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 Home page > Tribuna Libera > Expo2015: 1° Maggio alla Scala

Expo2015: 1° Maggio alla Scala

La richiesta molto insistente perché i lavoratori della Scala il 1° maggio siano all'opera, è arrivata da tutti i livelli istituzionali: quel giorno non bisogna fare brutte figure! Si inaugura Expo e la festa dei lavoratori quest'anno non si fa.

I lavoratori si sono fermamente opposti da parecchi mesi e a pochi giorni dall'inaugurazione di questo evento, in cui si stanno sperimentando tutti i modi per eliminare i diritti dei lavoratori, alla Scala la situazione non è pacificata. Le Rsa Slc-Cgil Scala hanno scritto questa lettera che ripubblichiamo. Proprio quel giorno ci sarà una grande mobilitazione per opporsi a tutto ciò che EXPO rappresenta, come abbiamo cercato di spiegare dettagliatamente. Supportare e rafforzare queste forme di resistenza è fondamentale per mettere davvero i bastoni fra le ruote di questa fiera dello sfruttamento. 

Primo Maggio, festa dell’emancipazione del lavoro o celebrazione del suo ritorno allo stato servile?
A chi ci chiedeva di lavorare in nome dell’Expo (nutrire il pianeta con sponsor Coca Cola Nestlé McDonald's…), evento eccezionale per non danneggiare’immagine del paese, ricordiamo:

- 7500 “volontari” a 433 euro mensili per 184 giorni di lavoro;

- decine di arresti per “associazione a delinquere…ndrangheta;

- una montagna di debiti per la pubblica amministrazione

A chi ci chiedeva di “trattare” ricordiamo:


Mentre i nostri Dirigenti hanno avuto i loro compensi incrementati nessuno dei problemi fin qui riproposti (serali, magazzini Pero, contratto nazionale sparito da 10 anni, Contratto aziendale scaduto da oltre 4 anni, organici non reintegrati, aumento della produzione con 60 spettacoli in più per Expo) non ha trovato soluzione… e noi per loro avremmo dovuto preoccuparci della “figura”? 

Il Primo Maggio è e rimane la nostra festa istituita dopo i giorni di Maggio del 1886 a Chicago, quando lavoratori in sciopero vennero uccisi e feriti dalla polizia.

Oggi, che il lavoro è tornato a essere una merce comprata al minor prezzo e a minor tutele possibili e la nuova alfabetizzazione servile i diritti li chiama privilegi, è nostro dovere difenderli collettivamente. Un'eredità che non delapideremo come ha fatto fin qui il ceto politico-sindacale ma da consegnare alle prossime generazioni. 

L'azienda/teatro Scala, a ringraziamento del pronto arruolamento, porta orchestra e coro in squallidi format televisivi. e di fronte al diniego della maggioranza dei lavoratori rispolvera vecchie pratiche di crumiraggio; capi, capetti, ruffiani e malati saranno “all'opera”.
W il Primo Maggio
Rsa Slc-Cgil Scala


p.s: ricordiamo a tutti i lavoratori che la lettera aziendale di disponibilità a lavorare il
primo maggio non ha nessun valore giuridico-legale

Questo articolo è stato pubblicato qui

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