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Esclusivo: Tristane Banon accusa Strauss-Kahn di abusi. "Tutti sanno che è così, fui minacciata"

Dominique Strauss-Kahn è ancora in stato di fermo a New York. Il Presidente del Fondo Monetario Internazionale e potenziale candidato del Partito Socialista Francese alle prossime elezioni presidenziali transalpine è stato arrestato con l'accusa di stupro e sequestro. Il leader del PS avrebbe violentato la cameriera dell'albergo dove alloggiava e, poi, avrebbe tentato la fuga.

Ma non si tratterebbe di un caso isolato, già nel 2008 una scrittrice e giornalista francese lo accusò ma i media non diedero spazio alla notizia: perché?

Noi di AgoraVox realizzammo un'intervista esclusiva con Tristane Banon che fu censurata dai media. Ve la proponiamo ora.

Diffuso in questi giorni da numerosi media francesi e internazionali, copiato in maniera massiccia sul Web, il video in cui la scrittrice Tristane Banon accusa Dominique Strauss-Kahn, di tentativo di violenza, non aveva affatto suscitato l’entusiasmo al momento della nostra pubblicazione il 22 ottobre 2008. Per quale motivo? Ritorniamo su una storia edificante. In quella occasione, abbiamo pubblicato un’intervista esclusiva, mai diffusa, che abbiamo realizzato all’epoca con Tristane Banon poco dopo la pubblicazione dell’articolo che rivelava il caso su AgoraVox.
 
Come possiamo vedere sulla maggior parte dei giornali nazionali e internazionali di questi giorni, la storia di Tristane Banon è stata rivelata nel 2008 da AgoraVox (cf Le Figaro, France Soir, The New York Times, ABC, New York Post, Business Insider, Straits Times, 20 Minutes Suisse, 7/7 Belgique, El Mundo, TN Argentine, Gaceta Mercantil, Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, L’Opinione, Sydney Morning Herald, Brisbane Time, Herald SunThe Telegraph, The Daily Star, Magyar Nemzet Online, Detik Finance, Kauno Diena, Tribune de Genève, etc, così come su alcuni canali TV tra cui la BBC, TVI in Portogallo e la Rai).
 
Il video ottiene un successo planetario e in poche ore ha generato il doppio delle visite che aveva ricevuto in più di due anni e mezzo. Prima consequenza, anche se si tratta di un breve estratto (2 minuti su una trasmissione che durava circa due ore), Youtube ha deciso di sopprimere il video e  DailyMotion dovrà cancellarlo da qui a poche ore in seguito a numerose pressioni. Certo, il video ora sarà riprodotto qua o là in un futuro più o meno prossimo (è già accessibile in Russia e in numerosi altri paesi) ma l’impatto non sarà più lo stesso e tutti i media internazionali avranno dei link rotti all’interno dei propri articoli. Ma torniamo alla genesi della storia. Uno dei nostri redattori aveva già descritto nel 2008 la genesi questo celebre video: « Il 21 ottobre ricevo una mail su una trasmissione di Thierry Ardisson diffuso sul canale Paris Première il 5 e 20 febbraio 2007. Questa trasmissione ormai molto conosciuta riguarda delle presunte violenze di DSK a spese della giornalista (Le Figaro e Paris Match) e scrittrice Tristane Banon. Numerosi testimoni ascoltano la sua testimonianza durante la trasmissione: Thierry Ardisson, Jacques Séguéla, Thierry Saussez, Jean-Michel Aphatie, Roger Hanin, Gérald Dahan, Claude Askolovitch et Hedwige Chevrillon. A parte Ardisson, nessuno osa intervenire durante il racconto di Tristane Banon. Ma in questo video, il nome dell’uomo è nascosto da un bip. Come fare a sapere chi si nasconde dietro questo rumore? Decido dunque di contattare TB per telefono. Mi conferma che parlava di DSK”.
 
La storia ci era sembrata così incredibile che abbiamo pubblicato un articolo il 22 ottobre 2008. Ma curiosamente, pochi media riprendono l’informazione. E le rare volte che ne parlano, è per parlare di “voci”.
 
Neanche l’AFP, che pure si premurò di uscire con un take in cui si riprendeva la volontà degli avvocati di DSK di denunciare chiunque avesse dato credito a quelle “voci malevoli”, si prese la briga di spiegare quali fossero (ovvero la voce di una testimone diretta quale la Banon), E così, benché tutti sapessero del caso Banon, approffitarono del fatto che non fu sporta denuncia per non parlarne. Il caso di una scrittrice e giornalista, figlia di un consigliere regionale del PS, partito di DSK, non era ritenuto importante al punto da non far uscire neanche una breve? E allora ci si domanda perché oggi, nei giorni scorsi, tanti giornali internazionali, compresi i francesi, si siano interessati tanto a questa storia se ritenevano, quando uscì, che non fosse “notiziabile”. Probabilmente se la storia non fosse approdata sui quotidiani anglosassoni la storia di Tristane Banon non sarebbe uscita affatto.
 
Proprio il silenzio mediatico francese sull’affaire DSK è stato argomento di discussione soprattutto nei paesi anglosassoni. Non sappiamo come ndrà a finire l'affaire DSK ma crediamo che riportare i fatti, riportare un’intervista in cui una donna ci mette la faccia, sia quantomeno una notizia che andava data. Andava data 3 anni fa e a maggior ragione va data ora. Anche in Italia, quando la notizia uscì e la riportammo sulla versione italiana, provammo a contattare diversi giornalisti italiani, ma non ci fu feedback, le risposte furono elusive e tutti, anche da noi si trinceravano dietro un “Non è possibile”. In Francia molti consigliarono di lasciar perdere perché in fondo non c’era nulla. Certo, forse DSK aveva fatto delle avances, ma davanti a una bella donna, una minigonna e poi si sa le mitomani...
 
Una posizione (quella del consigliare di lasciar perdere perché in tanti che avevano cercato qualcosa, non avevano trovato granché) che è rispettabile, in contrapposizione con la nostra, ma senza dubbio rispettabile. Però, proprio per questo, la domanda torna più forte. Perché oggi tutti ne parlano? La Banon è meno mitomane di qualche anno fa?
 
Torniamo all’intervista. Riteniamo corretto, oggi più che mai, riportarla senza tagli. Come vedrete lei conferma e descrive tutta la storia fornendo numerosi dettagli sul come e perché, ad esempio, si era arrivati a quello; dettagli che assumono un significato più chiaro alla luce di quello che è successo e alle recenti dichiarazioni di Anne Mansouret, la madre della Banon.
 
Perché non l'abbiamo pubblicato due anni fa? Perché dopo il rifiuto da parte dell’AFP, dopo le minacce dell’avvocato di DSK, dopo una chiacchierata con giornalisti e avvocati piuttosto catastrofisti e opprimenti, siamo cascati nello stesso meccanismo di cui a volte accusiamo i “giornalisti tradizionali”: ’autocensura, alimentata dal marketing della paura e, così, preferimmo farne solo un articolo.
 
Oggi sembra che Tristane Banon abbia trovato la forza per sporgere denuncia contro DSK: un motivo in più per proporvela.
 

agoravox di AgoraVox

LEGGI ANCHE L'ARTICOLO ORIGINALE IN FRANCESE SU AGORAVOX FRANCE

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