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Dieci inverni: la storia di un amore travagliato

Dieci inverni è un film del 2009 diretto da Valerio Mieli. Il film trae il suo titolo dalla vicenda che narra ossia dieci momenti diversi di dieci inverni di due personaggi, Silvestro e Camilla. La storia ha inizio nell’inverno del 1999 quando i due ragazzi si conoscono su un vaporetto a Venezia e successivamente Silvestro rimane a dormire a casa di Camilla per poi andarsene il mattino dopo.

I due si rivedono ad una festa e poi ancora si rivedono e diventano amici. Camilla però si trasferisce in Russia: Camilla, infatti, è una studente di slavistica specializzata nel teatro russo. Silvestro va a Mosca per vedere Camilla ma la trova insieme ad un compagno molto più vecchio di lei. Dopo un litigio Silvestro lascia Mosca per tornare a Venezia. Camilla poi lascia il compagno e ritorna in Italia dove riallaccia i rapporti con Silvestro.

In seguito Camilla si laurea e Silvestro organizza la sua festa di laurea. Per l’occasione arriva l’ex-compagno russo di Camilla e i due trascorrono una giornata insieme e Camilla solo verso mattina arriva alla festa di laurea organizzata in suo onore. Intanto Silvestro ha passato la notte con un ragazza straniera e ha mangiato insieme a lei le lumache regalate da lui a Camilla. I due litigano e per molto tempo non si vedono. Successivamente Camilla ha avuto una figlia e ha un compagno. Silvestro e Camilla si rivedono e la vecchia fiamma mai sopita si riaccende tra i due: infatti Silvestro ad una festa in cui è presente anche Camilla si ubriaca e litiga con uno degli invitati. Camilla successivamente lascia anche quest’altro compagno e torna a casa dei genitori lasciando sua figlia con il compagno.

A questo punto Silvestro va a trovare Camilla e la trova profondamente depressa. La ragazza vorrebbe fare l’amore con Silvestro ma egli si rifiuta. Ancora più avanti nel film i due si rivedono ancora ad un’asta per la casa dove si sono conosciuti e hanno vissuto tanti bei momenti.

Dieci inverni è un film che mostra la tenerezza e la dolcezza di un sentimento che muta nel corso degli anni tra i due protagonisti Camilla e Silvestro. Un amore che sembra non sbocciare mai ma che arde come una fiamma, un amore che sembra congelato come i tanti inverni in cui vediamo protagonisti i due ragazzi a Venezia e altrove. I dieci inverni mostrano le varie emozioni e sentimenti di un rapporto lungo e travagliato: orgoglio, paura, emozioni forti, tristezza, incredulità, delusione, tenerezza, affetto etc.

Il film mostra una Venezia inconsueta: non la Venezia dei posti turistici da cartolina ma una Venezia di tanti scorci poetici e affascinanti. E sono proprio tali luoghi che impreziosiscono la narrazione di un amore da romanzo, un amore sofferto ma vivo e pulsante, un amore che è anche amicizia lunga e profonda difficile da scalfire con il passare degli anni.

La casa in cui i due ragazzi si conoscono è una casa malandata e trascurata che però diventa nido d’amore e un luogo di tanti ricordi ed esperienze importanti. I paesaggi e gli scorci spesso soffusi e dai tratti poco definiti sembrano tanti quadri impressionisti di fine Ottocento. Così come anche la storia e l’amore-amicizia tra i due personaggi sembra avere un sapore ottocentesco.

Un film di indubbio valore culturale, un film anomalo ma allo stesso tempo prezioso e originale sia nella forma come anche nei contenuti. Un film che riscalda il cuore dei sognatori, un film da vedere accanto al camino con una coperta addosso…

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