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Foxfire, ragazze cattive… ma mica tanto

Siamo nell’America del 1953. Un paese in forte crescita ma nel quale la condizione della donna è ancora abbastanza terribile, per non parlare di quella delle persone di colore. In questo mondo di fasulla felicità un gruppo di quindicenni decide coscientemente di ribellarsi.

Guidate da Legs, fondano le Foxfire e combattono il loro nemico principale: l’uomo!

Le ragazze cominciano con piccole vendette, scritte sui muri, qualche pestaggio. Poi però vanno un briciolo oltre, spunta un coltello e la città si ribella alle ribelli. Legs se ne va in galera e le altre ai servizi sociali.

A pena scontata il gruppo torna più agguerrito di prima, abbandonano la società, vivono tutte insieme in una specie di comune di tutte donne e si dedicano a roba da delinquenti vere. Obiettivi: sempre gli uomini.

Finirà naturalmente in vacca ma Laurent Cantet è bravo a creare l’atmosfera anni ’50 e a raccontare una storia di donne, di ribelli, di ragazze che non ci stanno e vorrebbero cambiare il mondo.

Tutto pesa sulle spalle di Raven Adamson, che già in partenza sembra non avere un futuro (nemmeno finto come quello delle sue amiche) e riunisce in torno a sé chi ha voglia di lottare.

foxfire

Quello che viene fuori è un messaggio netto, ma se preferite potete anche limitarvi a godere Foxfire, ragazze cattive in quanto tale perchè è ben fatto, ben costruito, scorrevole, teso il giusto.
Un’America di quegli anni vista con gli occhi delle donne, meglio ancora delle giovani donne.

Il film è del 2012 ma in Italia è appena arrivato. Ritardo abbastanza tradizionale ma la mia impressione è che questa volta la pellicola sia stata recuperata sull’onda dell’attesa per Bling Ring, per un fine estate italiano da ragazze cattive senza se e senza ma.

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