrebbe troppo tempo per spiegarli. Fidati.
       (un Dottore in Fisica)

    • Di (---.---.---.250) 27 gennaio 2012 11:38

      (xxx.xxx.xxx.53) 14 ottobre 2009 15:08

      Ma come ti permetti di giudicare il pensiero altrui? (di Riccardo con cui sono pienamente d’accordo) 
      Caso mai sei TU che non hai idea di quello che pensi e scrivi. Credi di conoscere in realta hai la testa imbottita di dati falsi e menzogne. Non giudicare gli altri, esponi il tuo pensiero e la tua ’sapienza’ ....

      saluti
      Max
    • Di (---.---.---.183) 30 novembre 2013 03:29

      Come al solito, c’è tanta gente che basa la propria esistenza sul sentito dire!. Prendiamo un capitolo vecchio 27 anni: CHERNOBYL. All’1.23am il reattore 4 rbmk esplode. Perché è esploso? basta guardare tonnellate e tonnellate di documentazione: NEGLIGENZA UMANA! stiamo parlando di reattori di 2°generazione quindi ritenuti "pericolosissimi". come mai la russia ha ancora pienamente efficienti 11 di questi reattori?un motivo ci sarà. Un’ informazione: la centrale nucleare di Kursk è gemella in tutto e per tutto a Chernobyl NEI MINIMI PARTICOLARI! eppure funziona benissimo e mai nessuno si è lamentato. Se non credi eccoti le coordinate questa è   

       kursk 51.675°N 35.605556°E  Cernobyl Come al solito, c’è tanta gente che basa la propria esistenza sul sentito dire!. Prendiamo un capitolo vecchio 27 anni: CHERNOBYL. All’1.23am il reattore 4 rbmk esplode. Perché è esploso? basta guardare tonnellate e tonnellate di documentazione: NEGLIGENZA UMANA! stiamo parlando di reattori di 2°generazione quindi ritenuti "pericolosissimi", talmente pericolosi che la Russia ne ha attivi 11 con orgoglio in tutto il suo territorio e sono pienamente funzionanti. Un’ informazione: la centrale nucleare di Kursk è gemella in tutto e per tutto a Chernobyl NEI MINIMI PARTICOLARI! eppure funziona benissimo senza aver avuto un guasto. Se non credi eccoti le coordinate questa è 
      Inserite questi dati in google earth e potete verificare. 
      IO SONO FAVOREVOLE AL 100% NUCLEARE IN ITALIA. siamo la nazione che paga di più l’energia elettrica su tutto il territorio europeo. Non capisco tutta questa paura del nucleare. Siamo completamente circondati dal nucleare, se dovesse succedere un incidente (facciamo sempre le corna, le nubi viaggiano per migliaia di chilometri) l’italia è nel mezzo. Siamo solamente incapaci di ragionare che il nucleare porterà dei benefici nel nostro paese (a patto che non c’è il governo ma società private altrimenti vedremo favoritismi da 3°media al controllo dei reattori).
  • Di Ricardo (---.---.---.166) 29 dicembre 2008 15:00

    LINK CORRETTO SITO ANTINUCLEARE:

    www.progettohumus.it

  • Di eptor10 (---.---.---.221) 29 dicembre 2008 15:35

    L’Italia dovrebbe già da ora cominciare a sviluppare le fonti rinnovabili, facendo in modo che ad un minimo di energia prodotta da combustibili fossili si affianchi un mix di energia rinnovabile. Già saremmo un passo in avanti se i CIP6 venissero dati non agli inceneritori ma all’energia verde.
    Riguardo il risparmio energetico esso è senza dubbio essenziale, ma ognuno di noi dovrebbe cominciare a diventare un produttore di elettricità. Se il governo, invece di togliere gli incentivi ai pannelli solari e alle piccole centrali eoliche, incentivasse l’acquisto di questo tipo di tecnologia, molto probabilmente l’Italia si troverebbe, anche per clima e posizione geografica, ai primi posti in Europa per produzione ed autoproduzione di energia verde.

  • Di Francesco Calabria (---.---.---.188) 29 dicembre 2008 17:07

    Io sono d’accordo a firmare una petizione antinucleare in Italia, ma solo se essa prevede anche il distacco dalla rete elettrica francese, in quanto tale energia proviene da centrali nucleari.

    • Di Renzo Riva (---.---.---.67) 3 gennaio 2009 19:35

      Almeno ti poni una questione di coerenza senza nasconderti dietro il paravento dell’etica che dice tutto e niente.
      Per chi desidera avere le mappe dei siti nucleari italiani individuati negli anni ’70 dall’ENEA mi scriva
      [email protected]
      349.3464656
      Buja - UD
      Per risolvere il problema si potrebbero attraccare al largo dei nostri mari delle stazioni elettronucleari ambulanti a piombo di costruzione russa così i rossi nostrani saranno appagati nella loro stupidità.
      Proporre di costruire centrali in Albania è da beoti.
      Si ricorda che oggi non sono più necessari piani di evacuazione perché le tecniche costruttive e di sicurezza intrinseche non rilasciano alcuna radiottavità all’esterno del fabbricato che contiene il reattore anche in condizioni di peggiore guasto: p.es. Cernobyl
      Mandi,
      Renzo Riva

  • Di checco (---.---.---.102) 3 gennaio 2009 20:04

    io sono un fisico e sono contrario al nucleare per una serie di motivi che no mi sembra qui il caso di discutere; parlando invece di collocazioni mi sembra osceno che la Lombardia in quanto prima consumatrice di energia in Italia non abbia una o anche due centrali sul suo territorio così come dovrebbe avere il veneto. Mi sembra ingiusto che solo campania, emilia romagna, lazio e piemonte, tra le grandi regioni debbano ospitarne.
    saluti

  • Di Pippo (---.---.---.163) 5 gennaio 2009 21:34

    Solite balle su radioattività e tumori. Andate piuttosto sul sito dell’ISTAT

    http://www.istat.it/dati/catalogo/20070405_00/ann_07_18_cause_di_morte_2002 .pdf

    e controllate che nella zona c’è una mortalità per tumore fra le più basse d’Italia. Potete invece facilmente vedere dov’è che la mortalità è alta e non ci vuole molto a capire perchè.

    Non è la radioattività che causa i tumori. Casomai l’inquinamento chimico delle falde e dell’aria, e quasi sicuramente le polveri sottili. Tutti i dati disponibili dicono che se in Italia fosse stato fatto il nucleare ci sarebbero stati meno tumori.

    Complimenti ai verdi e a tutti gli antinucleari e ai loro amici chimici e petrolieri! Complimenti davvero!!!
    • Di giò (---.---.---.65) 11 luglio 2009 11:39

       Caro pippo solo tu potevi credere ad una caz.ata simile!! ma secondo te a chernobyl si sono ammalati di che?? scendi dalle nuvole, e torna nel mondo reale !! 

    • Di (---.---.---.183) 30 novembre 2013 03:57

      si sono ammalai di tumore perché il Vessel non aveva più lo scudo biologico (grezzamente parlando il coperchio) proiettando in aria (parliamo di nubi a livello climatico quindi a lunghissimo raggio) oltre al plutonio239 e particelle di uranio238 anche il cesio135-137, stronzio90, cobalto60, iodio131, tutti sottoprodotti di fissione che normalmente rimangono sempre nel reattore. a chernobyl dopo la seconda esplosione, è divampato un incendio che è durato 11 giorni sprigionando in aria (sempre le famose correnti climatiche) tonnellate di particolato di grafite pm1 altamente radioattiva che in origine era il moderatore di neutroni insieme all’acqua. Il reattore 4 di chernobyl è stato così catastrofico perché al momento della prima esplosione (di vapore acqueo) si è sollevato il "coperchio" e ricadendo di Taglio ha messo a contatto con l’esterno circa 1600 barre di uranio debolmente arricchito e srigionando in aria tutti i materiali di fissione compreso il trizio, il deuterio e lo xeno radioattivo. Ecco perché c’è stata quella fortissima incidenza di tumori e malformazioni senza calcolare la fortissima radioattività sprigionata nell’aria che al momento della catastrofe era di 35 S/h. dose fuori dalla possibilità della vita che è max 0.03uS/h equivalente di 6 voli internazionali ad alta quota causati dall’irraggiamento dato dai raggi cosmici

