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Dalla denuncia di Generazione Attiva l’Antitrust indaga su Medmar ed Alilauro

Le due aziende operanti nel golfo di Napoli sono accusate di pratiche commerciali scorrette e rischiano ciascuna fino a 500mila Euro di multa.

Nell’Aprile del 2010 l’Associazione nazionale in difesa dei Consumatori Generazione Attiva inviava una denuncia all’Antitrust per segnalare il comportamento a suo avviso scorretto operato dalle compagnie private di trasporto marittimo Alilauro e Medmar operanti nel golfo di Napoli per quanto riguarda il trattamento da queste riservato ai passeggeri residenti (già documentato con questo post del 2008).

E’ notizia di oggi l’apertura di un’indagine da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che, facendo proprio le tesi di Generazione Attiva, contesta la presunta discriminazione operata nei riguardi dei consumatori residenti sulle isole con riferimento all’offerta di biglietti con tariffa residente nel periodo di maggiore afflusso turistico (aprile-ottobre di ogni anno).

A questi, infatti, non sarebbe consentito prenotare/acquistare i biglietti in anticipo se non a partire da un’ora prima dell’orario previsto per la corsa di interesse, mentre tale limitazione non sussisterebbe per l’acquisto dei biglietti da parte degli altri passeggeri al prezzo ordinario, che risulta circa 3 volte superiore a quello applicato ai residenti.

Inoltre sui rispettivi siti internet sia Alilauro che Medmar, ancora nell’ultima rilevazione condotta dall’Antitrust lo scorso mese di Luglio, consentivano la prenotazione soltanto ai consumatori non residenti per l’acquisto del biglietto alla tariffa ordinaria.

Ciò potrebbe, secondo l’Autorità, rappresentare una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 24 e 24 del Codice del Consumo in quanto la mancata previsione, anche nel sito internet, di una procedura di prenotazione/acquisto per i residenti di biglietti a tariffa agevolata potrebbe indebitamente condizionare la libertà di scelta e il comportamento economico di questi consumatori e configurare un ostacolo oneroso e ingiustificato all’esercizio di una loro specifica prerogativa tariffaria; sia Alilauro che Medmar infatti non consentirebbero ai residenti di acquistare i biglietti alla tariffa loro riservata se non recandosi presso le biglietterie delle rispettive società e comunque non prima di un’ora dalla partenza. Ciò rappresenterebbe una violazione del Codice del Consumo proprio in ragione delle diverse modalità di offerta per i non residenti, i residenti potrebbero non trovare più la disponibilità di posti (biglietti) per la tratta di interesse alle tariffe agevolate previste dagli oneri di servizio pubblico (OSP) in capo sia a Medmar che ad Alilauro.

Alilauro inoltre per ogni acquisto effettuato on line addebiterebbe al termine del processo di prenotazione un onere aggiuntivo pari a 3 euro quale diritto di prenotazione, costo aggiuntivo rispetto al prezzo indicato all’inizio della procedura, che viene reso noto solo successivamente alla selezione della tratta scelta dal consumatore. Così facendo, secondo il Garante, Alilauro non fornirebbe ai consumatori un’immediata, chiara e semplice indicazione della presenza, entità e natura di un onere aggiuntivo (il diritto di prenotazione) ed economicamente apprezzabile (3 euro) rispetto al prezzo del biglietto inizialmente proposto al consumatore, che si viene ad aggiungere, al termine del processo di prenotazione on line, al prezzo di tutti i biglietti offerti dal vettore per le tratte servite.

Tale pratica risulterebbe scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del consumo in quanto non sarebbe fornita ai consumatori, all’inizio della procedura di prenotazione, un’adeguata e completa informazione sull’importo delle tariffe applicate dall’azienda, comprensive di tutte le tasse, i diritti e i supplementi conosciuti e inevitabili.

Ora gli armatori hanno venti giorni per fornire all’Antitrust tutta la documentazione richiesta che permetterà al Garante di determinare o meno se vi è stata o meno la violazione ipotizzata e nel caso comminare ad Alilauro e Medmar una sanzione pecuniaria che può arrivare per ciascuna azienda fino a 500mila euro.

Generazione Attiva plaude all’intervento dell’Autorità e spera che questo possa servire a far cessare le pratiche scorrette contestate agli armatori così come ogni tipo di discriminazione nei confronti dei passeggeri residenti, senza i quali tali compagnie oggi non esisterebbero.

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