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Gaffe razziste, Tavecchio ci ricasca: insulti a ebrei e gay

Ancora una volta il presidente della Figc Carlo Tavecchio è nella bufera per presunte frasi razziste e omofobe a ebrei e omosessuali. In un colloquio con il quotidiano online “Soccerlife” avrebbe rilasciato affermazioni inqualificabili: «La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’ebreaccio di Anticoli. E tenete lontano da me gli omosessuali». Lui si difende: «È un ricatto»

Carlo Tavecchio presidente della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio) ci ricasca. Il massimo esponente del calcio italiano è nella bufera per presunte frasi a sfondo razzista e omofobe nei confronti di ebrei e omosessuali. Ancora una volta dunque un incidente diplomatico per Carlo Tavecchio dopo la gaffe razzista che aveva caratterizzato la campagna elettorale prima della sua elezione alla presidenza Figc, nell'estate 2014 in cui dichiarò:

«L’Inghilterra rispetto a noi è un'altra cosa: individua dei soggetti che possono entrare in base alla loro professionalità. Da noi invece arriva 'Opti Pobà', che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio».

Oggi spuntano nuove frasi pesanti rilevate lo scorso giugno da una conversazione con il quotidiano online 'Soccerlife' e riportate oggi dal sito del Corriere della Sera. Nella conversazione Tavecchio parla anche di ebrei e omosessuali, a proposito della compravendita del palazzo della Lega Nazionale Dilettanti: «La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’ebreaccio di Anticoli» - poi continua - «Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada» -e ancora - «Tenete lontano da me gli omosessuali».

Una “performace” del numero uno del calcio a dir poco penosa e inequivocabile visto che il presidente federale è pluri-recidivo alle offese contro tutto il genere umano…che siano donne, gay, africani o europei .

Lui si difende: «Sono evidentemente vittima di un ricatto, non ricordo le parole usate in quella conversazione, che potrebbe essere stata manipolata. Ho incontrato una persona che conosco da tempo, alla quale non ho concesso, come invece chiedeva, finanziamenti per la sua attività editoriale e la possibilità di utilizzare la Federazione come veicolo per ottenere contributi europei. Ho ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della Fifa. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune».

La domanda che molti si chiedono è: cosa c’entra il ricatto?.

Intanto immediata la protesta degli Ebrei italiani: «Quelle di Tavecchio sono affermazioni antisemite - dice il presidente Renzo Gattegna - costituiscono un fatto gravissimo e un danno di immagine immenso per la credibilità dello sport nazionale e delle sue istituzioni»

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