  • Di flusso (---.---.---.46) 25 febbraio 2009 03:33

    ...condono edilizio, immunità parlamentare, depenalizazione falso bilancio, legge gasparri... , +iva a sky e meno a mediaset premium, lodo alfano, stop agli incentivi su risparmio energetico, poi cemento in sardegna (perchè le spiaggie libere non rendono) e adesso finalmente anche un bel quartetto di centrali nucleari di terza, evvai....votatelo di nuovo, lui si che pensa a voi! Italiani, ciechi, ignoranti, egoisti.


  • Di Renzo Riva (---.---.---.35) 8 marzo 2009 10:23
    Doc. DISP (79) 7
    Scrive
    di checco ,
    3 gennaio 20:04 I nuovi siti nucleari
    Mi sembra ingiusto che solo campania, emilia romagna, lazio e piemonte, tra le grandi regioni debbano ospitarne.

    Il tuo dire è parzialmente corretto.
    Posso dire che la carta dei siti redatta alla fine degli anni ’70 dallo CNEN (Comitato Nazionale per l’ Energia Nucleare) e che certo l’ENEA originario (Ente Nazionale Energia Atomica) conosceva, tant’è vero che i siti dove l’ENEL costruì le centrali in Italia ne teneva conto, includeva pure Lombardia (parte più a Sud-Est), Veneto (zona Eraclea e estuario del Polesine), Friuli (asta del tagliamento da Dignano fino al mare e fascia litorale da Caorle fino a Monfalcone) ecc.

    Le regioni escluse sono: Aosta, Trentino Alto Agige, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo.

    Chi desidera ricevere il seguente documento solamente accennato nel titolo scriva o telefoni a:

    Renzo Riva
    Via Avilla, 12/2
    33030 Buja - UD

    [email protected]

    349.3464656

    Doc. DISP (79) 7COMITATO NAZIONALE PER L’ENERGIA NUCLEARE

    DIREZIONE SICUREZZA NUCLEARE E PROTEZIONE SANITARIA

    CARTA DEI SITI

    (art. 23, legge 2 agosto 1975, n. 393)

    Relazione

    Roma, settembre 1979

    Edito dall’ENEA, Direzione Centrale Relazioni,

    Viale Regina Margherita 25, Roma, Stampa Arti Grafiche S. Marcello, Roma


     

  • Di renzoriva (---.---.---.119) 13 marzo 2009 13:38

    Pubblicato in data Giovedì 12 Marzo 2009
    Messaggero Veneto
    Messaggero di Udine
    Pagina XX
    Rubrica: Per posta e per e-mail

