• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Grinzane. Con la cultura si mangia (eccome)

Grinzane. Con la cultura si mangia (eccome)

 

C'era una volta il luogo comune che con la cultura non si mangia. Poi è bastato seguire le cronache del processo in corso (in appello) per il premio Grinzane, per far cambiare idea.


Tutto è nato, bisogna ricordarselo, per una denuncia di molestie sessuali, nei confronti del patron del premio letterario. Che anziché premiare i letterati, finanziava politici locali.
Destra e sinistra.

VIAGGI AL “PATETICO” ELKANN E FESTA DI COMPLEANNO PER MERCEDES BRESSO di Andrea Giambartolomei
Ha aspettato anni prima di parlare, ma poi ha fatto nomi importanti. Alcuni su tutti, più importanti, sono quelli di Mercedes Bresso e Sergio Chiamparino, e poi personaggi di spicco della cultura come Corrado Augias e Alain Elkann.Giuliano Soria, il patron del premio Grinzane Cavour condannato in primo grado a 14 anni e sei mesi di reclusione per molestie sessuali, maltrattamenti, truffa aggravata, tentata truffa e uso illecito di fondi pubblici, ha deciso di parlare solo ieri mattina nel processo d’appello. Ha nominato i personaggi famosi che ruotavano intorno al suo mondo: i politici foraggiati, i funzionari del ministero dei Beni culturali e i letterati che scroccavano viaggi e cene, gli attori che si facevano pagare in nero. Tutti insieme come in una grande cena di Trimalcione. Ne ha per tutti, così come ha scuse per i suoi ex dipendenti, in particolare il suo domestico che nel 2008 lo aveva denunciato per le molestie sessuali: “Provo dispiacere per il dolore che ho dato a Nitish. Ho trascinato i miei collaboratori per perseguire le mie finalità e il mio narcisismo”.

Con la cultura si mangia, dunque. Certo, se questi sono i premi letterari, non lamentiamoci se poi un'italiano su due non legge nemmeno un libro.

Ma anche nel ministero non si scherza: la grande riforma del Mibact di Franceschini è consistita nella nomina di nuovi direttori generali (nomine che erano bloccate dalla corte dei conti). Anziché insegnanti, restauratori, guide nei musei, per gestire i nostri beni culturali avremo un esercito composto solo da generali e colonnelli.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità