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 Home page > Tribuna Libera > Galantino e gli harem dei cooptati

Galantino e gli harem dei cooptati

Arrabbiato, forse, perché i politici italiani non sembrano aver molta voglia di seguire il Vaticano nella sua strategia pro-migranti, il segretario Cei Nunzio Galantino è tornato ad attaccarli con ancora maggior veemenza, tanto da definirli “un piccolo harem di cooptati e di furbi”. E meno male che aveva premesso di non voler fare polemiche.

Ci si chiede, se veramente la pensa così, perché abbia deciso di andare al meeting di “corruzione e lottizzazione” di Rimini. Forse perché i politici italiani sono così poco furbi da erogare ogni anno oltre sei miliardi alla Chiesa cattolica. Grazie anche al concordato, che Galantino viola, ma non mette mica in discussione. La politica forse puzza. I soldi che eroga sicuramente no.

Del resto, non è mica un caso se la parola “nepotismo” deriva dall’uso dei papi di nominare cardinali i parenti. E in fondo, a questo mondo qualcuno che sicuramente è stato cooptato è un vescovo: visto che non viene eletto, ma è nominato dal papa. Cosa diceva qualcuno, circa due millenni fa, a proposito di travi e pagliuzze?

 

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