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I misteri dell’esame d’avvocato a Catanzaro

I misteri dell'esame d'avvocato a Catanzaro

Era il dicembre del 2009, per la seconda volta mi reco ad effettuare il famigerato esame per ottenere la piena abilitazione per l’esercizio della professione di avvocato. Lo svolgo in Calabria perché sono calabrese. Dal famoso scandalo degli anni passati le cose in realtà sono in parte mutate, ciò da quando gli scritti vengono de facto corretti dall’alta Corte di Appello. La Corte di Appello sorteggiata per la sessione del 2009 era quella di Catania. Fin qui nulla di anomalo, nulla di strano.

Durante lo svolgimento del compito, nelle tre date considerate, durata media otto ore circa, solite situazioni, solito caos tipico di questo esame. Se si supera la prova scritta, si accede all’orale. Invero non è un vero esame di abilitazione ma non è neanche un concorso. Perché se fosse esame di abilitazione, le cui prove vengono corrette da avvocati e magistrati e professori universitari, ma principalmente avvocati (potenziali concorrenti nell’esercizio della professione) non si dovrebbe parlare di percentuali. Ma ogni anno si è a conoscenza di percentuali che vengono decise in qualche seduta segreta di qualche stanza del potere che deve essere non superata per la sessione considerata. Tutti lo sanno, ma tutti fanno finta di non sapere.

Quindi, esame di abilitazione con percentuale stabilita...

Non è un concorso perché non sono stabiliti a priori il numero di posti garantiti per il detto bando. Ma allora se non è un concorso, se non è una vera abilitazione cosa è? Una gran schifezza! La vita da patrocinatore legale è dura, si ha limite di competenza sia per materia che per valore che territoriale. Si guadagna poco, ed è una professione che lentamente potrà essere svolta solo da chi avrà le spalle coperte. I c.d figli di papà, figli di avvocati o notabili. Il problema è serio, perché chi come il sottoscritto opera per difendere i deboli della società, i lavoratori, gli emarginati si deve fare ogni giorno un mazzo enorme per riuscire ad arrivare ai limiti della sopravvivenza. Ma questa è stata una mia scelta e non aggiungo altro.

I risultati dello scritto di norma escono verso luglio dell’anno successivo. Quindi esame scritto effettuato a dicembre, risultati conosciuti a luglio circa, orali svolti da settembre in poi... Media di partecipanti per Corte di Appello di circa 1200 aspiranti avvocati.

A Catanzaro attendevamo il risultato per il 9 luglio 2010. Ma è voce di questi giorni che un compito o più compiti da parte della Corte di Appello di Catania ovvero dalla commissione nominata a correggere i compiti di Catanzaro non sarebbe/sarebbero stati corretti (dimenticanza?).


Come ciò sia potuto accadere è un mistero! Lo è ancor di più se consideriamo che da dicembre a luglio son trascorsi 7 mesi! Quindi, tempo più che abbondante per correggere i compiti. Be’ se poi ci soffermiamo sulla questione correzioni altro bel mistero. Ogni compito di norma viene reputato corretto se ha un voto numerico indicato. Nessun giudizio, nessuna valutazione espressa. Solo qualche voto e qualche segno di correzione a penna che vorrebbe far intedere che il compito è stato visionato quindi, corretto.

Se a ciò si aggiunge la questione percentuali... ognuno tragga le proprie nefaste conclusioni.

Insomma, a Catanzaro ancora non si conosce ufficialmente l’esito del risultato dello scritto. Sì, dico ufficialmente, perché chi ha conoscenze, come accade in ogni Corte di Appello, può sapere in anticipo se il compito è stato superato o meno. Con gran vantaggio rispetto a chi non ha conoscenze per potersi meglio preparare per l’orale! In questi giorni sui forum dedicati all’esame di avvocati, uno per tutti quello di mininterno.net si sta scrivendo di tutto sul punto...

Solite storie. Ma questa volta credo si sia toccato il fondo!

Sarà che la vicenda del compito, o compiti, non corretto/i sia una scusante per affrettare l’iter della riforma forense che de facto inibirà l’esercizio della libera professione a chi non è figlio di papà? A chi vuol difendere i deboli della società?

Anche questo è un mistero?

Credo che un minimo di chiarezza sul punto sia dovuto da parte degli Organismi competenti, in particolar modo di Catania. Anche solo per smentire le voci sulla presunta mancata correzione del compito o compiti...

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