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Giuseppe Iaconis

Giuseppe Iaconis

Docente di discipline giuridiche ed economiche. Blogger.

Statistiche

  • Primo articolo giovedì 07 Luglio 2010
  • Moderatore da mercoledì 07 Luglio 2010
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Ultimi commenti

  • Di Giuseppe Iaconis (---.---.---.93) 5 luglio 2014 10:03
    Giuseppe Iaconis

    No, gentile signore. Non è così. E’ solo una questione di educazione. Io penso che è giusto manifestare il dissenso, ma in modo educato e civile e non usando la fraseologia che ha usato Lei. Per questo penso che un confronto non sarebbe proficuo. Felicissima giornata.

  • Di Giuseppe Iaconis (---.---.---.202) 4 luglio 2014 23:36
    Giuseppe Iaconis

    Lei non è sereno. Mi rendo conto che è inutile continuare questa conversazione. Buona serata

  • Di Giuseppe Iaconis (---.---.---.202) 4 luglio 2014 23:33
    Giuseppe Iaconis

    Gentilissimo Armando, intanto registro con favore il fatto che Lei abbia deciso di confrontarsi nel merito utilizzando un linguaggio diverso rispetto a quello usato nel suo primo commento. Apprezzo ancora di più il fatto di poter interloquire con Lei, Armando, e non con una sigla (xxx.xxx.xxx.60). Fatta questa doverosa puntualizzazione vengo al merito delle questioni da Lei proposte.

    — 

    1) Interlocuzione diretta con i cittadini - Risultato: ha silurato Enrico Letta, è diventato presidente senza elezioni…

    — > Concordo con Lei sulle modalità con le quali ha fatto fuori Letta, soprattutto dopo quel post “Enrico stai sereno”. E’ diventato Presidente del Consiglio senza passare dalle elezioni: è innegabile anche questo. Tuttavia non si può neppure negare che qualche mese dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi c’è stata un’importante tornata elettorale (lei mi dirà: europea! – Sì, ma tutta incentrata su temi di politica interna ed è su quelli che i cittadini hanno votato) e, sono sicuro, che non Le sia sfuggito il fatto che Renzi, nonostante “l’Enrico stai sereno” e tutto il resto ha ottenuto quasi il 41% dei consensi. Tutto questo mi porta a pensare che un certo rapporto con i cittadini sia riuscito a crearlo.

    — 

    2) Il Porcellum è stato dichiarato incostituzionale per via dell’assenza delle preferenze e del premio di maggioranza distorsivo.

    — > Dopo aver premesso che il Porcellum è una pessima legge elettorale, è doveroso puntualizzare che è vero quanto Lei afferma a proposito del premio di maggioranza: la Consulta ha considerato incostituzionale il Porcellum in quanto “è foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione" e può produrre "una oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica". Ma non è vero quello che Lei afferma a proposito dell’assenza delle preferenze. La Corte Costituzionale, infatti, afferma che le liste bloccate: "rendono la disciplina in esame non comparabile né con altri sistemi caratterizzati da liste bloccate solo per una parte dei seggi, né con altri caratterizzati da circoscrizioni elettorali di dimensioni territorialmente ridotte, nelle quali il numero dei candidati da eleggere sia talmente esiguo da garantire l’effettiva conoscibilità degli stessi e con essa l’effettività della scelta e la libertà del voto (al pari di quanto accade nel caso dei collegi uninominali)". Tradotto, collegi elettorali piccolissimi sarebbero costituzionali in quanto equiparabili ai collegi uninominali e, come Lei sa, l’Italicum (che, le confesso, non è la migliore legge elettorale possibile) prevede dei collegi molto piccoli.

    — 

    3) Fare politica senza ricatti è l’unico modo per...". Secondo lei, Renzi non è sotto ricatto di Berlusconi? Lo sanno tutti, meno che lei? Ecco perché il suo articolo è incredibile.