    NUCLEARE
    Più potente la lobby di gas e petrolio

    Ricordo al lettore, di cui alla lettera “Dal referendum un esito chiaro” pubblicata il 3 marzo scorso, che sciorina i risultati dei referendum, e qualora lo desideri, che egli potrà promuovere un referendum abrogativo per il nucleare prossimo venturo. La sera del 27 febbraio scorso, Bruno Vespa alla trasmissione Rai “Porta a porta” discuteva del ritorno al nucleare con l’onorevole Pierferdinando Casini, il ministro Claudio Scajola e l’autorità per l’energia e il gas ingegnere Alessandro Ortis. Nell’occasione ricordò quello che successe nel 1987 durante la campagna antinucleare; disse che fu l’unico referendum nella storia della Repubblica dove la Rai impedì un vero e proprio dibattito. Vespa, i giorni successivi al referendum, fece uno speciale che parlava appunto dei risultati; dette la parola a un ingegnere dell’Enel, di cui non citò il nome, che spiegò tutte le vergognose bugie dette i mesi precedenti e in studio qualcuno obiettò: «Perché queste cose non le avete dette prima?». E l’ingegnere: «Non ci è stato possibile». Gli ambientalisti più ottusi affermano che la lobby nucleare è potentissima. Non è, forse, che la lobby del gas e petrolio è molto più potente di quella del nucleare? Al tempo del referendum votai tre volte no e feci una dura considerazione durante un’assemblea del Psi a Majano dicendo: «Compagni, non capite che stiamo esportando le nostre contrad­dizioni all’estero?». Al che, a tanti che non comprendevano e chiesero di spiegarmi meglio, dissi: «Voler chiudere al nucleare in Italia e continuare ad acquistare l’energia prodotta col nucleare dai Paesi contermini, per la maggior parte dalla Francia - il 18% del fabbisogno elettrico del tempo-, è o non è una contraddizione insanabile?». Ricordo che gli esiti di un referendum possono essere rimessi in discussione dopo 5 anni e pertanto il Parlamento può, e lo ritiene, introdurre dalla porta ciò che era stato scaraventato dalla finestra. Non paia strano, ma in questo Paese si andò oltre il dettato referendario. L’Italia, unico Paese al mondo. Nemmeno l’Urss in Ucraina, dopo Chernobyl, chiuse le centrali nucleari da poco entrate in funzione e la riconversione per quella di Montalto di Castro, in fase di costruzione avanzata. Questa decisione pusillanime del mondo politico d’allora ci costò, e continua tutt’oggi a costarci, 200.000 miliardi di lire e l’effetto indotto sull’economia altri 300.000 miliardi di lire negli ultimi 20 anni. Però è ancora più strano che invece i referendum sulla responsabilità civile dei magistrati -disatteso-, sul finanziamento pubblico ai partiti e sull’abolizione del ministero dell’agricoltura siano stati vanificati da provvedimenti sostitutivi che praticamente li disattendevano. Per ultimo si sottolinea che l’importazione di energia prodotta con il nucleare, attualmente il 13% del fabbisogno elettrico nazionale, calmiera il prezzo del kWh nel mercato italiano che altrimenti sarebbe più caro.

    Renzo Riva
    Comitato italiano
    rilancio nucleare - Fvg

  • Di Flavio (---.---.---.135) 24 maggio 2009 13:26

    Mah.... credo che sia poco da commentare.... evidentemente qualcuno ha a cuore il rilancio del nucleare per qualche motivo o interesse a me sconosciuto (al momento). Vorrei porre solamente 3 domande, con la speranza di ricevere una risposta breve, coincisa e senza pregiudizio:
    1-Quanti anni servono per costruire una centrale nucleare?
    2-Quanti soldi servono per costruire una centrale nucleare?
    3-Ma sopratutto, quanti secoli di produzione elettrica serviranno per ammortizzare i costi di costruzione?
    Meditate gente, meditate.
    Flavio

  • Di Renzo Riva (---.---.---.203) 26 luglio 2009 10:18
    di anonimo - ip 151xxx.xxx.xxx , 9 giugno 10:32 I nuovi siti nucleari

    Bravo bravo "professore", ma perchè non rispondi alle domande?
    NB
    Lascia stare i contadini per favore, non sei degno di nominarli.
     



    Ma tu lo sai chi sono i "veri" contadini? No, no non quelli che tu supponi.
    Forse non sai nemmeno che il latte non viene prodotto dal contenitore dal quale viene versato bensì dalla MUCCA? Ho detto la mucca non il Thorio che forse non sai nemmeno cosa sia.

    Tante domande non meritano risposta alcuna!
    Tempo sprecato. Come il dare le perle ai pòrci.

