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Gran Bretagna: stop ai costi aggiuntivi per carte di credito. Che farà ora Ryanair?

Entro la prima metà del 2014 tutti gli stati membri dell’Unione Europea dovranno adattarsi alle regole imposte dalla nuova Consumer Rights Directive, in difesa dei diritti dei consumatori.

Uno dei punti chiave riguarda le commissioni richieste per il pagamento con le carte di credito: “I commercianti non potranno più addebitare ai consumatori costi supplementari per i pagamenti con carta di credito (o altri mezzi di pagamento), se non i costi effettivamente sostenuti per offrire tale opzione di pagamento”.

La Gran Bretagna ha deciso di anticipare al 2012 l’applicazione della direttiva.

L’annuncio è ovviamente piaciuto alle associazioni dei consumatori britanniche. Molto meno a Ryanair, che si fa pagare più di 7 euro di commissione su ogni biglietto/viaggiatore acquistato con il bancomat o la carta di credito. Cioè, se si viaggia in due, la tassa è di quattordici euro, che diventano 28 se i viaggiatori sono quattro, eccetera.

Entro il 2012, dunque, in Gran Bretagna i commercianti potranno addebitare soltanto una piccola somma per diritti amministrativi, per i pagamenti con carte di credito, e dovranno dichiararlo chiaramente all’atto dell’acquisto.

Il governo Cameron è stato chiaro, con un comunicato pubblicato sul sito del Ministero del Tesoro. La misura sarà adottata in tutti i settori, non soltanto per i trasporti.

Un bel colpo sferrato contro la Dogana delle Pecore, che ancora resiste in gran parte dell’Unione Europea.

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