    — > Le confesso che dopo aver esaminato la Sua replica ciò che ha scritto al punto da me contrassegnato con il n. 3 rappresenta l’unica caduta di stile, poiché trasuda ancora una certa animosità, che persino chi, come Lei, è detentore di tante certezze dovrebbe contenere. Tuttavia, andando nel merito della questione (e lasciando a Lei le eventuali responsabilità derivanti da un’affermazione di tale portata) io ricordo che in passato molti esponenti della sinistra (area politica nella quale mi colloco) hanno combattuto ferocemente Berlusconi, sul piano personale e politico, salvo poi scendere a compromessi nel segreto delle stanze dei bottoni (Ricorda le affermazioni di D’Alema nel contesto della visita a Mediaset subito dopo la sua nomina –anche lui senza elezioni- a Palazzo Chigi? Come si spiega che nessuno mai è riuscito a fare una legge seria e moderna sul conflitto di interesse?). A Renzi, quantomeno, credo che vada riconosciuto il merito di fare accordi alla luce del sole e non di nascosto, anche se, convengo con Lei, su molte cose dovrebbe prestare maggiore attenzione.

    — 

    4) Scenda nel concreto, e spieghi quali buoni provvedimenti ha fatto Renzi. Se sta pensando agli 80 euro, uno studio di Confcommercio proprio in questi giorni ha dimostrato che non hanno sortito effetto. In compenso l’Europa, una settimana dopo l’annuncio, già ammoniva per un ammanco di 5 miliardi nel pareggio di bilancio…

    — > Riguardo agli 80 euro me la cavo con una battuta (che poi non si discosta molto dalla verità): è la prima volta che in Italia si registra un ammanco a vantaggio dei lavoratori piuttosto che per “lorsignori”. Quanto ai provvedimenti concreti, dopo aver premesso che Renzi ha sbagliato nella tempistica politica (mi riconoscerà –almeno questo!- di averlo scritto persino nell’articolo), credo si possa affermare che le cose fatte sono poche rispetto a quelle annunciate, ma certamente molte rispetto a quelle realizzate dai suoi predecessori negli ultimi 20 anni:
      riforma della Costituzione (a Lei sicuramente non piacerà, ma è innegabile il fatto che sia in discussione in Parlamento);
      legge elettorale (a Lei non piacerà, ma è già stata approvata in prima lettura in un ramo del Parlamento);
      riforma della PA in via di definizione;
      gli 80 euro (con o senza buco) sono già in tasca dei lavoratori italiani da qualche mese;
      piano per le scuole, 3.5 miliardi per ristrutturazioni e rilancio dell’edilizia scolastica (sono già disponibili i soldi per le scuole che stanno predisponendo i progetti);
      1.5 mld di euro a disposizione per la tutela del territorio (sono pochi, lo so, ma è meglio di niente);
      avvio della riforma del lavoro.

    Gentile Armando, io ho risposto ai suoi quesiti, ma sono certo che Lei non condividerà le mie considerazioni, dopotutto anche il dissenso è una componente della democrazia, l’importante è che si mantenga entro il perimetro della correttezza, della buona educazione e della civiltà. Le confesso che anch’io, come Lei, inizialmente ho avuto dei dubbi su Matteo Renzi (alle primarie non ho votato per lui), che in parte conservo, e se in futuro mi accorgessi che alle parole non seguono i fatti non esiterò a criticarlo e a destinare il mio voto in altra direzione. Come vede io non ho certezze: sono un cittadino che osserva e che si riserva di cambiare idea nel caso in cui constati di aver sbagliato. Le grandi democrazie del mondo si reggono sulla cosiddetta democrazia dell’alternanza, dove la gente, se non è contenta di chi governa, alle elezioni successive vota dall’altra parte. Io, a differenza Sua, intendo concedere a Renzi qualche anno di tempo per realizzare le sue promesse, in 6/7 mesi era impossibile farlo e questo è stato il suo più grande errore sino al momento.

    Buona giornata. Buona estate Giuseppe Iaconis

  • Di Giuseppe Iaconis (---.---.---.202) 4 luglio 2014 23:28
    Giuseppe Iaconis

    Gentilissimo Armando, intanto registro con favore il fatto che Lei abbia deciso di confrontarsi nel merito utilizzando un linguaggio diverso rispetto a quello usato nel suo primo commento. Apprezzo ancora di più il fatto di poter interloquire con Lei, Armando, e non con una sigla (xxx.xxx.xxx.60). Fatta questa doverosa puntualizzazione vengo al merito delle questioni da Lei proposte.

