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Frottole parallele… Berlusconi e Schettino

Per una di quelle strane coincidenze, che solo l’ingegnosa regia del fato sa mettere in scena, qualche alla ribalta delle cronache abbiamo potuto assistere a due momenti, apparentemente diversi tra loro ma accomunati dalla propensione a raccontare fandonie che si è potuta cogliere nelle parole dei loro protagonisti.

Da un lato, Schettino, l’individuo che ha fatto naufragare la Costa Concordia, undici mesi fa davanti all’Isola del Giglio, procurando la morte di 32 passeggeri.

Dall’altro lato, Berlusconi, l’individuo che ha provocato il naufragio del Paese Italia, con una gestione economica scriteriata ed imprevidente.

Schettino, sulle pagine di “Il Giornale”, si è prodotto nel puerile tentativo di apparire come un eroico comandante, affannandosi nel cercare di ribaltare su altri le responsabilità del naufragio.

Berlusconi, dai prati di Milanello, si è impegnato nel ridicolo tentativo di scaricare, sul governo Monti, le responsabilità del disastro che lui, e solo lui con i suoi 4 governi, è stato capace di procurare all’Italia.

Schettino, nell’intervista, ha dimenticato di ricordare che, per la marineria di tutto il mondo lui si è coperto d’ignominia, abbandonando per primo la nave che stava affondando, mentre marinai, cuochi, inservienti di cabina, loro si eroicamente rimasti a bordo, aiutavano i passeggeri a salvarsi.

Berlusconi, nelle sue dichiarazioni ha finto di non ricordare che, mentre l’economia reale del nostro Paese stava colando a picco, lui andava in giro per l’Europa sostenendo che in Italia non c’era la crisi perché i ristoranti erano pieni, salvo poi abbandonare frettolosamente Palazzo Chigi, non all'altezza di reggere il timone di un Paese ormai collassato.

Schettino e Berlusconi, due individui che hanno in comune la vocazione a travisare la realtà dei fatti, con il meschino proposito di turlupinare gli italiani.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.134) 19 novembre 2012 14:00

    Sono ,pur nella assoluta diversità dei ruoli,assolutamente simbiotici . L’importante è fottere il prossimo raccontando le loro" verità" .Altra coincidenza è che Schettino abbia affidato il suo pistolotto fantasioso a "Il Giornale" ,poi magari chiederà la pubblicazione all’editore Mondadori .

    L’Italia è colata a picco ,ma non le fortune di Silvio che nel frattempo si sono moltiplicate come i pani e i pesci . Adesso giunge notizia che anche da premier continuasse a gestire in prima persona i suoi molteplici interessi ,mentre si vocifera anche di suoi presunti affari con Putin che spiegherebbero le intense frequentazioni sotto la voce "visite di stato " .

    Di un’Italia cosi’ francamente io ho la nausea .

    • Di Alex di Monterosso (---.---.---.24) 19 novembre 2012 16:30
      Alex di Monterosso

      Come non essere d’accordo con questo suo commento.

      Eppure, se mi guardo in giro, scorgo ancora troppi italiani disponibili a credere alle panzane dell’uomo di Arcore ed a dargli credito per un eventuale suo ritorno al governo.

      Siamo un popolo votato al masochismo ma come si suol dire, fino a quando potremo sperare nel superamento di questa putrida politica, possiamo continuare a credere che in fondo al tunnel ci sia davvero un filo di luce.

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