    Renzo
    Riva
    Nuovo PSI F-VG
    Energia e Amiente

    C.I.R.N._F-VG
    (Comitato Italiano
    Rilancio Nucleare)

    Via Avilla, 12/2
    33030 Buja - UD

    renzoriva@libero.it

    349.3464656
  • Di Dani (---.---.---.9) 29 luglio 2009 17:15

    Sono uno studente di ingegneria energetica e conosco il panorama energetico mondiale e purtroppo anche locale: l’Italia ha il sistema energetico più inefficiente tra tutti i paesi sviluppati!!
    Questo non è dovuto tanto a carenze nella trasmissione dell’energia, quanto all’utilizzo di fonti di energia troppo costose, in maniera stupida (tanta energia prodotta con il gas e solo due gassificatori?) e autolesionistica (l’Italia è il paese con la bolletta più cara tra quelli più sviluppati).
    Questo colpisce anche la credibilità degli ingegneri italiani che, a meno di avere una fama indiscutibile, almeno in campo energetico godono di un credito risibile a livello internazionale. E non mancano le motivazioni.
    Un esempio: chi ha detto che gli Italiani negli ultimi 20 anni non hanno costruito centrali nucleari?
    Dal referendum il nostro paese è caduto in un pesante deficit energetico, e nel comprare energia all’estero è stata scelta l’alternativa più economica: il nucleare francese (pensate a quanto spenderemmo in energia se non ci fosse stato).
    In Francia sono in funzionamento circa 60 centrali nucleari.
    Pensate che quello che paghiamo ai francesi ogni anno corrisponde al costo per la costruzione di una centrale nucleare!
    Quindi è come se avessimo costruito 20 centrali nucleari sul suolo francese con le nostre bollette, per alimentare quasi esclusivamente l’industria d’oltralpe e per sfruttarne solamente una piccola parte dell’energia prodotta, quasi una elemosina che i francesi concedono ai cugini sfigati italiani.
    E stiamo parlando di 20 centrali nucleari, regalate a causa della nostra idiozia!
    Per quanti riguarda le energie rinnovabili, queste non servono certo ad abbassare il costo dell’energia (per renderle competitive ci sono gli incentivi, pagati però sempre da noi in bolletta).
    Questo spiega perchè anche in Germania, nonostante l’amore profuso sulle energie rinnovabili, si comincia a parlare di nucleare. 

  • Di Renzo Riva (---.---.---.131) 1 agosto 2009 09:38

    Caro Dani,
    Di rigassificatori in Italia ce ne sono già troppi.
    Se vuoi saperne di più fatti vivo all’indirizzo e-mail
    [email protected]
    Mandi,
    Renzo Riva
    349.3464656

    Pubblicato Venerdì 10Luglio 2009 nelle lettere del Messaggero Veneto a pagina XVIII

    http://en.wikipedia.org/wiki/List_o...

    ENERGIA/1
    Più di un dubbio
    sulla necessità

    C’è una tabella, i cultori della rete possono scaricar­la dal web, che riporta tutti gli incidenti di varia natura occorsi nel mondo e fra loro quelli industriali. Alla sua lettura sono basito per la su­perficialità con la quale gruppi d’interesse (lobby) di­vulgano ad arte le bugie e la disinformazione per orienta­re la percezione del pubblico destinatario delle loro in­formazioni.
    Prendo a esem­pio il gas causa dell’ultimo di­sastro a Viareggio.
    Il lettore nemmeno imma­gina di quanti disastri è re­sponsabile il gas e, fra i più recenti, cito l’impianto di liquefazione di Skikda in Alge­ria che nell’anno 2004 ha pro­dotto 29 morti e 74 feriti a se­guito dell’esplosione e del­l’incendio durato otto ore che ha provocato danni per 1 miliardo di dollari. L’ufficio investigativo di una compa­gnia assicuratrice attribuì la causa a una fuga di gas liqui­do in fase di carico dalla tuba­zione di collegamento alla nave metaniera. Inoltre, lo stesso anno in Belgio, in fase di scarico un’analoga esplosione provocò la morte di 15 persone.
    Storicamente si ri­corda, uno per tutti gli anni antecedenti, l’esplosione di un serbatoio di gas liquido a Cleveland (Ohio) che nel 1941 produsse 131 morti, 225 feriti, 680 senzatetto, 2 fatto­rie e 79 case distrutte.
    Comunque, in assoluto, quello che causò più morti accadde in Messico a St J. Ixhuatepec, nell’anno 1984 e fu dovuto all’esplosione di un grande serbatoio di stoc­caggio di Gpl; ci furono 500 morti, 2.500 feriti, 200.000 allontanati.
    Ora proviamo a collegare questo incidente con gli impianti.di rigassificazione proposti a Trieste da Gas Natural nel vallone di Zaule e da Endesa off-shore nel golfo di Trieste.
    Il terminal petrolifero del­la Siot di Trieste conobbe un attentato attribuito all’orga­nizzazione terroristica Settembre nero nell’anno 1972.
    Quali rischi per Trieste in ca­so d’attentato o incidente al­le navi metaniere - oggi pos­sono trasportare fino a 253.000 metri cubi - attracca­te e ai rigassificatori? Bom­be termobariche semoventi?
    Che bisogno c’è di rigassifica­tori in Italia quando dal pros­simo anno arriverà anche il gasdotto Nabucco? Dove si accumulano tanta energia e incuria accadono i più gran­di disastri: fra i vari, leggasi Vajont.
    Renzo Riva
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    Pubblicato

    Il Gazzettino
     
    Martedì 10 Marzo 2009
     
    LA PAROLA AI LETTORI
     
    Pagina 11 (PG 11)




    Rigassificatore
    tra costi
    e rischi
    Vorrei completare il quadro dato dal Signor Menegazzi di Venezia ne "La protesta". A Porto Viro è stato inaugurato in pompa magna il rigassificato­re. Orbene sanno il Signor Me­negazzi ed i lettori che paghe­ranno nelle bollette del gas i costi fissi di tale impianto an­che se non dovesse rigassifica­re neanche una molecola di gas? Questo per effetto del provvedimento dell’autorità per l’energia ed il gas in seguito alla sua deliberazione n. 178/2005 sui "Criteri per la de­terminazione delle tariffe per il servizio di rigassificazione" che al titolo IV sugli "Incentivi alla realizzazione di nuovi termina­li" e per le "Misure per incenti­vare la realizzazione e l’utilizzo di nuovi terminali" recita al se­guente articolo: 13.2 - II fattore correttivo di cui all’articolo 10, comma 10.3, è sostituito da un fattore garanzia, FG, che assi­cura, anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto, la coper­tura di una quota pari all’80% di ricavi di riferimento RL. Ta­le copertura è riconosciuta dal sistema tariffario del trasporto e ha durata per un periodo di 20 anni. La soprascritta delibe­ra fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale N. 193 del 20 Agosto 2005. Ecco l’effetto delle cosid­dette liberalizzazioni ispirate dalla solita filosofia: privatizzazione degli utili e socializzazio­ne delle perdite. In questo ca­so, come in tanti altri casi di malcostume economico, viene difatti abolito il rischio d’im­presa: in pratica viene abolita la "impresa" per sostituirla con apparati collaterali degni del capitalismo di Stato e del "diri­gismo economico" di triste me­moria. Ricordo che nel mondo ci sono solo 20 impianti di liquefazione e 190 navi metanie­re per 50 impianti di rigassifi­cazione di cui 4 negli Usa. Dei 50 impianti di rigassificazione una minima percentuale lavora all’80% della potenzialità mentre gli altri lavorano chi al 65%, chi al 50% e altri al 35%. Le navi metaniere sono già super im­piegate e perciò sarà molto probabile che anche Porto Viro seguirà l’andamento degli altri altri impianti. Ricordo tre inci­denti che fecero parecchi morti e danni nella fase di carico. L’impianto di liquefazione di Skikda in Algeria, nell’anno 2004, ha prodotto 29 morti e 74 feriti a seguito dell’esplosione e di un incendio durato otto ore che ha provocato danni per 1 miliardo di dollari. L’ufficio investigativo di una compagnia assicuratrice attribuì la causa ad una fuga di gas liquido dalla tubazione di carico; o scarico del liquefatto. Belgio, in fase di scarico un’analoga esplosione provocò la morte di 15 persone sempre nell’anno 2004, e nei depositi. Uno per tutti gli anni antecedenti, l’esplosione di un serbatoio di gas liquido a Cleveland (Ohio) che nel 1941 pro­dusse 131 morti, 225 feriti, 680 senzatetto, 2 fattorie e 79 case distrutte.
    Il processo tecnologico di li­quefazione e di rigassificazione è un non-senso energetico oltre che economico come ebbi mo­do di dimostrare ad un conve­gno a Trieste il 12 Gennaio 2007.
    Renzo Riva Buja(Ud)