    1) Interlocuzione diretta con i cittadini - Risultato: ha silurato Enrico Letta, è diventato presidente senza elezioni…

    Concordo con Lei sulle modalità con le quali ha fatto fuori Letta, soprattutto dopo quel post “Enrico stai sereno”. E’ diventato Presidente del Consiglio senza passare dalle elezioni: è innegabile anche questo. Tuttavia non si può neppure negare che qualche mese dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi c’è stata un’importante tornata elettorale (lei mi dirà: europea! – Sì, ma tutta incentrata su temi di politica interna ed è su quelli che i cittadini hanno votato) e, sono sicuro, che non Le sia sfuggito il fatto che Renzi, nonostante “l’Enrico stai sereno” e tutto il resto ha ottenuto quasi il 41% dei consensi. Tutto questo mi porta a pensare che un certo rapporto con i cittadini sia riuscito a crearlo.

    2) Il Porcellum è stato dichiarato incostituzionale per via dell’assenza delle preferenze e del premio di maggioranza distorsivo.

    Dopo aver premesso che il Porcellum è una pessima legge elettorale, è doveroso puntualizzare che è vero quanto Lei afferma a proposito del premio di maggioranza: la Consulta ha considerato incostituzionale il Porcellum in quanto “è foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione" e può produrre "una oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica". Ma non è vero quello che Lei afferma a proposito dell’assenza delle preferenze. La Corte Costituzionale, infatti, afferma che le liste bloccate: "rendono la disciplina in esame non comparabile né con altri sistemi caratterizzati da liste bloccate solo per una parte dei seggi, né con altri caratterizzati da circoscrizioni elettorali di dimensioni territorialmente ridotte, nelle quali il numero dei candidati da eleggere sia talmente esiguo da garantire l’effettiva conoscibilità degli stessi e con essa l’effettività della scelta e la libertà del voto (al pari di quanto accade nel caso dei collegi uninominali)". Tradotto, collegi elettorali piccolissimi sarebbero costituzionali in quanto equiparabili ai collegi uninominali e, come Lei sa, l’Italicum (che, le confesso, non è la migliore legge elettorale possibile) prevede dei collegi molto piccoli.

    3) Fare politica senza ricatti è l’unico modo per...". Secondo lei, Renzi non è sotto ricatto di Berlusconi? Lo sanno tutti, meno che lei? Ecco perché il suo articolo è incredibile.

    Le confesso che dopo aver esaminato la Sua replica ciò che ha scritto al punto da me contrassegnato con il n. 3 rappresenta l’unica caduta di stile, poiché trasuda ancora una certa animosità, che persino chi, come Lei, è detentore di tante certezze dovrebbe contenere. Tuttavia, andando nel merito della questione (e lasciando a Lei le eventuali responsabilità derivanti da un’affermazione di tale portata) io ricordo che in passato molti esponenti della sinistra (area politica nella quale mi colloco) hanno combattuto ferocemente Berlusconi, sul piano personale e politico, salvo poi scendere a compromessi nel segreto delle stanze dei bottoni (Ricorda le affermazioni di D’Alema nel contesto della visita a Mediaset subito dopo la sua nomina –anche lui senza elezioni- a Palazzo Chigi? Come si spiega che nessuno mai è riuscito a fare una legge seria e moderna sul conflitto di interesse?). A Renzi, quantomeno, credo che vada riconosciuto il merito di fare accordi alla luce del sole e non di nascosto, anche se, convengo con Lei, su molte cose dovrebbe prestare maggiore attenzione.

    4) Scenda nel concreto, e spieghi quali buoni provvedimenti ha fatto Renzi. Se sta pensando agli 80 euro, uno studio di Confcommercio proprio in questi giorni ha dimostrato che non hanno sortito effetto. In compenso l’Europa, una settimana dopo l’annuncio, già ammoniva per un ammanco di 5 miliardi nel pareggio di bilancio…

    Riguardo agli 80 euro me la cavo con una battuta (che poi non si discosta molto dalla verità): è la prima volta che in Italia si registra un ammanco a vantaggio dei lavoratori piuttosto che per “lorsignori”. Quanto ai provvedimenti concreti, dopo aver premesso che Renzi ha sbagliato nella tempistica politica (mi riconoscerà –almeno questo!- di averlo scritto persino nell’articolo), credo si possa affermare che le cose fatte sono poche rispetto a quelle annunciate, ma certamente molte rispetto a quelle realizzate dai suoi predecessori negli ultimi 20 anni:
      riforma della Costituzione (a Lei sicuramente non piacerà, ma è innegabile il fatto che sia in discussione in Parlamento);
      legge elettorale (a Lei non piacerà, ma è già stata approvata in prima lettura in un ramo del Parlamento);
      riforma della PA in via di definizione;
      gli 80 euro (con o senza buco) sono già in tasca dei lavoratori italiani da qualche mese;
      piano per le scuole, 3.5 miliardi per ristrutturazioni e rilancio dell’edilizia scolastica (sono già disponibili i soldi per le scuole che stanno predisponendo i progetti);
      1.5 mld di euro a disposizione per la tutela del territorio (sono pochi, lo so, ma è meglio di niente);
      avvio della riforma del lavoro.

