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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Facebook: quando un dominio diventa non gradito

Facebook: quando un dominio diventa non gradito

Che fare quando Facebook decide che il nostro dominio non è più gradito e non permette più di linkare post dal nostro sito?

Vi racconto la mia avventura.

Quella che sto vivendo in questi giorni è un'esperienza decisamente frustrante per chi come me lavora costantemente in rete e fa del suo blog fonte importante di presentazione e condivisione.

Il problema nasce dal fatto che ormai Facebook è tra le principali fonti di accesso utenti per chiunque abbia un sito e un blog e perdere questa fonte è un danno non indifferente.

Per quel che riguarda il mio blog Vita di un IO, Facebook è la seconda fonte di accessi subito dopo Google, il che vuol dire che è la prima fonte che non sia un motore di ricerca.

Veniamo al racconto di quello che è successo, in realtà molto semplice.
Se provate a postare sul vostro profilo Facebook un link proveniente dal mio blog questa operazione vi verrà impedita e riceverete questo messaggio in risposta.

In questo messaggio sono presenti dei contenuti bloccati che sono già stati contrassegnati come offensivi o spam Facci sapere se ritieni che si tratti di un errore.

Perché quindi il mio dominio non è più gradito alla creatura di Mark Zuckerberg?

Molto probabilmente qualcuno (o forse più di uno) hanno segnalato come inappropriato (offensivo o spam) uno o più contenuti provenienti dal mio blog ed il sistema automatico di FB ha fatto che cancellarmi.

La prima considerazione è che non credo di aver mai prodotto contenuti offensivi o similari.

Vero che tra i film che recensisco ci sono cose anche estreme come The Humane Centipede o Gola profonda, vero anche che ogni tanto inserisco immagini di attrici decisamente svestite, ma mi conforterete se dico che non è niente di più di quello che si vede ogni giorno sui giornali, sulle televisioni nazionali... insomma niente di scandaloso.

La seconda considerazione è che le segnalazioni potrebbero essere degli errori (è facile su Facebook cliccare il pulsante sbagliato) o peggio delle ripicche di qualcuno (ma che io sappia non ho nemici così agguerriti).

Il mio problema è ora farmi riabilitare dal principe dei social network.
Già... ma come?

Non c'è modo di scrivere direttamente ad una persona fisica responsabile di Facebook per chiedere che il caso venga riesaminato con più attenzione. E ad essere pignoli non c'è nemmeno modo di sapere quali sono i miei contenuti che sono stati segnalati come offensivi (e questo, se permettete, mi sembra ancora più grave).

L'unica possibilità è di cliccare su quel "Facci sapere" per comunicare a Facebook che probabilmente hanno commesso un errore.

Ovviamente l'ho fatto ed ho anche chiesto a chi segue la pagina ufficiale del mio blog su FB di farlo a sua volta, spiegando passo passo come fare in questa nota e sperando così che ricevendo un buon numero di segnalazioni qualcuno si decida a verificare il mio caso.

Ora però non so in che altro modo muovermi e non mi rimane che aspettare buono buono di tornare nelle grazie di Facebook.
Suggerimenti?
Vostre esperienze?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.11) 15 giugno 2011 18:28

    Edito una pagina dai contenuti sociali su Fb. I post sono notizie e riflessioni che non possono offendere alcuno e le immagini, sporadiche, non hanno niente di minimamente criticabile. Non ho MAI avuto alcun problema con i fans, che reputo tutte persone sensibili e a modo. Di punto in bianco sono stato sbattuto fuori, come amministratore, la prima volta per due giorni, poi per quattro. L’ultima, per rientrare, mi è stato richiesto il mio numero di cellulare, non mi presentavano alternative. Ho dovuto cedere uno dei miei numeri, ma ancora adesso non capisco che cosa sia successo.


    Per comunicare con l’amministrazione ho usato lo spazio sulla colonna dx che ti consente di esprimere per quale motivo non ti piaccia una certa pubblicità. Visto che lo chiedono loro ho supposto leggessero i msg. Quello che ho scritto non si può riportare pubblicamente, ma penso che a quegli imberbi, viziati, vigliacchi, figli di papà (età media 24 anni) il mio punto di vista parcellizzato su decine di messaggi sia arrivato forte e chiaro.
    Hai fatto bene a scrivere questo articolo. Loro, la casta, non rispondono a nessuno, ma i messaggi stai tranquillo che li leggono tutti.
  • Di (---.---.---.183) 15 giugno 2011 19:07

    ahemm... mandare a cagare FB per primi?

    • Di soloparolesparse (---.---.---.242) 16 giugno 2011 07:25
      soloparolesparse

      Impossibile!
      Per me è uno strumento di lavoro indispensabile per promuovere le mie attività.
      Inoltre ho decine di pagine attive con decine di migliaia di utenti che le seguono.
      Detto questo mi rendo perfettamente conto di essere ospite su un sito altrui dove le regole le fanno e le cambiano loro.

  • Di Alfonso C. (---.---.---.111) 16 giugno 2011 04:25

    Ancora dietro alle "politiche" di Zucchinamberg (SiC) e della sua orrida accozzaglia di materiale in gran parte scadente? Per cosa? Per avere qualche decina di migliaia di clic da parte della parte cerebralmente più superficiale dell’Umanità? Lasciamo perdere qualche merito che ha guadagnato solo per il fatto di esistere come forma popolare d’instant messaging...
    Ma a parte questo??? Ridimensioniamolo stò fenomeno... da baraccone.
    Se Google è il Grande Fratello della Rete, Facebbbbok è il mega-spacciatore di narcotici telematici.
    Vuoi riabilitarti agli occhi di chi? E per cosa? Per un I Like??? O dieci? O cento? E’ questo il prezzo delle tue idee?
    Tanto vale andare dal prete, confessarsi, dire dieci Pater e dieci Ave e va bene cosi’!!!"

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