     

  • Di Anonimo (---.---.---.71) 3 agosto 2009 14:41

    Mettere una centrale nucleare a Gorizia in fruli dopo il terremoto del 1976?

    http://zonesismiche.mi.ingv.it/images/class2003_mid.gif

  • Di cicco (---.---.---.32) 23 settembre 2009 21:23

    ma xchè non lasciate decidere agli esperti? agli scienziati, ai politici? invece di parlare a vanvera? cosa cavolo ne capite voi? siete scienziati? sono sicuro che moltissimi di coloro che si pronunciano e che si danno arie di essere molto esperti non ne capiscono nulla, partono a testa bassa a caricare, pronti alla guerra contro le cantrali nucleari, ma sono persone ignoranti che avendo letto qualche opinione in internet o altrove hanno la presunzione di sapere tutto.
    io non credo che il nostro governo sia pazzo e voglia fare del male al proprio paese come sostengono certi pseudo esperti pronti a dire no a tutto, tra l’altro i francesi ne hanno circa 60 ed in tutta europa e nel mondo + evoluto ne stanno continuando a costruire, pare che il numero delle centrali nei prossimi anni sia destinata a raddoppiare, questi paesi sono tutti pazzi? o forse siamo noi gli unici imbecilli che hanno spento le centrali che avevamo? ( è la seconda ).
    badate che anche i paesi produttori ed esportatori di petrolio e gas come arabia saudita stanno per costruirne. dobbiamo avere le centrali nucleari per diversificare le fonti di approvigionamento energetico, per non dipendere solo dal gas russo, altrimenti se si apre una crisi internazionale,(probabile) noi saremmo schiavi dei russi, xchè se ci chiudono il gas il nostro paese si ferma , si fermano le fabbriche si ferma tutto, a quel punto che faremo? andremo a leccare i piedi alla russia, la centrali atomiche servono per garantirci la nostra libertà ed indipendenza energetica e non solo.
    è in atto una guerra per l’approvigionamento energetico a livello internazionale che molti non capiscono, perchè credete che berlusca ha fatto l’accordo con geddaffi? perche’ e’ simpatico? no solo per aver un paese vicino che ci rifornisce di idrocarburi; e perche credete che i rapporti libia russia si siano raffreddati? perche la russia non voleva questo accordo libia - l’italia, voleva mettersi in mezzo per controllare il petrolio e il gas libico per poterci ricattare; le centrali atomiche per costose che siano ci garantiranno l’indipendenza energetica, prendete esempio dalla francia se succede un casino a livello mondiale se ne può anche fregare noi no.