    Gentile Armando, io ho risposto ai suoi quesiti, ma sono certo che Lei non condividerà le mie considerazioni, dopotutto anche il dissenso è una componente della democrazia, l’importante è che si mantenga entro il perimetro della correttezza, della buona educazione e della civiltà. Le confesso che anch’io, come Lei, inizialmente ho avuto dei dubbi su Matteo Renzi (alle primarie non ho votato per lui), che in parte conservo, e se in futuro mi accorgessi che alle parole non seguono i fatti non esiterò a criticarlo e a destinare il mio voto in altra direzione. Come vede io non ho certezze: sono un cittadino che osserva e che si riserva di cambiare idea nel caso in cui constati di aver sbagliato. Le grandi democrazie del mondo si reggono sulla cosiddetta democrazia dell’alternanza, dove la gente, se non è contenta di chi governa, alle elezioni successive vota dall’altra parte. Io, a differenza Sua, intendo concedere a Renzi qualche anno di tempo per realizzare le sue promesse, in 6/7 mesi era impossibile farlo e questo è stato il suo più grande errore sino al momento.

    Buona giornata. Buona estate Giuseppe Iaconis

  • Di Giuseppe Iaconis (---.---.---.202) 4 luglio 2014 23:23
    Giuseppe Iaconis

    Gentilissimo Armando, intanto registro con favore il fatto che Lei abbia deciso di confrontarsi nel merito utilizzando un linguaggio diverso rispetto a quello usato nel suo primo commento. Apprezzo ancora di più il fatto di poter interloquire con Lei, Armando, e non con una sigla (xxx.xxx.xxx.60). Fatta questa doverosa puntualizzazione vengo al merito delle questioni da Lei proposte. 1) Interlocuzione diretta con i cittadini - Risultato: ha silurato Enrico Letta, è diventato presidente senza elezioni… Concordo con Lei sulle modalità con le quali ha fatto fuori Letta, soprattutto dopo quel post “Enrico stai sereno”. E’ diventato Presidente del Consiglio senza passare dalle elezioni: è innegabile anche questo. Tuttavia non si può neppure negare che qualche mese dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi c’è stata un’importante tornata elettorale (lei mi dirà: europea! – Sì, ma tutta incentrata su temi di politica interna ed è su quelli che i cittadini hanno votato) e, sono sicuro, che non Le sia sfuggito il fatto che Renzi, nonostante “l’Enrico stai sereno” e tutto il resto ha ottenuto quasi il 41% dei consensi. Tutto questo mi porta a pensare che un certo rapporto con i cittadini sia riuscito a crearlo. 2) Il Porcellum è stato dichiarato incostituzionale per via dell’assenza delle preferenze e del premio di maggioranza distorsivo. Dopo aver premesso che il Porcellum è una pessima legge elettorale, è doveroso puntualizzare che è vero quanto Lei afferma a proposito del premio di maggioranza: la Consulta ha considerato incostituzionale il Porcellum in quanto “è foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione" e può produrre "una oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica". Ma non è vero quello che Lei afferma a proposito dell’assenza delle preferenze. La Corte Costituzionale, infatti, afferma che le liste bloccate: "rendono la disciplina in esame non comparabile né con altri sistemi caratterizzati da liste bloccate solo per una parte dei seggi, né con altri caratterizzati da circoscrizioni elettorali di dimensioni territorialmente ridotte, nelle quali il numero dei candidati da eleggere sia talmente esiguo da garantire l’effettiva conoscibilità degli stessi e con essa l’effettività della scelta e la libertà del voto (al pari di quanto accade nel caso dei collegi uninominali)". Tradotto, collegi elettorali piccolissimi sarebbero costituzionali in quanto equiparabili ai collegi uninominali e, come Lei sa, l’Italicum (che, le confesso, non è la migliore legge elettorale possibile) prevede dei collegi molto piccoli. 