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Fasce di consumo e risparmio energetico

Dal 1° gennaio 2009 con la delibera 117/2008 l’Autorità per l’Energia ha autorizzato l’ENEL e tutti i fornitori ad applicare la tariffa per scaglioni di consumo: F1 fino a 1800 kWh/annui sono pagati a 0,148880 euro; F2 da 1800 a 2640 sono pagati a 0,167960 euro; F3 da 2640 a 4440 sono pagati a 0,216740 euro; F4 oltre i 4440 sono pagati a 0,278230 euro, inoltre a questi valori vanno sommati le accise, le addizionali e l’IVA.

Fino al 31/12/2008 si pagavano tutti i kWh a 0,184890 indipendentemente dal consumo annuo.

Il problema del costo della bolletta nasce nel modo in cui si ripartiscono giornalmente le sopra citate fasce, infatti, dividendo 1800 per 365 si ottiene 4,93; 840 diviso 365 si ottiene 2,30; ancora 1800 per 365 si ottiene 4,93, tutti questi quozienti rappresentano i limiti di fascia al giorno.

Quindi giornalmente pagheremo 4,93 kWh in scaglione F1; 2,30 kWh in scaglione F2; 4,93 in scaglione F3; tutti i kWh oltre 12,16 in tariffa F4.

Sapendo che in inverno si consuma più che in primavera ed in estate,  con questa ripartizione giornaliera si è costretti ad anticipare soldi al fornitore di energia elettrica, al quale rimane l’elaborazione di un eventuale conguaglio a fine anno.

Prendiamo il caso di una persona che consuma energia elettrica solo da gennaio a marzo.

Supponiamo che abbia consumato in questi primi tre mesi 1800 kWh, questi con fatturazione annuale sarebbero riconosciuti tutti in fascia F1, mentre con fatturazione giornaliera il costo è spalmato su tutte le fasce disponibili e solo alla fine dell’anno, se la persona non consumerà più niente, i fornitori restituiranno l’eccesso pagato.

Di conseguenza bisogna stare attenti ai consumi giornalieri, considerando i limiti di fascia sopra descritti.

 
Importante è la scelta dei carichi elettrici, nell’illuminotecnica ad esempio, possiamo scegliere il tipo di lampadina per illuminare i vani della nostra casa.
 
Riportiamo come esempio il confronto energetico fra lampade fluorescenti con intensità luminosa da 50 lm/W e lampade ad incandescenza con intensità luminosa da 10 lm/W.

Consideriamo cinque lampade fluorescenti da 20 Watt ognuna delle quali eroga una luminosità pari a 1000 lumen, queste hanno una durata media di 8.000 ore e un prezzo di acquisto medio cadauna di 10 euro. Durante la sua intera vita ogni lampada consuma 160 kWh (20 Watt x 8000 ore = 160.000 Wh) pari ad una spesa di 23,82 euro di elettricità (il costo di prima fascia è, infatti, 0,148880 euro/kWh), per un totale di 169,1 euro.

Consideriamo ora lampade ad incandescenza che hanno una durata di 1000 ore. Quindi per illuminare 8000 ore come nel caso precedente dovremo comprarne otto per ogni lampada fluorescente, per un totale di 40. Considerando un prezzo di acquisto pari a 1 euro il costo totale salirà a 40 euro (1 x 40). In secondo luogo, vista l’intensità luminosa ipotizzata, per ottenere una luminosità di 1000 lumen dovremo acquistare una lampada ad incandescenza con una potenza di 100 W a cui corrisponderà un maggiore consumo di energia elettrica. In 8.000 ore le lampade ad incandescenza consumano 800 kWh (8.000 ore x 100 W = 800.000 Wh) pari ad una spesa di 119.1 euro, per un totale di 635.5 euro.

Se consideriamo una durata media giornaliera di accensione di 4 ore, quella lampadina durerà 2000 giorni, ovvero circa 5 anni. Il risparmio di 466.4 euro diviso per i 5 anni di durata, significa che ogni anno spenderemo 93.28 euro in meno per la sostituzione delle lampade ad incandescenza con quelle fluorescenti.

Il calcolo è stato eseguito con il costo del kWh in prima fascia giornaliera, questo è possibile solo se nella casa ci sono non più di 12 lampadine ad incandescenza da 100 W.
 

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