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Dimissioni non fa rima con Berlusconi

Dimissioni non fa rima con Berlusconi

 "Attento, c’è un video su di te".
"Come stai? Ho molto sofferto per te".

Ricordate queste due dichiarazioni?
La prima fu un avvertimento a Marrazzo.
La seconda fu un atto di solidarietà a Del Turco.
 
Ma cosa c’entra Berlusconi con il PD? Perchè tutta questa solidarietà ai due ex governatori dimissionari del Lazio e dell’Abruzzo?

Berlusconi c’entra e come. Nella sua solidarietà ai nemici, nel suo affetto bipartisan, nelle sue tenere attenzioni, nei suoi tempestivi avvertimenti, nelle sue inopportune dichiarazioni, c’è lui.
 
La sua etica, la sua scuola.
 
Quando questo show-premier non ci sarà più un giorno, perchè verrà quel giorno (ve l’assicuro), ricorderemo quel famigerato partito dei giudici come l’unica opposizione permanente.
 
Ai suoi amici piace definirlo: "Garantismo a 360°".
Ma se nel difendere i leader del PD è stato più solerte del PD stesso, forse un motivo c’è.
 
Ed è lo stesso motivo per cui ci sono sempre più ministri, più parlamentari, più consiglieri e più politici indagati che usano come scudo lui e le sue tante vicende giudiziarie.
 
Quando uscì fuori la notizia che Cosentino era indagato per collusione con la camorra, lo sapete cosa gli disse? "Stai su col morale, guarda quello che mi stanno facendo a Palermo e Milano, andiamo avanti".
 
"Nicola cosa hai combinato? Nicola ma conosci veramente queste persone?" No, niente. Cosentino dichiarò che Berlusconi gli aveva telefonato e gli aveva detto queste parole.
 
"Guarda quello che stanno facendo a me."
 
Non ragioniam di loro, ma guarda e passa. Direbbe Dante.
Le aule dei tribunali sono oramai gironi infernali.
I magistrati come demoni senza scrupoli.
Le leggi diventano rime dannate.
 
Nel caso di Bertolaso, si ripete l’ennesimo ritornello.
 
Senza conoscere uno straccio di carte processuali, senza aver ascoltato un briciolo di intercettazione, senza essere informato minimamente sui fatti, ha dichiarato: "Uno sport nazionale colpire chi fa del bene al Paese".
 
Ancora una volta si propone come metro del giudizio, offrendo le sue vicende giudiziarie come strumento di comparazione, perchè Bertolaso come lui, fa del bene al Paese.
 
A Coppito, nemmeno due settimane fa, il Premier dichiarò di volerlo fare Ministro. Nemmeno due settimane dopo il Principe della Protezione Civile risulterebbe indagato per una "storia di ordinaria corruzione". Ed ora piuttosto che parlare di un’ordinaria dimissione, si parlerà di un’ordinaria giustizia ad orologeria.
 
Ma cos’è ordinario in Italia.
 
Se il comune senso del pudore va in giro solo con tacchi,
con una sgargiante parrucca tatuata sul cranio,
e si nasconde dietro una bella maschera di cerone.

Se non sei un suo nemico, Carnevale è per sempre.

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