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Di lavoro si muore: Piacenza, morto Abdesselem el Danaf, investito durante un picchetto

Piacenza, durante un picchetto dei lavoratori della logistica odavanti alla GLS un lavoratore è rimasto ucciso, investito da un camion. Lo sciopero era parte delle proteste contro la SEAM, ditta in appalto della GLS. 

L'uomo aderente alla Usb, insieme ai colleghi, stava bloccando i cancelli per impedire l'ingresso del mezzo ed è stato investito. Si chiamava Abdesselem el Danaf, era padre di cinque figli, era di origini egiziane e aveva 53 anni. La notizia è stata diffusa dalla Usb e la scena si è svolto sotto gli occhi della polizia, presente sul posto (ANSA). 

La Gls è una ditta che si occupa di consegne e trasporti e la mobilitazione fa parte delle protete che stanno toccando da diverso tempo i lavoratori della logistica: in questo caso si trattava del mancato rispetto degli accordi relative alle assunzioni a tempo indeterminato. 

Riccardo Germani, della Usb, ha dichiarato: "Il conducente del camion che ha travolto e ucciso il nostro lavoratore è stato incitato a forzare il picchetto da un addetto vicino all'azienda". "Gli urlavano 'parti, vai!' - ha raccontato - e quello e' partito investendo il nostro aderente".

L'uomo alla guida del mezzo è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale

La Usb, che ha emesso un comunicato e indetto una conferenza stampa prevista stamattina, 15 settembre, alle 11 di fronte alla ditta:

"Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la USB aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato. Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato. Proprio durante azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corso che ha forzato il blocco.
Questo assassinio è la tragica conferma della insostenibile condizione che i lavoratori della logistica stanno vivendo da troppo tempo. L’USB si impegna alla massima denuncia dell’accaduto: violenza, ricatti, minacce, assenza di diritti e di stabilità sono la norma inaccettabile in questo settore" 

Foto da Contropiano

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