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Dead Season, ma gli zombie corrono?

Discreto filmetto di zombie, Dead Season mostra molte cose ovvie ritrite ma anche un paio di soluzioni nuove e di ipotesi interessanti (la prima la leggete nel titolo). Adam Deyoe mette insieme comunque un buon lavoro.

Siamo in un mondo praticamente disabitato in seguito ad un’epidemia zombesca.

Un uomo (solo) ed una donna (sola… o quasi) si incontrano e proseguono il viaggio insieme fino ad arrivare su un’isola che sperano libera da zombie.

Tutt’altro!
L’isola è infestata ed è gestita da un gruppo di persone con regime militaresco.
Entrare nel gruppo non sarà facile, uscirne ancora meno…

Il titolo, questa “stagione morta” rende molto bene l’idea di un mondo in cui non c’è futuro, non c’è spazio per la speranza. Si prova a sopravvivere nel migliore dei modi (diciamo in quello meno peggio) senza ambizioni, sogni, speranze. La monotonia e lo squallore di alcuni momenti del film rende bene il concetto.

Poi abbiamo dei bei momenti di splatter degno, fino ad arrivare alla festa finale davvero godibile.

Per il resto da segnalare una certa riflessione sulla sopravvivenza, sul cannibalismo e su un mondo che ha regole completamente nuove.

E ancora discrete interpretazioni per Scott Peat e deciso fascino sensuale per Marissa Merrill, combattente sexy e col cuore nobile.

La sensualità adolescenziale è lasciata invece a Corsica Wilson.

Non mancano momenti duri e sequenze forti non tanto dal punto di vista visivo quanto da quello psicologico.

In definitiva l’ennesimo film di zombie, vero, ma uno di quelli fatti benino.

 

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