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Fatti di Colonia: la violenza contro le donne non è una questione di religione

di Anna Polo

L’estrema destra razzista tedesca rappresentata da Pegida (“Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente”) ha approfittato rapidamente del coinvolgimento di immigrati e richiedenti asilo nelle violenze contro le donne scatenate a Colonia la notte di Capodanno per intensificare la sua crociata anti-islamica. Slogan razzisti e sbrigativi, che definivano stupratori tutti gli immigrati e chiedevano la cacciata dei profughi arrivati in Germania in fuga dalla guerra in Siria, Iraq e Afghanistan hanno risuonato nel raduno organizzato sabato e presto disperso con gli idranti dalla polizia dopo il lancio di bottiglie e petardi.

A dar man forte ai razzisti tedeschi c’era Tommy Robinson, ex leader dell’organizzazione britannica di estrema destra English Defence League, che ha suscitato grandi applausi sostenendo che “l’Islam è un cancro e Pegida è la cura” e che “Dio ci ha dato il diritto e il dovere di proteggere le nostre donne. E’ quello che fanno gli uomini”.

E qui sta una delle chiavi per capire il significato dei fatti di Capodanno. I giovani arabi accusati di molestie e violenze provengono spesso da società fortemente patriarcali, che considerano le donne prede facili a disposizione degli uomini. Un atteggiamento alla fine non molto diverso dall’arroganza di Robinson, che si auto-proclama difensore delle donne per diritto divino, ma certo non rispetta la loro individualità e libertà di scelta. E che dire dei poliziotti che non hanno fatto molto per fermare le aggressioni e all’inizio si sono limitati ad ammonire le donne, suggerendo loro di “stare alla larga dagli uomini”?

E’ evidente a questo punto che la religione non c’entra niente con le violenze scatenate la notte di Capodanno. Il comune denominatore tra giovani molestatori, razzisti europei e poliziotti incompetenti e distratti è in realtà l’insofferenza verso donne che volevano godersi una serata di festa senza dover contare per forza sulla protezione maschile. E accusare in blocco l’Islam per il comportamento criminale di un’infima minoranza di violenti è una generalizzazione rozza e semplicistica, che nessuno si sognerebbe di fare se gli aggressori fossero stati cristiani. E magari alcuni di loro lo erano davvero, data la difficoltà di individuare i colpevoli “a cose fatte”.

Per fortuna oltre al raduno di Pegida sabato a Colonia si sono svolte altre due manifestazioni: la prima era un flashmob di donne sulla scalinata della cattedrale, per chiedere la punizione dei colpevoli delle violenze di Capodanno e un maggior rispetto per le donne in generale (anche in occasione di eventi come l’Oktoberfest e in famiglia) e la seconda un raduno anti-fascista, a cui si sono unite molte partecipanti al flashmob, che ribadiva il benvenuto ai profughi e denunciava la strumentalizzazione dell’accaduto operata dall’estrema destra neo-nazista a favore della sua crociata anti-islamica.

E’ indubbio che l’ondata di profughi arrivata in Europa – e che certo continuerà ad arrivare – rappresenti una sfida rispetto all’integrazione e all’accettazione della diversità, ma è altrettanto chiaro che gli slogan razzisti, le rozze generalizzazioni e la ricerca del colpevole a tutti i costi sono solo scorciatoie pericolose, che rimandano a un’inquietante passato. Non a caso molti dei manifestanti di Colonia gridavano “No al nazismo!”. 

 

(Foto di @Michaela Cephir, Creative Commons - CC BY-NC-ND 2.0)

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Spago (---.---.---.151) 12 gennaio 2016 00:17
    Spago

    A me pare che gli uomini europei vengano attaccati veementemente per una gaffe, una camicia sbagliata, un’espressione infelice, un minimo accenno di maschilismo, un fischio, un complimento, una battuta scollacciata, etc.. al punto quasi da mettere in pericolo la libertà di espressione e parola, con un approccio sostanzialmente, statalista, repressivo e poliziesco. Si mettono alla berlina aziende, pubblicità, persone, scuole, etc.. Non dico che l’Italia abbia pienamente adottato questo approccio, ma che è ciò che chiedono regolarmente le femministe di sinistra (sicuramente non quelle di etsrazione liberale come Emma Bonino). Si parla subito di maschilismo, sessismo, patriarcato, etc..

    Poi arriva qualcuno che non si limita a un fischio, a un complimento, a un occhiolino, a una battuta detta all’amico, a un approccio un po’ pesante, etc.. ma che organizza una vera e propria sessione di gruppo di molestie fisiche, una vera e propria aggressione, fatta per far sapere che ai loro occhi le donne occidentali sono tutte delle put*ane, proprio in virtù di quel po’ di emancipazione, autonomia, libertà che hanno e che consente loro di andare in giro da sole, anche di sera, vestite come cavolo gli pare, con gli atteggiamenti che gli pare, senza che ci sia nessuno scandalo e sentendosi persone normali.

    E le femministe e gli alfieri del politically correct e gli antirazzisti/antisessisti/antiomofobi/antittutto pronti a crocifiggere gli europei senza pietà, partono con la spiegazione sociologica delle molestie? Quando è veramente l’ora di difendere la libertà delle donne, di rivendicare la laicità, di combattere il maschilismo, il sessismo, il fondamentalismo religioso, etc.. tutta sta gente si cala la braghe! Se c’è una cultura, una religione, un comportamento che sono sessisti, patriarcali, espressione di diprezzo per la donna, illiberali, irrazionali, violenti, offensivi, indegni, contrari ai nostri valori, è quello di quei molestatori immigrati, arabi, musulmani.. ma la vostra prima esigenza è stigmatizzare le proteste di destra, e ridimensionare quanto successo!

    Cosa succede nei loro paesi e nelle loro famiglie a chi mette in discussione l’ordine costituito? a chi parla di divorzio? di aborto? di parità dei sessi? di libero accesso al lavoro per le donne? di libertà d’impresa per le donne? di uguaglianza di fronte alla legge e alla giustizia? di diritto all’autodeterminazione? di autoproprietà del corpo? di matrimonio per amore e da maggiorenni? e così via!

    QSiamo buoni a gridare solo al Vaticano e ai partiti di destra? di fronte agli immigrati e ai musulmani, non si può, perchè poverini, blablablabla?!

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