3) Fare politica senza ricatti è l’unico modo per...". Secondo lei, Renzi non è sotto ricatto di Berlusconi? Lo sanno tutti, meno che lei? Ecco perché il suo articolo è incredibile. Le confesso che dopo aver esaminato la Sua replica ciò che ha scritto al punto da me contrassegnato con il n. 3 rappresenta l’unica caduta di stile, poiché trasuda ancora una certa animosità, che persino chi, come Lei, è detentore di tante certezze dovrebbe contenere. Tuttavia, andando nel merito della questione (e lasciando a Lei le eventuali responsabilità derivanti da un’affermazione di tale portata) io ricordo che in passato molti esponenti della sinistra (area politica nella quale mi colloco) hanno combattuto ferocemente Berlusconi, sul piano personale e politico, salvo poi scendere a compromessi nel segreto delle stanze dei bottoni (Ricorda le affermazioni di D’Alema nel contesto della visita a Mediaset subito dopo la sua nomina –anche lui senza elezioni- a Palazzo Chigi? Come si spiega che nessuno mai è riuscito a fare una legge seria e moderna sul conflitto di interesse?). A Renzi, quantomeno, credo che vada riconosciuto il merito di fare accordi alla luce del sole e non di nascosto, anche se, convengo con Lei, su molte cose dovrebbe prestare maggiore attenzione. 4) Scenda nel concreto, e spieghi quali buoni provvedimenti ha fatto Renzi. Se sta pensando agli 80 euro, uno studio di Confcommercio proprio in questi giorni ha dimostrato che non hanno sortito effetto. In compenso l’Europa, una settimana dopo l’annuncio, già ammoniva per un ammanco di 5 miliardi nel pareggio di bilancio… Riguardo agli 80 euro me la cavo con una battuta (che poi non si discosta molto dalla verità): è la prima volta che in Italia si registra un ammanco a vantaggio dei lavoratori piuttosto che per “lorsignori”. Quanto ai provvedimenti concreti, dopo aver premesso che Renzi ha sbagliato nella tempistica politica (mi riconoscerà –almeno questo!- di averlo scritto persino nell’articolo), credo si possa affermare che le cose fatte sono poche rispetto a quelle annunciate, ma certamente molte rispetto a quelle realizzate dai suoi predecessori negli ultimi 20 anni:
      riforma della Costituzione (a Lei sicuramente non piacerà, ma è innegabile il fatto che sia in discussione in Parlamento);
      legge elettorale (a Lei non piacerà, ma è già stata approvata in prima lettura in un ramo del Parlamento);
      riforma della PA in via di definizione;
      gli 80 euro (con o senza buco) sono già in tasca dei lavoratori italiani da qualche mese;
      piano per le scuole, 3.5 miliardi per ristrutturazioni e rilancio dell’edilizia scolastica (sono già disponibili i soldi per le scuole che stanno predisponendo i progetti);
      1.5 mld di euro a disposizione per la tutela del territorio (sono pochi, lo so, ma è meglio di niente);
      avvio della riforma del lavoro. Gentile Armando, io ho risposto ai suoi quesiti, ma sono certo che Lei non condividerà le mie considerazioni, dopotutto anche il dissenso è una componente della democrazia, l’importante è che si mantenga entro il perimetro della correttezza, della buona educazione e della civiltà. Le confesso che anch’io, come Lei, inizialmente ho avuto dei dubbi su Matteo Renzi (alle primarie non ho votato per lui), che in parte conservo, e se in futuro mi accorgessi che alle parole non seguono i fatti non esiterò a criticarlo e a destinare il mio voto in altra direzione. Come vede io non ho certezze: sono un cittadino che osserva e che si riserva di cambiare idea nel caso in cui constati di aver sbagliato. Le grandi democrazie del mondo si reggono sulla cosiddetta democrazia dell’alternanza, dove la gente, se non è contenta di chi governa, alle elezioni successive vota dall’altra parte. Io, a differenza Sua, intendo concedere a Renzi qualche anno di tempo per realizzare le sue promesse, in 6/7 mesi era impossibile farlo e questo è stato il suo più grande errore sino al momento. Buona giornata. Buona estate Giuseppe Iaconis


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