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Gualchiere di Remole, presente e futuro: parte il dialogo col Comune di Firenze

Italia Nostra e Idra convocate martedì scorso dall’assessore al Patrimonio non abitativo di Palazzo Vecchio

Lo scorso 8 settembre Italia Nostra e Idra, coi presidenti Leonardo Rombai e Girolamo Dell'Olio, hanno ascoltato con vivo interesse, nel suo ufficio, il resoconto dell'assessore al Patrimonio non abitativo del Comune di Firenze Alessandro Martini – che hanno ringraziato per il cortese invito a un primo incontro con l’Amministrazione comunale di Firenze - sul lavoro svolto nel 2019-20 dai due Comuni di Firenze e di Bagno a Ripoli sul complesso edilizio delle Gualchiere di Remole.

Dopo essersi soffermato sui primi interventi, attualmente in corso, di messa in sicurezza dell’edificio, e su quelli ulteriori previsti anche con l’auspicato contributo del Ministero dei Beni culturali (l’arch. Stefano Cerchiarini, responsabile del Servizio Gestione Patrimonio del Comune di Firenze, che ha partecipato al colloquio, ha parlato di un progetto di consolidamento, ancora senza riflessi sulla futura destinazione d’uso, che vale 600.000 euro, di cui il 40 per cento si prevede venga stanziato da Palazzo Vecchio), l'assessore ha manifestato la volontà dei due Comuni di arrivare all’elaborazione di un progetto di restauro-valorizzazione del monumento e del suo contorno.

A questo scopo, ha detto, sono stati avviati contatti in più direzioni, e ha annunciato l’intenzione di riproporre - possibilmente a ottobre - la tavola rotonda sul recupero del bene che, programmata a marzo, non era stato possibile realizzare a causa della pandemia Covid. A questo appuntamento potrebbero essere invitati utilmente, secondo l’assessore, istituzioni come la Soprintendenza, la Regione Toscana e il Consorzio di Bonifica, al quale già sono stati affidati interventi di sistemazione delle sponde dell’Arno. L’assessore auspica di poter provvedere già da adesso, peraltro, a una risistemazione dell’area intorno alle Gualchiere, che dia già un segnale di cambiamento positivo.

Si attende intanto, ha spiegato l’arch. Cerchiarini, che la Soprintendenza autorizzi la concessione di valorizzazione del complesso, così da permettere a uno o più privati di assumere l’onore e l’onere della sua gestione. Ma anche un altro scenario si sta profilando all’orizzonte: è previsto che quote del Recovery Fund siano destinate nel Paese al capitolo del finanziamento dello sviluppo territoriale, e l’assessore ha intenzione di inserire le Gualchiere nel novero delle opere che possano essere gestite con questi fondi. In tale caso, ha spiegato l’arch. Cerchiarini, il modello di utilizzazione delle Gualchiere potrebbe cambiare radicalmente, virando dallo scenario della concessione ai privati in direzione invece di una gestione totalmente pubblica.

In questo contesto, l’assessore ha espresso l’intenzione di ascoltare il parere di tutti, e dunque anche quello delle due associazioni, che ha invitato a fornire propri contributi anche a partire dalla prossima tavola rotonda.

Il prof. Rombai ha ricordato che Italia Nostra negli ultimi decenni ha svolto innumerevoli e riuscite attività culturali, didattiche e sociali, in stretta sinergia con l'artista Piero Gensini e con Angela Del Soldato (la discendente degli storici gualchierai di Remole e autentica depositaria della memoria orale sulla vita e sul lavoro del luogo). Ad attività di promozione della conoscenza e della valorizzazione pubblica delle Gualchiere hanno collaborato con iniziative di ‘adozione’ appassionate, propositive e produttive scuole di Pontassieve e di Firenze, studenti universitari, fotografi, artisti, associazioni come Idra. Tutto ciò è stato possibile grazie alla diuturna presenza e attrattività dell’atelier di scultura di Piero Gensini, la cui vicenda culturale – finora irresponsabilmente trascurata, ad avviso delle associazioni, dall’azione delle due Amministrazioni - è decisamente centrale nella determinazione del miglior futuro per le Gualchiere: solo a lui infatti, hanno sottolineato Rombai e Dell’Olio, si deve quella preziosa custodia della memoria che permette a noi oggi di immaginarlo.

Le associazioni hanno spiegato quindi all’assessore – ricostruendo le vicende precedenti il suo ingresso in Giunta a Palazzo Vecchio – i motivi e le circostanze della loro viva insoddisfazione e delusione per non essere state, fino ad ora, reputate soggetti portatori di interessi diffusi a favore della salvaguardia delle Gualchiere e della loro valorizzazione come bene comune di straordinario pregio storico-architettonico. Italia Nostra e Idra sono state ignorate al momento della formazione del cosiddetto ‘gruppo tecnico’ di cui si legge sulla carta stampata, e non sono state considerate neppure a titolo di informazione: ciò, nonostante la loro disponibilità a tutti ben nota di contribuire pubblicamente, con autentico spirito civico, al complesso lavoro di recupero, anche funzionale, del monumento.

Ma ogni giorno è un giorno nuovo, e dunque, hanno concluso Rombai e Dell’Olio, la cittadinanza attiva non negherà certo il proprio contributo a una stagione di collaborazione autentica, inclusiva e dialogante. Ma questo potrà avvenire solo a condizione che le domande poste da anni alle due Amministrazioni comunali di Firenze e di Bagno a Ripoli ricevano finalmente risposte chiare e operative.

In primo luogo, se davvero si parla di un percorso aperto e partecipativo, allora è necessario che da parte dei Comuni che lo promuovono se ne descrivano le caratteristiche, le articolazioni e le modalità di attuazione.

In concreto, poi, è indispensabile che le due associazioni, e le altre espressioni della cittadinanza attiva che dimostrano di avere a cuore le sorti delle Gualchiere di Remole, siano coinvolte a livello paritario. Non interesserebbe infatti collaborare dall’esterno a un ‘gruppo tecnico’ autoreferenziale, o nominato da vertici amministrativi o politici

Infine, tempestivamente, e comunque prima di addivenire ai previsti incontri pubblici, occorre che sia colmato il divario di informazione accumulatosi in questi mesi e anni, socializzando gli elaborati fin qui prodotti, le ipotesi formulate, gli strumenti proposti.

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