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I fondi neri della Lega

La Padania rischia di chiudere, le sezioni locali non sanno più come pagare gli affitti, la crisi morde un po' tutti quanti, e la Lega Nord, dopo 20 anni di fallimenti politici e finanziari, sapete che fa? Investimenti finanziari esteri per milioni di euro, tutto in pochissimi giorni, tra valuta norvegese, fondo "Krispa Enterprise ltd" di base a Larnaca, nell'isola di Cipro, e fetta più grossa riservata ad un fondo della Tanzania, Africa.

Otto milioni di euro in tutto, soldi di "Roma ladrona", giunti nelle casse del Carroccio via rimborso elettorale. A gestire questa intricata serie di operazioni l'ex Sottosegretario Francesco Belsito, personaggio ambiguo, discusso, fedelissimo di Umberto Bossi (eccoli nella foto sotto) e tesoriere del partito, in un'operazione che tirerebbe in mezzo anche "il consulente finanziario Stefano Bonet, coinvolto in un rocambolesco fallimento societario nel 2010 e in affari con l'ex ministro "meteora" Aldo Brancher".

 
E meno male che questi erano quelli "radicati sul territorio", attenti all'economia reale, quelli dei manifesti "i nostri soldi restino in Padania!". Quelli vicini agli imprenditori del Nord e grandi nemici dei "banchieri", nonché profeti del demonio-finanza. Quelli che gli africani "fuori dalle palle", però se c'è da fare un po' di soldi dalle loro parti, perché no.
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