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I bambini preferiscono le lenti a contatto agli occhiali

Secondo quanto emerso da una ricerca americana, i bambini preferiscono le lentine agli occhiali da vista, che provocherebbero disagio e insicurezza.

Le lenti a contatto aumentano l’autostima dei bambini miopi. 

 

È quanto è emerso da uno studio condotto dalla Ohio State University su 484 bambini miopi tra gli 8 e gli 11 anni. I ricercatori, coordinati dal professore Jeffrey J. Walline, hanno analizzato l’impatto delle lenti a contatto e degli occhiali sulla percezione che i bambini hanno di se stessi.

 

Numerose ricerche del genere erano già state effettuate; la novità consiste nell’aver scelto come protagonisti dei bambini. 237 dei bambini che hanno colloborato alla ricerca sono stati selezionati a caso per indossare gli occhiali, mentre gli altri 247 hanno indossato le lenti a contatto morbide per i tre anni della durata dello studio. Ai bambini che dovevano indossare le lenti a contatto è stata offerta la possibilità di scegliere tra lenti giornaliere e lenti a ricambio bisettimanale: nella stragrande maggioranza dei casi sono state preferite le lenti giornaliere.

 

Prima di dare il via ai tre anni di osservazione, i ricercatori hanno chiesto ai ragazzini che avrebbero dovuto sostituire gli occhiali con le lenti a contatto, quale rapporto avessero con gli occhiali, mossi dalla convinzione che le lenti a contatto avrebbero migliorato la percezione di sè soprattutto in quei ragazzini che odiano gli occhiali.

 

Dallo studio è emerso che il tipo di correzione non solo migliora il rapporto dei bambini con il loro aspetto fisico, ma indossare le lenti a contatto aumenta in essi anche la sicurezza nelle loro capacità scolastiche e atletiche. In breve aumenta la loro autostima: si piacciono di più e sono convinti di piacere di più anche ai loro amici. La ricerca inoltre ha dimostrato che non c’è molta differenza tra i bambini che precedentemente non erano contenti del loro aspetto con gli occhiali e quelli che invece li indossavano senza problemi: tutti i bambini hanno tratto giovamento dal passaggio alle lenti.

 

Generalmente gli oculisti attendono i 10-11 anni prima di prescrivere le prime lenti a contatto anche quando i disturbi alla vista vengono diagnosticati prima di tale età; eppure al giorno d’oggi i bambini possono indossare tranquillamente le lenti a contatto. I materiali morbidi, biocompatibili e permeabili all’ossigeno delle nuove lenti a contatto non hanno controindicazioni nell’uso da parte di bambini, anche al di sotto dei tre anni. È preferibile, comunque, iniziare con delle lenti usa e getta che non necessitano di particolare manutenzione e quindi evitano che il genitore debba preoccuparsi delle operazioni di pulizia quotidiana e al tempo stesso riducono il rischio di infezione da parte dei bambini. Lo studio ha confermato che per bambini e genitori le lenti a contatto giornaliere risultano le più comode. Naturalmente i genitori debbono collaborare nella fase di applicazione e rimozione delle lenti, fino a quando il bambino non abbia raggiunto una discreta manualità.

 

Il professore Walline consiglia ai genitori di rendere partecipi i bambini nella scelta del tipo di correzione della vista utilizzare: è importante infatti che essi vivano in maniera serena i propri difetti visivi.

Commenti all'articolo

  • Di Emanuele (---.---.---.247) 8 marzo 2009 18:24

    interessante ma a me sembra un po’ poco dettagliato sui possibili rischi che l’uso di lenti a contatto in bambini così piccoli potrebbe causare.
    Sono un portatore di occhiali fin da bambino e non ho perso in autostima, eccetto i primi giorni in cui mi sentivo "diverso" a causa degli occhiali. Ma è cosa che capita a molti e poi ci si abitua. Anzi può stimolare a migliorare.
    Ovviamente sono scomodi durante le attività fisiche, e si possono rompere facilmente. Ma anche perdere una lente non è così difficile.
    Quanto ai costi di "gestione" annuali? Meglio lenti a contatto o occhiali?

