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 Home page > Tribuna Libera > Friedman e i gattopardi del paese dei miracoli

Friedman e i gattopardi del paese dei miracoli

Il famoso giornalista Alan Friedman ha dedicato un bel saggio all’Italia con un titolo molto accattivante: “Ammazziamo il gattopardo” (Rizzoli, febbraio 2014).

Di solito preferisco non dedicare subito la mia attenzione ai libri troppo gettonati e troppo pubblicizzati, ma la parte più succosa della vita è spesso fatta di eccezioni, per cui ho letto il libro di Friedman, che dimostra di conoscere e di apprezzare l’Italia e il grande miracolo dell’italianità. Si tratta quindi di un libro denso, complesso e molto fluido grazie alla scrittura chiara e minimalista che esalta la piacevolezza della lettura.

Al di là delle brevi chiacchierate con i potenti di ieri e di oggi, è sicuramente più interessante soffermarsi su un concetto che anche Friedman ritiene fondamentale: i “parametri” di Maastricht sono stati stabiliti nel 1992, quando l’economia era in ottime condizioni e ora non ha più senso rispettare un deficit di bilancio sempre inferiore al 3 per cento e un debito nazionale non troppo lontano dal 60 per cento del Pil.

Anche nel “Fiscal Compact”, firmato nel 2012, “i famosi parametri non avevano senso, nel bel mezzo della peggiore recessione del dopoguerra e della crisi nella Zona euro… L’Italia, quindi, ha sofferto a causa del “Fiscal Compact”, e chi si mette contro l’Europa oggi e parla di un sistema “imposto all’Europa dalla Germania” non ha tutti i torti, nel senso che sì, Berlino insisteva, e Berlino ha vinto. E Berlino ha vinto perché il governo di Angela Merkel doveva affrontare un’elezione parlamentare nel settembre 2013 e l’elettorato temeva che sarebbe stato necessario tirare fuori i soldi dalle loro tasche per salvare i governi deboli e troppo indebitati” (p. 169).

La riduzione del debito pubblico non è facile e richiede un lungo piano pluriennale, ma una piccola e graduale riduzione del debito è indispensabile per dimostrare la buona volontà politica per poi andare a rinegoziare alcuni parametri del “Patto di Bilancio europeo” che negli ultimi anni si sono dimostrati troppo burocratici e dannosi per affrontare uno dei periodi economici più brutti della storia, con difficoltà peggiori rispetto a quelle relative ai dopoguerra dei due conflitti mondiali.  

Comunque i gattopardi italiani sono fisicamente molto diversi, possono essere molto giovani o molto anziani e hanno una sola grande caratteristica comune: sono dei grandi paraculi. In Italia le leggi dell’economia e della politica vengono adulterate dalla stupidità e dalla pigrizia, ma pure i calabroni volano e nessuna legge dell’aeronautica è in grado di spiegare come e perché.

Alan Friedman è un giornalista americano che vive in Italia. Ha fatto il produttore e il condutture televisivo in Gran Bretagna, Stati Uniti e Italia. Per approfondimenti: www.alanfriedman.it.

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