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 Home page > Attualità > Cronaca > Giada torna a casa!

Giada torna a casa!

E’ un appello, ulterore, per chi conosce la sofferenza di cui si conosce l’inizio ma di cui non si conosce la fine.
Si è portati a pensare che il titolo prometta bene: e, a volere riflettere, effettivamente la notizia è confortante. 
 
Ma in che misura il conforto del rientro mitiga la tragicità della situazione? 
La situazione, dopo un anno esatto dal tragico evento che ha coinvolto Giada, la giovane figlia del collega Beppe Ferrigno, si è evoluta: nel suo rientro a casa, però, Giada ha bisogno non soltanto di trovare un ambiente a lei familiare, ma anche e soprattutto di una struttura che coniughi l’affetto dei suoi cari con le sue nuove necessità. 
 
Per adeguare la sua abitazione alle necessità fisiche della figlia, il collega dovrà affrontare, in tempi brevi, notevoli spese generate da sostanziali lavori di ristrutturazione; cito qualche esempio: l’adeguamento dei servizi igienici e dei mezzi di trasporto; l’acquisto di una piattaforma per disabili (il collega abita al secondo piano di un palazzo senza ascensore e, soltanto per la piattaforma, occorrono circa 7.000€ ).
 
Presumibilmente entro il mese di Dicembre di quest’anno o, al massimo, entro il mese di Gennaio dell’anno prossimo, tutte queste difficoltà dovranno essere superate, motivo per cui le risorse finanziarie di cui necessita Beppe, entro quella data, dovranno essere a sua disposizione perché, ovviamente, le dovrà destinare a quanto necessita a sua figlia.

 

Per rendere agevole il suo rientro ed il suo vivere quotidiano, con la consueta solidarietà che siamo abituati ad esprimere, ci sentiamo chiamati a dare un aiuto ad un amico che non chiede nulla perché non ha bisogno di chiedere…
 
Quindi stiamo organizzando una nuova raccolta di fondi perché, seppure fisicamente lontani da noi, non è mai mancato il pensiero a Beppe ed a sua figlia Giada, ed adesso abbiamo modo di farglielo sapere… ancora una volta.
 
Per le modalità della raccolta, coloro che fossero disponibili alla contribuzione possono rivolgersi prima possibile ai colleghi Carmelo Rubino, Antonio Tocco ed Adriano Caibis, i cui riferimenti sono indicati di seguito.
 
 Antonio Tocco cell: 335 1905645 - mail : [email protected]
 Adriano Caibis cell: 335 1905646 - mail : [email protected]
 Carmelo Rubino cell: 333 3050938 – mail : [email protected]

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.223) 15 ottobre 2009 23:40

    A me sembra una boiata.. come una boiata è sputtanare(lo dice pure Beluska) 3 persone con email e numeri di cellulari per tutta internet.
    Vergognatevi... siete delle bufale

    • Di Nowmerlino (---.---.---.149) 16 ottobre 2009 14:45

      non è 1 puttanata come dici tu... la situazione è vera... e ki la vive soffre x questo. quindi i tuoi commenti del cazzo tieniteli... se non vuoi dare una mano bene.... ma abbi la decenza di tacere e levarti dalle palle...

      qui non si gioca.... o non si cerca di arricchire... si soffre.... da 1 anno.....
      grazie... il classico bravo a criticare xkè non sa niente....

      da ignorante.... taci.... ke è meglio...

    • Di Anna (---.---.---.187) 17 ottobre 2009 08:58

      e’ da stupidi giudicare senza conoscere i fatti.
      Purtroppo queste cose accadono veramente ed accadono ogni giorno.
      Sono anch’io una collega di questo povero padre e ti assicuro che tutti i colleghi hanno fatto tanto per aiutarlo e anche la nostra azienda l’ha aiutato accordandogli un trasferimento temporaneo in un’altra citta per consentirgli di stare vicino alla figlia senza rinunciare a quello stipendio che adesso è diventato più importante che mai.
      Ma quello che si fa in questi casi non è mai abbastanza e sono da ammirare i colleghi che chiedono aiuto mettendosi in gioco in prima persona ( traduco così il tuo "sputtanandosi").
      Capisco che non conoscendo le persone ed il problema non si può certo dare a qualcuno soldi su internet...ma mi sembra che i colleghi non chiedano questo. Loro ritengo che si riviolgano principalmente alle persone che conoscono il problema e che si possono adoperare per raccogliere fondi.
      La prossima volta tieniti i tuoi commenti per te....non sono graditi

    • Di stellina_affezzionata (---.---.---.89) 18 ottobre 2009 22:10

      ma ki 6????come puoi parlare cosi, ki ti dice ke nn sia tt vero! purtroppo è cosi, si devono fare i conti cn la vita reale in cui qst terribili tragedie accadono!nn è sputtanare 3 persone su internet, sn degli amici del padre della sfortunatissima ragazza ke stanno facendo l’impossibile per provare ad aiutarlo in qualke modo, è qst è uno dei pochi ke purtroppo abbiamo a disposizione!nn ti permettere mai più di clapestare ocis la soffferenza di un afamiglia intera e di tani amici ke conoscono qst splendida ragazza piena di vita, ke per colpa di un grandissimo stronzo ha avuto la sua vita e quella dei suoi cari stravolto in un secondo!vergognati
      tanti complimenti invece a ki ha messo in modo qst lodevoliiniziative, nn fermiamoci
      insime si può
      crederci sempre!
      aspettiamo ke giada torni presto a casa e nelle milgiori condizioni..
      giadina ti volgio tanto bene...

    • Di rispondoadanonimo (---.---.---.84) 19 ottobre 2009 08:28

      Buongiorno. Lei sarebbe ? "anonimo": persona la cui identità non è conosciuta... ossia "Tutti e nessuno". Come si permette di giudicare "una bufala" quello che è scritto in questo articolo ? Si documenti e... forse, e dico forse, potrà tornare a chiedere scusa. Nuovamente, buona giornata.

    • Di Adriano Caibis (---.---.---.84) 19 ottobre 2009 08:32

      Grazie, ma i complimenti nonsono necessari. Anche se solo una goccia nel mare, il ns. aiuto ci gratifica da solo. Non voglio dilungarmi su "anonimo", mi pare superfluo.

  • Di ex collega (---.---.---.81) 27 ottobre 2009 19:17

    sono una ex collega del padre di Giada........,
    accettare questa situazione è quasi impossibile.
    ancora ricordo gli occhi luninosi di Beppe quando ci raccontava della figlia, quando con l’orgoglio di padre ci raccontava la carriera universitaria di Giada, o ancora quando Giada con i risparmi di un estate di lavoro in un villaggio è riuscita a comprare quel maledetto scooter......!!!
    un grazie va ai colleghi che con la loro umanità nel loro picolo stanno facendo qualcosa di grande.

    • Di Adriano Caibis (---.---.---.84) 2 novembre 2009 09:15

      Non sono necessari ringraziamenti, lo sottolineo ancora una volta.
      Nel nostro piccolo stiamo facendo qualcosa di ... piccolo...
      Solo Qualcuno di piu Grande potrebbe fare qualcosa: soltanto in questo modo la profusione del nostro impegno verrebbe premiata.
      Ma queste cose, nella vita di tutti i giorni, si chiamano ... miracoli...

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