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 Home page > Tribuna Libera > Coronavirus: cosa si nasconde dietro l’isteria collettiva?

Coronavirus: cosa si nasconde dietro l’isteria collettiva?

Pensare di potere impedire il diffondersi di una epidemia influenzale con il blocco delle frontiere e la chiusura di intere città è pura follia.

Probabilmente lo piglieremo tutti, o quasi tutti, questo benedetto virus, se non lo abbiamo già preso. Il Covid-19, alias coronavirus, appartiene all'ampia famiglia dei virus respiratori, e dovrà “fare il suo corso” come ogni virus stagionale. Nessuna quarantena potrà fermarlo.

Non esistono comportamenti “virtuosi” in grado di arginarlo, evitando certi contatti come nel caso dell'AIDS per esempio. Non si trasmette con trasfusioni di sangue o scambio di liquidi seminali. Si tratta di un virus influenzale e, come tale, viaggia autonomamente nell'aria e non può essere contenuto.

Un solo starnuto diffonde nell’aria, anche a 10 metri di distanza, fino a 40mila microparticelle di saliva alla velocità di oltre 160 chilometri orari, mentre un colpo di tosse ne lancia circa 30mila a 80 chilometri orari. Chi le respira corre il rischio di infettarsi. Possiamo proteggerci? NO. La maggioranza delle persone nel mondo contrarrà il Covid-19 senza particolari conseguenze o complicanze.

Per l'influenza stagionale esiste il vaccino, ma quante persone lo fanno? Poche evidentemente, visto che ogni anno nel mondo muoiono più di 200.000 persone per complicanze legate all'influenza.

Eppure nessun governo aveva mai preso misure così draconiane per evitare il diffondersi di una influenza. Mai, nemmeno per la SARS. Serve davvero a contenere il virus chiudere scuole, università, musei, e mettere in quarantena migliaia di persone? NO. Solo a scatenare il panico.

Qualcuno avanza persino il sospetto che si nasconda altro dietro questa improvvisa ondata di isteria collettiva da parte dei governi mondiali.

Intanto i danni economici a livello globale sono già ingenti e forse irreversibili per un lungo periodo.

D'altronde già a fine 2019 i mercati avevano avanzato l'ipotesi di une recessione mondiale nel 2020 e si sa, i mercati hanno un dono di preveggenza davvero straordinario.

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