Festival del Giornalismo Giovane: a Napoli parlano i protagonisti del futuro

"Il giornalismo è stato la grande vocazione della mia vita. Vi confesso però che, sebbene abbia amato e continui ad amare questo mestiere, non posso consigliare a nessun giovane di intraprenderlo oggi, perché credo che il giornalismo sia ormai al capolinea. Dovrebbe trasformarsi completamente, in un senso che non so prevedere".
Siamo nel 1977 e a parlare è Indro Montanelli, visionario del giornalismo 2.0 che già trent'anni fa auspicava una trasformazione completa del mestiere del giornalista e parlava di tecnologie nuove. Nell'era digitale con la necessità, come scrivevo tempo fa, di un pensiero transmediale, chi è fuori dalla tecnologia, come asserisce Giuseppe Granieri, "si rifiuta di partecipare ad un grande gioco di crescita collettiva, perde terreno (e competitività professionale e umana) nei confronti di chi è esposto a una quantità maggiore di stimoli e di idee".
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