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Hong Kong: la tenacia di una transessuale cambia la legge sul matrimonio

W, pseudonimo con il quale è passata alle cronache internazionali una transessuale di Hong Kong, con strenua determinazione è riuscita ad ottenere una concessione rivoluzionaria dalla Corte, che in seguito al suo appello ha modificato le leggi locali sulle unioni civili. Il cambiamento permetterà quindi ai cittadine e alle cittadine transessuali di sposarsi.

La regolamentazione di Hong Kong, regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese, stabiliva infatti che il matrimonio fosse concesso solo a coppie di sesso differente, ma tanto ha fatto W che il Tribunale ha deciso di dichiarare incostituzionale la vecchia legge che impediva a lei e al compagno di essere riconosciuti civilmente come coppia.

Il motivo per cui la richiesta di matrimonio era stata rifiutata era dovuto al fatto che la donna, nel certificato di nascita, risultava ancora di sesso maschile, pur avendo effettuato l'intervento chirurgico per il cambiamento di genere alcuni anni fa, e avendo modificato il proprio genere sessuale sulla carta d'identità già nel 2008. Ma per legge ad Hong Kong non si possono correggere i dati anagrafici.



Da ora in poi, invece, i cittadini che hanno cambiato sesso saranno considerati uomini o donne a seconda del genere a cui hanno deciso di appartenere.

« Oggigiorno, nella Hong Kong multiculturale, in cui la gente professa molte religioni diverse o non ne professa nessuna, la procreazione non è più (se mai lo fosse stata) una condizione essenziale del matrimonio » ha stabilito la sentenza, giustificando così la propria decisione.

Quattro dei cinque giudici chiamati ad esaminare il caso hanno votato a favore della richiesta di W, che spiega di aver vissuto tutta la propria vita come donna, e di essere quindi felice della decisione della corte, che riconosce che il suo desiderio di sposare il proprio uomo non è diverso da quello di qualsiasi altra donna di Hong Kong.

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