• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Giovanni Lindo Ferretti: solo una riflessione

Giovanni Lindo Ferretti: solo una riflessione

 

Giovanni Lindo Ferretti “A cuor contento”, Napoli 22/03/2012

Grande è la confusione sotto il cielo, se quando dici che vai al concerto di Ferretti parte la risatina, più normale andare al centro commerciale di questi tempi, ma se non ti piacciono i tempi in cui vivi inventa altri tempi, come diceva qualcuno. È quello che ha fatto e continua a fare Ferretti appunto, da punk berlinese in gioventù a eremita montanaro in vecchiaia.

Non ha molto senso quindi rinfacciargli cose che riguardano lui e lui soltanto, chiamarlo papista o leghista, accusarlo, credendo di offenderlo, senza conoscerlo, né aver sentito le sue ragioni. Ogni uomo deve rendere conto soltanto alla propria coscienza, e se vogliamo parlare di qualcosa, tentare un giudizio, atteniamoci allora solo alle canzoni, basterà. Le opere sopravvivono sempre all’autore che le scrive, questo è l’importante. Se poi la delusione è troppo forte, per qualcosa che probabilmente non ha mai avuto ragione di essere, pazienza, ma teniamoci quindi pronti a rivedere molte delle nostre letture, e visioni, non solo gli ascolti. Fatto sta che ancor oggi l’ascolto di Ferretti è imprescindibile, uno sguardo così lucido sul reale è raro, e fortunato chi ha la voglia e la pazienza di ascoltarlo, al di là della politica, e dell’accordo.
 
Sigaretta perennemente tra le dita, vestito spartano dalla sfumatura militare, per quasi due ore Ferretti ci riporta a un passato quanto mai presente, come dimostra anche il pubblico, giovane e vecchio allo stesso tempo. Dai Cccp ai Csi il passo è breve, così come dalle atmosfere pgr a quelle co.dex, l’attitudine rimane la stessa, l’acciaio sovietico contrapposto alla plastica americana, e probabilmente c’è più politica in questo, piuttosto che in una facile dichiarazione di voto.
 
Accompagnato da un violino e una chitarra, sostenuto da un ritmo elettronico, Ferretti declama e urla, non si inceppa, sorride addirittura, talvolta. Oggi Ferretti è meno tormentato di un tempo, sicuramente, a cuor contento canta, non copre più gli occhi, sceso dal palco non spera più che questa volta sia l’ultima, o così sembra, almeno.
 
Per chi ha orecchie per ascoltare ascolti, si distraggano come meglio credono gli altri.
 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares