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 Home page > Attualità > Ambiente > Distributori di metano in Piemonte: ancora troppe inefficenze

Distributori di metano in Piemonte: ancora troppe inefficenze

Lettera denuncia di un utilizzatore di auto a metano piemontese costretto a subire disagi per rifornisi di un carburante che andrebbe fortemente incentivato per le sue caratteristiche ecologiche e non ostacolato a causa delle carenze della rete distributiva.

Sono il proprietario di un’auto convertita a metano nel corso del 2008 dopo una attenta valutazione dei benefici derivanti dall’uso di questo carburante in termini di ridottissimo impatto ambientale e costi chilometrici.
 
Dovendomi recare dalle vicinanze di Chivasso (TO) in Francia il 26/12/2008, ho provveduto a stamparmi, dalla apposita sezione del sito www.metanoauto.com, l’elenco dei distributori presenti sul percorso con i relativi numeri di telefono.
 
Ho individuato come impianti più "periferici" verso Aosta quello di Montalto Dora (TO) ed - in alternativa - quello di Caluso (TO).
 
Telefono in data 24/12 a quello di Montalto Dora per chiedere informazioni sugli orari di apertura, risposta: "il 26/12 siamo ovviamente chiusi, per il 27 forse apriamo ... dobbiamo vedere quante richieste di metano ci sono”!!!
 
Chiamo allora, per sicurezza, quello di Caluso, risposta: "per il metano siamo aperti regolarmente il 27/12”.
 
Decido allora di posticipare la partenza al 27/12 per essere sicuro di poter fare rifornimento pur sapendo che sarebbe stato molto più difficoltoso passare il traforo del monte Bianco il 27/12 piuttosto che il 26 sera.
 
Il 27/12 arrivo perso le 11,45 al distributore di Caluso. E’ strapieno di auto a tutte le colonnine tranne che a quella del metano. Mi avvicino, apro il cofano e .... arriva l’addetto facendomi segno che non ci si può rifornire: è GUASTO!!

Faccio presente che avevo telefonato, risposta .... "Non funziona! Arrivederci".
 
Forse la signora che mi ha risposto al telefono non sapeva del "problema"? Il guasto si era verificato solo qualche minuto prima? Chissà? impossibile dare una risposta, l’unica cosa certa è che devo avviarmi senza aver fatto rifornimento.
 
Riparto subito verso l’impianto di Montalto Dora a cui sarei arrivato nel giro di 15 - 20 minuti.
 
Per sicurezza chiamo al telefono verso le ore 11,55, risposta: "Siamo aperti, ma per il metano chiudiamo a mezzogiorno quindi le sconsigliamo di venire".
 
Morale ho rinunciato a quasi un giorno di ferie, ho fatto circa tre ore di coda al traforo del monte Bianco e ho dovuto percorrere tre quarti di viaggio a benzina!!
 
Quando ho deciso di convertire la mia Passat a metano ero conscio del limitano numero di distributori, ma non potevo veramente prevedere che la rete fosse composta (almeno a Torino e dintorni) da:
 
  • molti gestori maleducati a cui sembra dia fastidio vendere il metano;
  • distributori con orari ridicoli (tipo 08,00-12,00) che enfatizzano il problema dell’assenza di impianti self-service soprattutto quando si tratta di strutture che si trovano sul perimetro più esterno della rete;
  • erogatori afflitti da una percentuale di "guasti" esageratamente alta rispetto alle pompe di benzina tanto da farmi venire il sospetto che i "guasti" siano di comodo;
  • personale senza un minimo di comprensione verso chi ha fatto una scelta a favore dell’ecologia.
 
Certo NON tutti i gestori ricadono in queste fattispecie! Nella città di Torino, ad esempio, ci sono distributori ottimi con personale cortese aperti anche più di 12 ore al giorno compresa la domenica mattina. Resta il fatto che la percentuale di malfunzionamenti e disguidi dei distributori di metano per auto è ESAGERATAMENTE alta soprattutto se confrontata con l’efficienza delle pompe di benzina.
 
Desidero quindi sollecitare tutti coloro che hanno competenza in materia ad impegnarsi al fine di far migliorare questo stato di cose anche in considerazione della normativa recentemente approvata dalla regione Piemonte a favore della diffusione di questo carburante molto meno inquinante rispetto a quelli tradizionali.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.162) 18 settembre 2013 10:30

    A me sembra che "la maggior parte" delle persone non voglia progredire.

    E’ chiaro che il metano infastidisce i petrolieri, i distributori per ovvi motivi economici.
    Tutti pensanti a tirare avanti la propia baracca e il progresso a remengo.
    W il metano. 
    Ho letto in giro per la rete (non so se sia vero o meno,fà niente) di una proposta mi sembra di cCalderoli che se si potesse dare il consenso ad avere un minidistributore di metano in casa risolvendo i problemi legati agli impianti di distribuzione che fanno fatica a espandersi , colpa anche di chi non vuole cambiare e adattarsi al progresso sui carburanti verdi.

    Peccato che invece di vendere il kittino a diciamo 100 euro in omaggio se compri un auto a metano , pensavano già di venderlo a 4-5 mila euro !!!! Ma ti pare ??? Uno si compra l’auto a metano per il risparmio e perchè non rovina il motore, pensando con 10 mila euro me la faccio, poi si ritrova a pagare 5.000 euro per un accrocchio che dovrebbe stare nel propio garage per rifornire la propia auto a metano !

    MA DOVE’ IL RISPARMIO ?  
    Come al solito non interessa PROMUOVERE il metano. 
    Interessa a tutti di fare soldi e basta-.

    Noi Siamo in europa con la zucca e con le chiacchere,ma non di fatto ! Sembra di stare in MOZAMBICO.Altro che 2015... la genete INTELLIGENTONA(si fa per dire) vuole andare a PETROIO che e’ MEIO (ma va va va ... ) !

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