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Dal post-Berlusconi al governo Monti: la ricostruzione

L'idea è quella di un magnifico palazzo del '600 che sta per sbriciolarsi, dopo decenni di incuria. Il danno di un crollo del genere, incalcolabile. Allontanati (ma non troppo) gli amministratori di sempre, incapaci, corrotti e bugiardi, ecco gli esperti. Non è detto che riescano nel loro intento: ma non c'è tempo da perdere.

Gli interventi cominciano immediatamente, la messa in sicurezza costerà parecchio, e per molto tempo ci sarà un via vai di operai e impalcature e sporcizia e mezzi di ogni tipo. S'è aspettato troppo - le responsabilità di una comunità che non ha saputo e voluto vedere, enormi - e le pareti tremano.

Molta gente si fermerà ad osservare, per dire io avrei buttato giù tutto, che costava meno. Io avrei chiamato un'altra ditta. Forse erano meglio quelli di prima. Io avrei utilizzato quell'attrezzatura. Sul cantiere arriveranno baggianate di ogni tipo, ma anche critiche costruttive, che dovranno essere prese in considerazione.

La manovra "Salva-Italia" del Governo Monti la vedo più o meno così. Durissima, per noi cittadini. Migliorabile, sotto molti punti di vista. Criticabile, eccome. Ma rappresenta la "messa in sicurezza" che aspettavamo.
 
Fondamenta di credibilità che riprendono forma e forza - dovranno sostenere l'Europa, per intenderci - struttura a protezione dei conti pubblici, bubbone di sprechi, spesa, privilegi e livelli di governo timidamente avviato al ridimensionamento. Scandali e barzellette rimpiazzati da rigore e competenza, ma anche sensibilità.
 
Gli interessi dei cittadini si rifanno mattone, colla, cemento, e non più ossigeno da campagna elettorale. Le rovine di una classe dirigente indegna caricate sui camion, e pian piano portate via. Dovremo vigilare sul lavoro dei nuovi arrivati e pretendere quel cambio di passo per troppo tempo rimandato. Non c'è bellezza ancora. Ma da qui, si può ricostruire.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.51) 5 dicembre 2011 18:17
    Damiano Mazzotti

    A dir la verità io ci vedo solo il governo delle rughe e dei sepolcri imbiancati.

    E forse è giusto così: che riparino loro i danni fatti dai loro coetanei.

    E se andrà male stavolta gli italiani non perdoneranno.

    E riuscire a fare meglio di quelli degli ultimi due decenni sono capaci quasi tutti.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 5 dicembre 2011 18:25
    Truman Burbank

    Con supremo disprezzo del popolo italiano e sostanziale disprezzo della Costituzione, Monti si è insediato al governo. Dicono che c’era un problema di debito pubblico.

    Però una parte sostanziale della manovra è rivolta alle pensioni. Ma le pensioni sono basate sui contributi previdenziali, i quali vanno all’INPS, il quale eroga le pensioni. E l’INPS è abbondantemente in attivo da anni. Quindi non impatta sul debito pubblico. Ma allora cosa ci fa la manovra sulle pensioni all’interno della manovra finanziaria?

    E perchè nella manovra c’è un punto in cui lo Stato si fa garante per le banche ?
    Ma allora sono le banche ad avere problemi, non lo Stato. Forse per questo è stato messo un banchiere come premier. Per difendere le banche contro il popolo.

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