    • Di (---.---.---.71) 12 marzo 2009 09:43

      Ciao, sono anche io una quattr’occhi, sin da quando avevo 7 anni. Devo dire che non ho mai dovuto portare fondi di bottiglia, perchè il mio problema era limitato all’astigmatismo. Ho dovuto però portare la benda ad un occhio per un anno. Quella sì che mi ha creato disagio e imbarazzo! Mi sentivo un rospetto. Da allora sono stata sempre molto insicura.
      Dal punto di vista economico, credo che la spesa per le lenti a contatto possa risultare inferiore rispetto a quella da sostenere per l’acquisto degli occhiali, anche se dipende dal tipo di problema.
      In generale condivido la tua opinione: meglio che i bambini portino gli occhiali. Il risultato di questa ricerca mi spaventa, perchè è, come dire, un altro sintomo di quanto la nostra società sia pervasa da questa ossessione dell’apparire che non risparmia neanche i bambini.
      Mi viene in mente una campagna promossa dalla Dove. Si chiama "Per la bellezza autentica".

  • Di Mirco (---.---.---.32) 16 aprile 2009 02:30

    Porto gli occhiali da vista dall’età di 6 anni. Sono un miope astigmatico e sono uno di quelli che ha sempre odiato gli occhiali, ma ahimé non ho avuto alternative a passare qualche ora della giornata libero da questi cosi sul naso. Fin da piccolo vedevo bene sino ad una distanza massima di 20 centimentri, per cui si capisce che non erano molte le attività che avrei potuto affrontare senza usare gli occhiali. L’essere stato costretto dalla sorte a portare occhiali sin da piccino, non mi ha fatto nemmeno sviluppare quel gusto per la moda degli occhiali da sole, sempre diversi e dalle forme più strane. Io sapevo che i miei unici occhiali erano quelli da vista. Molti dei miei allora "amichetti" più fortunati perché privi dei difetti visivi, già alle elementari e alle medie sfoggiavano i loro occhiali da sole alla moda, dalle forme più bizzarre... Io invece avevo sempre e solo i soliti occhiali da vista. Io fin da piccolo mi sono sempre piaciuto senza occhiali, ed il fatto di essere stato costretto per esigenze ovvie a portare sempre gli occhiali da vista, mi ha fatto crescere in modo un pò "diverso". Non ho sviluppato un gusto personale sugli occhiali da sole e non sono mai potuto apparire in mezzo alla gente come sarei sempre voluto essere: senza occhiali da vista. Sono sicuro che gran parte dei miei problemi psicologici che solo da pochi anni ho superato completamente (adesso ho 25 anni), sono stati dovuti all’essere stato forzato dalla natura a indossare qualcosa che non ho mai accettato. Questo per dire che chi è come me mi può ben capire. Per fortuna esiste la chirurgia refrattiva. Le lenti a contatto io le provai tempo fa, ma compresi che ero intollerante. Al mio prossimo trentesimo compleanno farò l’intervento per togliermi quest’odioso difetto e non porterò mai più lenti da vista...ad eccezione di qualche bell’occhiale da sole come piace a me! è vero...a me gli occhiali mi hanno sempre dato un senso di disagio, perché anche sono anni e anni che li porto, non mi ci sono mai abituato e non li ho mai accettati. è un "artificio" che disturba e sono daccordo con chi sostiene che per alcuni gli occhiali da vista generano insicurezza e poca autostima. Ma per fortuna c’è la chirurgia pronta a fare giustizia: l’importante è non arrendersi mai! Dobbiamo avere fiducia nella medicina perché è l’unica che può donarci quella vista "naturale" che ci è sempre stata negata dal "grezzume" della natura.

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