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Gruppo Caltagirone: sciopero dei poligrafici. Il Mattino e il Messaggero non escono nelle edicole

Napoli. La notizia è in sciopero! La lotta dei poligrafici del gruppo Caltagirone!

Oggi Il Mattino non è uscito in edicola.
E se siete a Roma noterete che nemmeno Il Messaggero è uscito o, nel caso passaste dalle parti di Mestre, sarà impossibile trovarci il Gazzettino.

Insomma tutte le testate appartenenti al gruppo Caltagirone oggi non sono in edicola. Ma come mai? La “notizia”, permetteteci il gioco di parole, risale a ieri, 21 marzo, quando i poligrafici di tutto il gruppo sono entrati per l'ennesima volta in sciopero. Non è il primo episodio: ben tre sono stati gli scioperi qui a Napoli e due quelli riguardanti l'intero gruppo editoriale. Ieri erano anche in piazza e come Camera Popolare del Lavoro li abbiamo incontrati durante il sit-in di informazione che stavano svolgendo.

Paradossalmente la notizia non conquista le prime pagine dei giornali, nonostante riguardi proprio i giornali stessi, anzi, i lavoratori notano una certa “freddezza” nel raccontare la loro vicenda. Più che un caso sembra una sorta di complicità tra i grandi editori. Quella complicità che i padroni mettono sempre in campo quando si tratta di salvaguardare i loro profitti e di nascondere le lotte dei lavoratori.

 

 

Ma dato che noi, al contrario, come Camera Popolare del Lavoro di Napoli, siamo sempre complici dei lavoratori e delle loro battaglie, vogliamo dare voce a questi lavoratori pubblicando questo video che abbiamo girato e nel quale ci spiegano la loro lotta e le loro rivendicazioni e la lettera alla città di Napoli che ieri diffondevano in piazza.

 

Proviamo a sintetizzare: parliamo di circa un centinaio di lavoratori in tutto il gruppo editoriale “Caltagirone Editore Srl”, e 42 solo a Il Mattino a Napoli, che si stanno opponendo alla cessione di ramo d'azienda previsto dall'azienda. Tale ristrutturazione del gruppo, infatti, prevede lo scorporamento dei lavoratori in due settori: da un lato, “Servizio Italia Srl” che centralizzerebbe e accorperebbe una parte di lavoratori a livello nazionale coinvolgendo le tre testate e prefigurando quasi certamente un certo numero di esuberi; dall'altro lato “Stampa Napoli” che permetterebbe di gestire al ribasso una parte del settore lavorativo.

Come se non bastasse, il tutto verrebbe accompagnato con un cambio peggiorativo di contratto, che passerebbe da quello dei poligrafici a quello dei servizi. E cosa c'è di meglio per preparare il terreno per una bella offensiva da parte di Caltagirone che ben tre licenziamenti di tre lavoratori attualmente in causa con l'azienda per articolo 28: attività antisindacale? Il copione è già visto e come hanno acutamente scritto i lavoratori de Il Mattino nella loro lettera aperta alla città, “la strategia della Caltagirone Editore Spa è di marchionnana memoria”, con tanto di riduzione del costo del lavoro e dei livelli occupazionali a fronte di un cospicuo accaparramento di fondi pubblici.

Ieri sciopero dicevamo, oggi, invece, ci sarà a Roma il tavolo tra sindacati e azienda il cui andamento determinerà i prossimi passaggi di una lotta che in ogni caso si preannuncia lunga.

 

Al fianco dei lavoratori de Il Mattino di Napoli!
A fianco dei poligrafici del gruppo Caltagirone!
No ai licenziamenti!
No al peggioramento delle condizioni lavorative!

 

 

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