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Crisi del credito, è ufficiale: sta peggio l’Europa

Iniziano a emergere i dati sull’esposizione delle banche europee alla crisi del credito mondiale, e la situazione non e’ cosi rosea come volevano farci credere i nostri eurocrati di Bruxelles.

L’Euribor (il tasso interbancario) a tre mesi la scorsa settimana ha raggiunto il record storico di 5.5%. L’indice iTraxx Crossover, utilizzato per misurare la paura nei confronti di un mix di bond europei, ha toccato il livello record di 660.

In europa, alcuni analisti temono che il sistema bancario tedesco possa collassare del tutto, visto che non sono in grado di prestare ulteriormente neanche un euro. Le banche europee sono state molto aggressive nell’accumulare debiti in questi anni, e sono molto piu esposte di quel che si pensa. Per di piu’, una buona parte del loro debito e’ denominato in dollari.

Con l’Euribor al 5.5% il sistema creditizio e’ praticamente congelato, con le banche che rifiutano di prestarsi soldi tra di loro. I prestiti interbancari sono la linfa vitale del sistema, perche permettono alle banche di continuare ad erogare prestiti ai clienti, e quindi di tenere viva l’attivita’ economica.

Negli USA dove si vive ben al di sopra’ delle proprie possibilita’ economiche grazie al credito, la crisi si fara’ sentire con i consumatori costretti a vivere con cio’ che guadagnano, forse per la prima volta. In Europa, dove il credito e’ sempre stato caro e difficilmente accessibile, la crisi dovrebbe, in teoria, farsi sentire di meno. Ma sta arrivando la recessione, anzi, in alcuni paesi, come l’Italia, e’ gia arrivata, pertanto il bisogno di credito per ammortizzare i maggiori costi derivanti dalla crisi andra’ inevitabilmente ad aumentare.

Da qui nasce la necessita’ di sbloccare il sistema creditizio e permettere alle banche di tornare ad erogare prestiti tra di loro e anche ai consumatori. Altrimenti gli effetti della crisi potrebbero rivelarsi piu’ dannosi per l’Europa che per gli USA.

L’Euribor (il tasso interbancario) a tre mesi ieri ha raggiunto il record storico di 5.5%. L’indice iTraxx Crossover, utilizzato per misurare la paura nei confronti di un mix di bond europei, ha toccato il livello record di 660.

In europa, alcuni analisti temono che il sistema bancario tedesco possa collassare del tutto, visto che non sono in grado di prestare ulteriormente neanche un euro. Le banche europee sono state molto aggressive nell’accumulare debiti in questi anni, e sono molto piu esposte di quel che si pensa. Per di piu’, una buona parte del loro debito e’ denominato in dollari.

Con l’Euribor al 5.5% il sistema creditizio e’ praticamente congelato, con le banche che rifiutano di prestarsi soldi tra di loro. I prestiti interbancari sono la linfa vitale del sistema, perche permettono alle banche di continuare ad erogare prestiti ai clienti, e quindi di tenere viva l’attivita’ economica.

Negli USA dove si vive ben al di sopra’ delle proprie possibilita’ economiche grazie al credito, la crisi si fara’ sentire con i consumatori costretti a vivere con cio’ che guadagnano, forse per la prima volta. In Europa, dove il credito e’ sempre stato caro e difficilmente accessibile, la crisi dovrebbe, in teoria, farsi sentire di meno. Ma sta arrivando la recessione, anzi, in alcuni paesi, come l’Italia, e’ gia arrivata, pertanto il bisogno di credito per ammortizzare i maggiori costi derivanti dalla crisi andra’ inevitabilmente ad aumentare.

Da qui nasce la necessita’ di sbloccare il sistema creditizio e permettere alle banche di tornare ad erogare prestiti tra di loro e anche ai consumatori. Altrimenti gli effetti della crisi potrebbero rivelarsi piu’ dannosi per l’Europa che per gli USA.

Commenti all'articolo

  • Di reza (---.---.---.118) 17 ottobre 2008 14:41

    L’Europa sta peggio dell’America e l’Italia sta peggio dell’ Europa.

    E’ già arrivata una crisi e mentre le aziende italiane costano meno, da 40% a 60% , rispetto all’anno precedente, tutti i generi primari di consumo, necessari alla vita quotidiana degli italiani, sono aumentati fino al 60% e cosa fa il capo del governo per aiutare le famiglie italiane più deboli che stanno già soffrendo per questa crisi ?

    Niente , 15 milioni di italiani stanno alla fame e il capo del governo pensa solo agli affari suoi;

    Prima di pensare alla gente (i 15 mlioni di sora)alla quale fin a pochi giorni fa raccontava che "la crisi non avrà nessun effetto sull’economia reale" , si preoccupava a dire ai ricchi che hanno le azioni mediset in mano di "non vendete le vostre azioni, vedrete che tra un anno torneranno ad avere il loro giusto valore" per poi lanciare allarme su tutta l’Italia e l’Europa sul fatto che "alcuni paesi produttori di petrolio, avendo in questo momento gli unici ad avere liquidità sufficiente, stanno comprando le nostre aziende e quelle europee che ora sono abordabil a prezzi stracciati"!!!

    Altroché conflitto di interessi, questo signore e i suo complici stanno abbandonando il paese al proprio destino, ottengono ciò che vogliono a suon di decreti quindi, non fanno il loro dovere nemmeno come parlamentari ma prendono lauti stipendi come tali e come ministri stanno facendo danni irreparabili all società italiana già in crisi, ma il cao del governo pensa solo agli affari del Mediaset.


    Per fare un esempio a caso, la Mediaset del capo del governo per causa della crisi è attualmente a rischio OPA, ma lui allarma tutti gli italiani e tutti gli europei, gridando all’invasione dei petrolieri, al complotto,mentre è la sua azienda che è in pericolo.


    Invita gli italiani(non i 15 milioni, ma i ricchi che lo hann votato) a mantenere le azioni della sua società, mentre Ieri il loro valore in Borsa era di 3,990 euro per azione. Il 41,11% in meno da inizio 2008.
    Dall’ inizio 2007 Mediaset è scesa da 9,501 euro a 3,990. Se un anno fa per comprarla bisognava pagare 100, oggi costa circa 40, ed è solo questo che lo preocuppa.

    Altro che crisi, qui gli italiani (ben li sta per quelli che lo hanno votato)stanno eposi a rischi maggiori rispetto a chiunque nell’Occidente, perché non cé un governo che pensa al loro paese. 

  • Di (---.---.---.126) 18 ottobre 2008 10:08

    Interessante Una domanda come mai l’intervento della BCE è fatta in dollari e non in euro

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