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Video-intervista a Debora Serracchiani (PD)

Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Debora Serracchiani, avvocatessa e politica italiana, deputata al Parlamento europeo per il Partito Democratico e membro del gruppo Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici al Parlamento europeo.Abbiamo chiesto a Debora la sua opinione riguardo all'attuale situazione del Governo italiano.

■ Chi è Debora Serracchiani?

A suo avviso il declino del Presidente del Consiglio è evidente a tutti, e a causa della sua incapacità di occuparsi delle sue questioni personali al posto di quelle del Paese, anche il Paese viene trascinato insieme a lui in questo declino. C'è sicuramente bisogno di un cambiamento, di figure nuove, e la speranza è che ciò accada al più presto.

Un'altra domanda che abbiamo fatto a Debora è stata riguardo alle sue proposte concrete per il futuro lavorativo dei giovani.  Innanzitutto a suo avviso bisogna intervenire sulle modalità di entrata nel mondo del lavoro, non sulle modalità di uscita. In secondo luogo le tipologie contrattuali sono troppe e mal utilizzate, anche e soprattutto perché non sottoposte ad alcuna forma di controllo.

Le sue proposte dunque sarebbero: più controllo sulle tipologie contrattuali, stabilire un contratto iniziale a tempo indeterminato da far crescere in base all'anzianità e al contributo apportato all'azienda, pagare di più i precari rispetto agli ordinari, migliorare gli ammortizzatori sociali e incentivare le assunzioni dei giovani attraverso facilitazioni per quel che riguarda i contributi previdenziali.

Abbiamo chiesto a Debora come sarebbe stata la sua manovra finanziaria: in primo luogo non avrebbe aspettato Novembre 2011 per far sapere al Paese che la situazione era tale da rendere necessari dei provvimenti impopolari.

I punti principali su cui sarebbe intervenuta sarebbero stati far contribuire di più i cittadini che possono permettersi di dare di più, fare delle operazioni molto intensive sull'evasione fiscale, trasferire le tasse sui patrimoni, riducendo quelle a chi lavora e chi produce, dare la possibilità alle piccole e piccolissime imprese di accedere al credito in forma agevolata, tagliare i costi della politica e infine provvedere a un taglio del cuneo fiscale.

Debora ha anche espresso la sua opinione in merito all'utilizzo di strumenti social nella comunicazione politica: a suo avviso bisogna sicuramente investire nella rete, ma allo stesso tempo mantenere forte il contatto con le persone e con il territorio. Inoltre le abbiamo chiesto che cosa pensa dei movimenti "occupy" e della tendenza da parte dei cittadini di riappropriarsi della politica.

A suo avviso si tratta di movimenti importanti, che trattano temi che riguardano non solo l'Europa, ma il mondo intero, come la finanza, le scelte politiche per la tutela delle banche e delle assicurazioni. Debora ha tuttavia specificato di non condividere tutte le posizioni: per quel che riguarda ad esempio il debito, il senso di responsabilità e il desiderio di rendere migliore il paese la portano a cercare di occuparsi anche di un debito che ha solo ereditato e che non ha contribuito a creare.

Per quanto riguarda Matteo Renzi, Debora pensa che si tratti di una risorsa per il PD, è un amministratore di una città importante che ha messo l'accento sul tema del rinnovamento della classe politica. Ne condivide alcune idee e si confronta su altre, ma del resto è importante confrontarsi all'interno dello stesso partito appunto sulle idee e mai sui cognomi o sulle persone.

Abbiamo chiesto a Debora cosa pensa di Beppe Grillo: sebbene non ne condivida alcune posizione più estreme, lei stessa ha sottolineato che Grillo si è occupato di molte questioni importanti, in primo luogo il cortocircuito tra società, banche e finanza.

Il PD dovrebbe imparare ad interloquire con l'elettorato di Grillo, anche perché ci sono molti punti sui quali i due movimenti concordano: non lo reputa quindi responsabile per le sconfitte del centro-sinistra, che dovrebbe invece interrogarsi sul perché non riesce a dialogare con gli elettori.

Invito tutti dunque a visionare l'intervista integrale, molto più ricca di dettagli, riflessioni e informazioni rispetto a questa mia breve sintesi.


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