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Cosentino dà le dimissioni, ma non da parlamentare, mantenendo l’immunità

Cosentino dà le dimissioni, ma non da parlamentare, mantenendo l'immunità

Alla fine Nicola Cosentino lo ha fatto. Ha dato le dimissioni, ma solo per due terzi, quelle di facciata insomma. Travolto dalle accuse di essere connivente con il clan dei Casalesi, dopo le dichiarazioni del pentito Gaetano Vassallo, l’11 novembre, poco prima dell’investitura ufficiale – in via ufficiosa era tutto già definito – a candidato Presidente della Regione Campania, a suo carico è stata firmata una richiesta di autorizzazione all’arresto (per concorso esterno in associazione mafiosa).
 
Cosentino ha aspettato qualche mese prima di prendere questa decisione. In un primo momento era convinto di voler correre ancora per la poltrona di Governatore, un sogno che rincorreva da tempo, prendere quel posto che da 10 anni era di Bassolino. Alla fine, spinto un po’ dall’opinione pubblica, un po’ da Fini che proprio non ne voleva sapere di avere un candidato scomodo in una Regione importante come quella campana, Berlusconi ha spinto affinché si facesse da parte per far spazio a Caldoro, che si subito messo in moto per battere il candidato di centrosinistra De Luca, l’ex sindaco di Salerno.
 
All’AdnKronos il parlamentare del Pdl ha dichiarato di lasciare “perché voglio liberare il campo da ogni strumentalizzazione in vista della campagna elettorale”. Cosentino quindi non ricoprirà più le cariche di coordinatore regionale del Pdl in Campania e di sottosegretario all’Economia. Due terzi, dicevamo, dato che il politico di Casale non si è dimesso dalla carica parlamentare. Le malelingue parlano di scelta di convenienza dato che non dimettendosi da parlamentare continuerà a usufruire dell’immunità parlamentare, quella che già lo ha salvato una volta, quando la Camera, il 10 dicembre scorso, respinse la richiesta d’arresto.
 
Stupito, Dario Franceschini domandando in aula se fosse vera la notizia si chiede: "Giacché in quest’aula è stata discussa una mozione di sfiducia su Cosentino che venne respinta, vorremmo sapere quali fatti nuovi ne hanno determinato le dimissioni".

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