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Ennesima tragedia del Mediterraneo: 400 morti al largo della Libia

Secondo le testimonianze raccolte da Save the Children tra i 150 superstiti sbarcati martedì a Reggio Calabria dalla nave Orione, due gommoni con circa 400 migranti sarebbero partito dalla Libia nei giorni scorsi senza mai arrivare a destinazione. 

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Era l'11 febbraio scorso: circa 300 morti al largo di Lampedusa. Doveva essere l'ultima volta. Invece è successo ancora e ancora. Forse di nuovo anche nei giorni scorsi se saranno confermate le testimonianze raccolte da Save The Children, che parlano di un barcone con circa 400 persone partito dalla Libia e mai arrivato a destinazione.

I racconti dei superstiti raccolti da alcuni operatori dell'ONG sono drammatici: “Il primo gommone si è bucato ed ha cominciato a imbarcare acqua prima di essere travolto dalle onde del mare, l’altro si è sgonfiato nella parte prodiera prima di affondare. Noi siamo finiti in acqua e ci siamo aggrappati alle cime mentre i nostri compagni annaspavano prima di scomparire tra le onde del mare in tempesta”.

I naufraghi avrebbero aggiunto che “da alcune settimane eravamo in 460 ammassati in un campo vicino Tripoli in attesa di partire. Sabato scorso i miliziani ci hanno detto di prepararci e ci hanno trasferito a Garbouli, una spiaggia non lontano dalla capitale libica. Eravano circa 430, distribuiti su quattro gommoni con motori da 40 cavalli e con una decina di taniche di carburante”.

Anche in questo caso come già accaduto altre volte i migranti sarebbero stati costretti a salire sulle imbarcazioni sotto la minaccia delle armi. I due sopravvissuti, originari del Mali, hanno raccontato: “Ci hanno assicurato che le condizioni del mare erano buone, ma in ogni caso nessuno avrebbe potuto rifiutarsi o tornare indietro: siamo stati costretti a forza a imbarcarci sotto la minaccia delle armi“.

Sempre secondo le informazioni raccolte dagli operatori le quattro imbarcazioni, subito dopo avere preso il largo, si sono trovate in difficoltà per le pessime condizioni del mare. Dopo aver lanciato l’SOS con un telefono satellitare è subito scattato l’allarme. Il primo gommone è stato soccorso da due mercantili; gli altri due hanno fatto naufragio e gli unici nove superstiti sono stati raccolti in serata da un’altra nave.

Se confermata, per i numeri scioccanti dei dispersi e per la drammaticità della traversata, questa ennesima tragedia metterebbe in luce, una volta per tutte, la completa inadeguatezza del sistema di pattugliamento e protezione dei migranti messo in campo dopo l'uscita di scena di Mare Nostrum. 

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