  • Di dani (---.---.---.11) 6 novembre 2009 13:50

    Riguardo alla costruzione di centrali nucleari in zone sismiche vorrei fare notare come in Giappone sino installate una trentina di centrali nucleari.

    http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=9262

  • Di massimiliano bernabovi (---.---.---.213) 14 gennaio 2010 14:23

    http://www.facebook.com/group.php?gid=225249405027


    Aderite al primo sito che si e’ mosso per il NO al nucleare in italia, Ci sono energie pulite a costo zero, a impatto zero che possono soddisfare il bisogno della terra per secoli ma vengono tenute
    nascoste solo per soldi. e’ un vero schifo e dobbiamo farci sentire , cambiare ora o mai piu’ il destino di chi verra’ dopo di noi, ma anche il nostro.


    max
  • Di massimiliano bernabovi (---.---.---.213) 14 gennaio 2010 14:28

    Spero che queste colocazioni siano state studiate da sismologi,scienziati e geologi, e non messe li per fini logistici o per altri scopi.....e qui mi rivolgo direttamente al ministero.


    massimiliano Benrabovi
  • Di (---.---.---.250) 27 gennaio 2012 11:57

    RAGAZZI - Adulti direi come me ho 37 anni e sono estremamente informato su argomentazioni che vanno dal funzionamento dell’economia, alle energie di nuova concezione. 

    FERMATEVI A RAGIONARE SENZA LITIGARE O CONTRASTARVI :
    Siamo tutti vittima di raggiri mediatici, usati come pedine. Non c’e’ peggior testardo di chi non vuole vedere, svuotate la mente da quello che siete convinti di conoscere e apritela con ricerche e usando il vostro istinto, quello disinteressato ell’egocentrismo, al denaro, alla violenza.
    ESISONO innumerevoli fonti di energia GRATUITA e LIBERA, le ho sperimentate ottenendo ottimi risultati. Non vengono divulgate solo per soldi. I magnati che guadagnano somme esorbitanti dal Petrolio, e le risorse , che prima o poi termineranno del pianeta, non sono interessati alle masse schiavizzate, non sono interessati all’ambiente e a mantenere l’ecosistema intatto. Quello che gli interessa e’ vivere , quella parantesi , un microsecondo nell’eternita’, che chiamiamo vita, nel modo migliore possibile e quindi con piu’ DENARO possibile. Non interessa nulla a loro della gente che si ammalla, dei disastri ecologici, di creare una societa’ dove si vive solo per il piacere di vivere e condividere non per essere il piu’ ricco. Siamo divenuti , per colpa di questi personaggi, come parassiti, consumiamo prodotti creati dal lavoro lobotomizzato e mal pagato di altri come noi, che inquinano , creano poverta’ e non ci lasciano nulla solo tasse da pagare e lavorare,. 1\3 della vita la passiamo al lavoro, 1\3 a riposare il rimanente a pagare tasse, fare code, file, pagare il cibo, e non ci rimane nulla, questa e’ vita? la vita e’ rispetto per gli altri, condividere tutto, usare la propria esperienza sia da manovale, sia da elettricista che da avvocato o impiegato... SOLO pER IL GUSTO DI FARLO tutto il resto dovrebbe essere gratuito, la moneta dovrebbe essere eliminata. La vera ricchezza e’ dentro di noi , l’altruismo, l’unione, l’omogeneita’ e l’equa distribuzione delle risorse del pianeta ad ogni essere vivente. Non sfruttare continenti che muoiono di fame per riempire gli scaffali dei supermercati , non uccidere come cani ammaestrati in guerre altri nostri simili solo perche’ ci viene ordinato, ogni guerra esiste solo perche’ esiste il mercato delle armi , sempre il denaro. Le banche il sistema finanziario e’ basato sul debito pubblico, non esiste piu’ il valore reale della moneta di carta o digitale, e’ solo un valore che gli diamo per convenzione, ma e’ destinato ad andare in stallo ad autoinvolversi, ci sono voluti molti anni perche’ l’uomo arrivasse a rendersi conto che il sistema finanziario e’ sbagliato, che le risorse del pianeta finiscono. Ognuno guarda al suo giardino fiorito, e pensa che sara’ cosi’ per sempre... sono Balle , e’ una gabbia per la nostra mente. Prima ci svegliamo, prima evolviamo. http://risvegliatiuniti.bloog.it/

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