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Cuba: una nuova, sana e solida Costituzione. "Passi importanti" per i diritti LGBT

Un nuovo corso rivoluzionario per Cuba

 

La riforma costituzionale, conclusasi a Cuba, questo 23 luglio 2018, ha aperto la strada al riconoscimento dei diritti delle persone LGBT, “compresa la possibilità di matrimonio tra persone dello stesso sesso”, disse Mariela Castro Espín, direttrice del Centro Nazionale per l'Educazione Sessuale (Cenesex), nelle dichiarazioni citate dall'agenzia AFP.

“Nella Costituzione c'è un'area sulle pari opportunità, i diritti, cui devono essere coinvolte anche le persone LGBT […] Aprono le porte al dialogo successivo nelle modifiche del sistema legislativo”, ha detto la figlia dell'ex presidente Raúl Castro.

Mariela Castro, che dal Cenesex ha promosso l'integrazione di lesbiche, gay, bisessuali e transgender nella società cubana, ha affermato che uno degli argomenti più discusso è stato il matrimonio omosessuale a Cuba.

"La Costituzione apre la strada alle decisioni della popolazione. E se la popolazione è preparata, informata e fornita d’informazioni sufficienti, prenderemo le decisioni più rivoluzionarie, giuste, che contemplino i diritti di tutte le persone", ha affermato questo lunedì 29 giugno, Mariela Castro, da La Habana, all'ottavo Congresso cubano di educazione, orientamento e terapia sessuale. Grazie in gran parte al lavoro di questo centro, che include eventi come questo e campagne di comunicazione, la comunità LGBT ha guadagnato visibilità sull'isola, anche se persiste la richiesta di un maggiore riconoscimento dei loro diritti.

Il pregiudizio e l'emarginazione sopravvivono anche in diversi strati della società cubana. Tuttavia Mariela Castro ha affermato che la società cubana ha intrapreso "passi importanti" nelle questioni relative ai diritti LGBT.

"Prima vi erano pregiudizi nel parlare di questi problemi. 11 anni fa abbiamo iniziato a lavorare contro l'omofobia e la transfobia e questo ha aiutato molto a creare scenari di dialogo nella popolazione", ha affermato.

Mariela ha detto che le attività promosse dal Cenesex, come i Congressi contro l'omofobia e la transfobia, non cercano di provocare disagio "ma interesse al dialogo" e assicura che non è sufficiente approvare leggi come il matrimonio egualitario ma è necessario educare le persone e influenzare la politica per evitare la violenza e la discriminazione nei confronti delle persone LGBT.

"Accolgo con favore la legge, ma si deve fare un lavoro politico e questo non è progredito abbastanza", ha detto.

Nei suoi commenti citati dall'AFP, la direttrice del Cenex ha affermato che l'attuale presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, è disponibile a sostenere politicamente questo cambiamento.

"Per un periodo, lui (Diaz-Canel), ha frequentato il Cenesex e si è recato ai nostri incontri e da lì abbiamo avuto un dialogo molto produttivo, dove negli anni mi ha anche offerto buone idee su come lavorare, a livello politico, riguardo questi problemi", assicura Mariela.

La riforma dell'attuale Magna Carta Cubana, in vigore dal 1976 e sottoposta a due modifiche parziali, è iniziata all'inizio di giugno con l'approvazione dell'Assemblea Nazionale, della Commissione incaricata di preparare la bozza preliminare del nuovo testo Costituzionale, presieduta da Raúl Castro. Il progetto di riforma costituzionale mantiene come principi essenziali la proprietà socialista del popolo sui mezzi fondamentali di produzione, ma "aggiunge il riconoscimento del ruolo del mercato e di nuove forme di proprietà, incluso quello privato", secondo i dettagli del documento pubblicati dal giornale ufficiale Granma. La bozza costituzionale, sottoposta al dibattito, consente la generazione della ricchezza attraverso un'attività privata regolata da un sistema socialista, che non avrà più come fine la "società comunista", bensì la via della transizione al socialismo. Il modello socialista cubano è cambiato? “Non è cambiato nei suoi principi fondamentali. I concetti basilari del nostro socialismo ci sono [...] Il ruolo del Partito Comunista, dell'economia statale, della proprietà socialista, è intatto. Ma si deve attuare un cambiamento", ha affermato Homero Acosta, segretario del Consiglio di Stato, quando ha presentato i cambiamenti all'Assemblea Nazionale. La piccola azienda, la piccola e media impresa privata nascerà sotto la protezione della nuova Magna Carta. Molti lavoratori già operano come tali. Ma nuove regole dettano il limite di questa a una singola licenza commerciale per persona, che mira a evitare l'accumulo di ricchezza personale sull'isola, un limite ben enfatizzato dal PCC. Si tratta di "regolare la concentrazione della ricchezza, dato che è limitata a una singola licenza per persona. È una misura populista che cerca di fermare l'aumento delle disuguaglianze di reddito", ha detto l'economista cubano Pavel Vidal, all'AFP. Questi piani sono iniziati con la presidenza di Raúl Castro nel 2008 e sono stati affidati al suo successore, Miguel Díaz-Canel. Cuba perciò avrà ancora una volta una forma di governo simile a quello che aveva prima del 1976, con il presidente e il vicepresidente della Repubblica - che continuerà a essere eletto dal Parlamento - e un primo ministro. Il presidente è eletto “per un periodo di cinque anni, e può detenere quell'ufficio fino a due mandati consecutivi, dopo di che dovrà lasciare l’incarico”, dice la Magna Carta. Il periodo massimo di dieci anni fu quello che Raúl Castro adempì e che il suo successore, Miguel Díaz-Canel, avrebbe esercitato.

