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Elezioni 2013, scenari dell’ingovernabilità

Dopo una giornata pazzesca fatta di exit poll ridicoli e capovolgimenti sorprendenti, alla fine si è realizzato lo scenario più prevedibile: centrosinistra vincente alla Camera e Senato ingovernabile. Le uniche vere sorprese sono la grande affermazione del Movimento Cinque Stelle, il flop di Ingroia e Giannino e il deludente risultato del centrosinistra al Senato che anche con i voti di Monti non riuscirà ad avere la maggioranza. Questo scenario instabile, allo stato attuale, sta facendo crollare la borsa e lo spread è in forte risalita. 

Alla luce di tutti questi dati possiamo elencare i possibili scenari:

SCENARIO 1: GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE

In questi giorni assisteremo ad un’estrema volatilità dei mercati finanziari e dello spread che metterà sotto pressione i nostri politicanti. Con la scusa della possibile bancarotta del paese, è probabile che per riuscire a formare un governo stabile si procederà ad un inciucio tra centrosinistra, centro e centrodestra. 

Questo garantirà un’ampia maggioranza sia alla Camera e sia al Senato, ma il governo avrà dei margini di manovra veramente ridotti, date le grandi contrapposizioni tra Bersani, Monti e Berlusconi e probabilmente si ridurrà ad essere un governo di responsabilità con l’unico scopo di rispettare gli impegni presi con l’Europa e garantire una sorta di effimera stabilità.

Difficilmente Berlusconi appoggerà un governo con a capo Bersani, quindi è più probabile che la presidenza di un governo del genere venga affidata o a Monti, o ad un personaggio neutrale ancora da definire. Questo governo sarà appoggiato dall’Europa e dai poteri forti finanziari e bancari.

Sarà comunque un governo instabile, vittima di un sistema di veti reciproci, e potrà saltare da un momento all’altro. Per me rimane lo scenario più probabile, perché andare di nuovo alle urne, rischierebbe di premiare ulteriormente Grillo e i partiti tradizionali non possono permetterlo.

SCENARIO 2: GOVERNO CON APPOGGIO DEL M5S

Un’altra ipotesi può essere la formazione di un governo di centrosinistra con l’appoggio esterno di Grillo al Senato. È una possibilità alquanto remota stando alle ultime dichiarazioni del ex comico genovese, che ha negato la possibilità di accordi con la vecchia classe politica. Altrimenti possiamo ipotizzare una campagna acquisti di Bersani verso i grillini per ottenere la maggioranza al Senato, ma difficilmente i senatori del M5S, alla prima loro elezione, si venderanno appena entrati in politica. Non è un’ipotesi da scartare del tutto, ma rimane veramente difficile.

Inoltre allearsi con Grillo, vuol dire di fatto avere un governo continuamente ricattato dalle richieste del Movimento Cinque Stelle che non durerebbe a lungo.

SCENARIO 3: GOVERNO DI TRANSIZIONE PER UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE

Possiamo anche ipotizzare, un governo di transizione tra tutte le forze politiche, per la realizzazione di una nuova legge elettorale che renda il paese più governabile per poi ritornare subito alle urne. La considero un’ipotesi difficilmente realizzabile perché è molto improbabile che le forze politiche trovino un accordo su una nuova legge elettorale e inoltre i partiti maggiori rischierebbero che alla prossime elezioni, Grillo salga ulteriormente e vinca il premio di maggioranza.

SCENARIO 4: RITORNO IMMEDIATO ALLE URNE O RITORNO ALLE URNE SOLO PER IL SENATO

È possibile che le forze politiche non trovino nessun accordo e si ritorni il prima possibile alle urne. Questa eventualità non sarebbe assolutamente risolutiva, perché il Senato sarebbe comunque senza maggioranza.

Inoltre le forze politiche ora vincitrici, rischierebbero di consegnare la Camera a Grillo,che dista pochi punti percentuali dall’attuale vincitore che è il centrosinistra. Idem se si andasse a votare con questa legge elettorale solo al Senato, perché l’impasse non sarebbe comunque superato.

Concludendo questi sono i più probabili scenari. Nessuno di essi appare risolutivo e può dare la garanzia di formare un governo stabile. Nel caso prevalesse il primo scenario, è probabile che la Lega Nord e forse La Destra e Fratelli d’Italia si oppongano e passino all’opposizione.

Inoltre il Movimento Cinque Stelle risulterebbe l’unica vera opposizione e alle prossime elezioni stravincerebbe contro una classe politica unita per obbedire ai mercati e all’Europa.
Praticamente si è realizzata una tempesta perfetta politico-costituzionale aggravata dalla speculazione dei mercati e dalla recessione economica. 

Inoltre si sovrappone anche l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica che aggiungerà ulteriori divisioni tra gli schieramenti politici.

Il mio parere è che da tutto questo caos se ne avvantaggerà alle prossime elezioni il Movimento di Grillo, con tutte le conseguenze del caso. Comunque la situazione è fluida ed è è talmente grave che può succedere di tutto.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.139) 27 febbraio 2013 12:49

    Dissento:
    Lo scenario 4 è tecnicamente escluso, perchè siamo nel semestre bianco e quindi le camere non possono essere sciolte.

    Lo scenario 3 non può avverarsi, oppure sarebbe una truffa: abbiamo già visto la sceneggiata di tutti i partiti che dicono di voler cambiare la legge elettorale, ma ciascuno in modo diverso dagli altri.
    Potrebbe avverarsi soltanto con un accordo PRECISO fra due grossi partiti, di fatto: fra PD e M5S, ma allora potrebbero accordarsi anche su altri punti urgenti e importanti, quindi ricadremmo nel N°2.

    Lo scenario 1 sarebbe il suicidio ufficiale del PD: alle prossime elezioni scomparirebbe.
    E’ vero che sono autolesionisti, ma stavolta sarebbe proprio troppo.

    Resta soltanto lo scenario 2, ma con diverse varianti possibili: favore o meno sulla fiducia, con o senza Monti, dentro o fuori dal governo...

    GeriSteve

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