Europei di calcio in Polonia, i cattolici vogliono convertire tifosi cechi atei
In vista degli europei di calcio, che quest’anno si svolgeranno in Polonia e Ucraina, gruppi cattolici polacchi della città di Wroclaw (Breslavia) tenteranno di fare opera di proselitismo verso i tifosi cechi. La Repubblica Ceca è infatti uno dei paesi più secolarizzati d’Europa, con un percentuale molto alta di atei e agnostici.
Uno dei sacerdoti che si è autoinvestito della sacra missione per convertire i senzadio cechi, Stanislav Jozwiak, tra le varie azioni ha intenzione di esporre sugli spalti uno striscione in cui si dice che “Gesù ha sacrificato la sua vita anche per i cechi”.
Ma non tutti i religiosi sono d’accordo, ritenendo che la campagna missionaria possa essere giudicata fastidiosa e invadente. Un sacerdote, Zbigniew Czendlik, ammette che l’attivismo clericale potrebbe “rafforzare tra i cechi l’immagine stereotipata dei polacchi quali fanatici cattolici”.
A questo potrebbe legarsi anche una questione di rivalità storica tra polacchi e cechi. Si teme che i “cechi possano collegare l’idea alle crociate medievali”, riferendosi alla repressione ordinata dal papato contro il movimento eretico hussita in Boemia. Piuttosto, il prete si accontenterebbe come ripiego di messe per i cechi credenti che volessero recarsi in chiesa.
Sia il Comune di Wroclaw sia la Uefa non sono infatti d’accordo con eventuali pubblicità degli integralisti, con cartelloni o striscioni, nelle zone dove arriveranno i tifosi.
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