Demonic, thrillerone più che horror

Ci sono film, come questo Demonic, che inevitabilmente finiscono nella categoria horror per il tema che trattano (e per un paio di immagini un po’ oltre il credibile) ma sono in realtà niente più che buoni thriller.

E il film di Will Canon è un thrillerone davveor teso, sempre più avvincente man mano che la storia si chiarisce e l’avventura va avanti.

In una casa dove venti anni prima c’è stata una strage rimasta per molti versi sospetta, si ripete lo stesso evento. La polizia trova una serie di giovani morti e due persone scomparse. Un solo superstite, che però non ricorda molto della serata.

Il racconto si snoda tra l’interrogatorio del superstite da parte di una psicologa e le indagini della polizia, che continua a cercare i due scomparsi, scava quel che si può scavare nella casa e cerca di recuperare le immagini registrate sulle videocamere che i ragazzi si erano portati dietro.

Si, perchè la combriccola è andata lì per evocare gli spiriti presenti nella casa, in particolare la madre di uno di loro, che è apparsa in oscure visioni al figlio.

All’inizio non sappiamo nulla, poi la storia si snoda pian piano, scopriamo particolari interessanti, vediamo spezzoni di immagini ed è inevitabile cercare di intuire cosa diavolo sia davvero successo in quella casa.

Bel clima, molto teso, molti misteri. Si comincia con una scena giù notevole: l’ingresso del tenente nel buio della casa e la scoperta, uno dopo l’altro, dei cadaveri. E si continua su questo climax estremamente teso.

Musica e luci aiutano ad accrescere la tensione.

Non è forse un horror memorabile, e sicuramente non ci regala nulla di nuovo, ma è una delle cose buone uscite quest’anno.

Tra i protagonisti Maria Bello, Frank Grillo, Cody Horn, Dustin Milligan, Megan Park.

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