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Executive Coaching: mettere le persone giuste al posto giusto

Da uno studio del Crf Institute emerge come tra qualche anno la carenza di manager nel mondo avrà raggiunto livelli preoccupanti.

 

Sembra incredibile, ma tra qualche anno la carenza di manager nelle principali aziende di tutto il mondo avrà raggiunto livelli preoccupanti. E’ quanto emerge da uno studio condotto dal Crf Institute., che dimostra come la percentuale di aziende – tra le migliori a livello di attenzione nella gestione del personale – che prevede una mancanza di personale qualificato nel prossimo futuro oscilla dall’88% della Cina al 54% del Brasile. In Europa invece la quota è del 53% e le aree di maggiore criticità sono la Germania (44%) e la Svizzera (42%) se si parla di manager, il Belgio (85%) se consideriamo i professionisti. La media a livello mondiale è invece del 57%.

Questi dati fanno riflettere su due aspetti molto importanti per voi manager:

a) la professione di manager è tutt’altro che in via di estinzione, come alcune correnti di pensiero più estreme volevano far credere

b) la professione di manager deve subire profondi cambiamenti concettuali e culturali per adattarsi alle nuove esigenze delle imprese internazionali

I CONSIGLI DEL COACH

Emergono dunque alcune aree alle quali porre attenzione e sulle quali l’Executive Coaching può aiutarvi in modo concreto. Ecco alcuni consigli:

1) Non opponetevi al cambiamento: abbracciatelo e arrendetevi, cambiando più aspetti possibili nel vostro modo di lavorare, di relazionarvi con gli altri e di sviluppare nuova conoscenza. Chi rimane chiuso nella propria area di confort è destinato a subire delusioni crescenti e a fronteggiare difficoltà concrete nel riposizionare se stesso in un mondo in frenetica evoluzione.

2) Aumentate considerevolmente la vostra attenzione alle nuove esigenze di management delle aziende nei vari settori di business. La figura del manager “classico” e adatto ad ogni circostanza è destinata a scomparire, sostituita da una figura di manager flessibile, aperto al cambiamento, all’apprendimento e alle nuove tendenze culturali. E‘ quindi necessario che individuate le vostre caratteristiche principali, quelle che poi le azienda possano apprezzare e valorizzare maggiormente e se le vostre abilità non vi sembrano più adatte, allora è giunto il momento di svilupparne di nuove.

3) Investite più che potete nello sviluppo della leadership e della capacità di business development, ossia trovare delle nuove opportunità per la vostra azienda e per voi stessi. Per questo iniziate una serie di letture approfondite di testi su come affrontare il cambiamento e ad accoglierlo con interesse e curiosità vita quotidiana, ad esempio i libri pubblicati da Jim Rohn, Robin Sharma e John C. Maxwell, tre dei più influenti e importanti studiosi sulla leadership personale e di business.

4) Non pensate di fare sempre tutto da soli: i cambiamenti più importanti e profondi richiedono una guida durante il percorso. Non esitate a chiedere all’azienda per cui lavorate il supporto di un coach professionista o, se vi viene negato, investite voi stessi in un percorso di coaching che vi aiuti a definire obiettivi chiari e vi guidi verso il loro raggiungimento. In questo caso la variabile chiave è il tempo: agire lentamente indica una scarsa capacità di essere leader di voi stessi.

Essere il manager giusto al posto giusto richiede oggi caratteristiche nuove rispetto al passato e la richiesta di manager competenti in Italia e all’estero è in continua crescita. La sfida è impegnativa e dovete investire su di voi e sulle vostre capacità, facendo della leadership e della flessibilità i punti di forza con i quali promuovervi sul mercato.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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