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Home page > Tempo Libero > Cinema > Hotel Transylvania 2, il gender è il vero mostro

Hotel Transylvania 2, il gender è il vero mostro

Nessuna sorpresa: Genndy Tartakovsky centra in pieno l’obiettivo e con Hotel Transylvania 2 regala un nuovo divertente (ed educativo) episodio alla saga cominciata alla grande con il primo episodio.

Ritroviamo l’allegra brigata di mostri buoni guidati dal conte Dracula, questa volta alle prese con il piccolo Dennis, figlio di Mavis e dell’umano Johnny. Il problema del conte è: essendo il piccolo mezzo uomo e mezzo vampiro, sarà vampiro o uomo?

Quello che nasce come un problema arriva ovviamente e giustamente all’inevitabile soluzione: non importa se i canini spunteranno o meno, l’importante è l’amore dei genitori, degli amici e del nonno per il piccolo, che non dovrà sentirsi diverso (o meglio dovrà sentirsi diverso e unico esattamente come tutti gli altri). E da qui il titolo che ho scelto per il post, che vi assicuro non è una provocazione ma il vero messaggio del film.

Poi naturalmente c’è da divertirsi dietro ogni angolo. Con il vecchio Drac che prova in tutti i modi a spingere il piccolo verso il vampirismo, con l’amicizia tra Dennis e una delle figlie del lupo mannaro, con Frankeinstein e la mummia che non riescono più a far paura e con i pasticci continui dell’umano Johnny.

E ancora battute folgoranti e il rapporto del vecchio Dracula con smartphone e social network.

Insomma i mostri ai giorni nostri.

Nota: visto nella splendida cornice del View Fest 2015.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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