Identità di genere

La nuova Costituzione Cubana ha chiarito il diritto alla non discriminazione per identità di genere e apre la strada al riconoscimento di alcune richieste LGBT. Nel suo articolo 68, il matrimonio si definisce come unione concertata "tra due persone (...) indipendentemente dal sesso", ha spiegato Acosta.

"È un atto di giustizia che rafforza quei principi di umanesimo, di equità, e (che cerca) di evitare quella discriminazione che per diversi motivi e per lungo tempo è stata sofferta", ha aggiunto Acosta. "Siamo di fronte a un progetto che contribuirà, dopo il referendum e il referendum popolare, a rafforzare l'unità dei cubani attorno alla rivoluzione", ha detto il presidente Miguel Díaz-Canel, chiudendo la sessione parlamentare. Il leader cubano ha chiesto una partecipazione "attiva e consapevole" a quella consultazione, che ha considerato un atto di "maggiore rilevanza politica" e "un'ulteriore riflessione sul fatto che la rivoluzione si basa sulla più genuina democrazia". In quella discussione popolare "ogni cubano potrà esprimere liberamente le proprie opinioni e contribuire a raggiungere un testo costituzionale che rifletta l'oggi e il futuro del Paese", ha aggiunto. Il progetto dei 224 articoli riafferma "il carattere socialista" del sistema politico cubano e il ruolo guida del partito dominante e unico comunista, pur mantenendo le sue basi economiche invariate: "la proprietà socialista di tutto il popolo e la direzione pianificata del economia".

La clausola “comunista”

L'attuale progetto omette una clausola della costituzione del 1976 secondo cui l’obiettivo finale sarebbe di costruire una "società comunista". L’omissione di quest’articolo non rinnega l’ideale comunista: è semplicemente il segno che Cuba si stia orientando realisticamente a una forma di “transizione al socialismo”. E la realizzazione di quest’ultimo (il socialismo) resta l’obiettivo principale da perseguire.

"Questo non significa che noi rinneghiamo le nostre idee, ma che stiamo pensando a un paese socialista, sovrano, indipendente, prospero e sostenibile", ha detto Esteban Lazo, presidente dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, citato dai media di Stato.

“Cuba si è semplicemente trasferita in un'era diversa dopo la caduta dell'Unione Sovietica”, ha aggiunto.

L'attuale Costituzione in realtà riconosce solo la proprietà statale e le cooperativa che comprende agricoltori, proprietà personali e joint venture.

La nuova costituzione garantisce un maggiore riconoscimento giuridico alle micro-imprese che sono fiorite nel paese in seguito alle riforme del mercato intraprese dall'ex presidente Raul Castro negli ultimi 10 anni per rafforzare l'economia indebolita. Il testo mira anche a rafforzare le istituzioni politiche e crea una struttura di leadership più collettiva, dopo quasi 60 anni di governi guidati dal compianto ex presidente Fidel Castro e suo fratello minore Raul. Raul Castro, 87 anni, ha consegnato la presidenza nel mese di aprile al suo discepolo Diaz-Canel Miguel, 58 anni, ma rimarrà come capo del Partito Comunista fino al 2021.

 

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