• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Contraddizioni e confusione dei nostri politici

Contraddizioni e confusione dei nostri politici

Una finanziaria durissima per tre anni; l’abolizione dell’ICI, misura inutile e propagandistica se devi dare con l’altra mano ai Comuni quello che gli hai tolto con la prima; la privatizzazione di Alitalia sulle spalle dei contribuenti, la richiesta continua e reiterata d nuove risorse da parte di tutte le categorie ( dai pubblici impiegati ai corpi separati dello Stato, dagl’imprenditori agli amministratori locali), gli scioperi annunciati o già attuati di corporazioni private dei trasporti o di altri servizi; la durissima crisi economico-finanziaria globale con le certe conseguenze di crescita zero e di recessione; le manifestazioni di sfida in piazza , in nome della ricerca, in realtà a difesa di vecchi privilegi, che la finanza pubblica ossia le tasche dei cittadini non possono più sostenere, avrebbe dovuto suggerire al Governo con la più ampia maggioranza della storia repubblicana un atteggiamento di fermezza nell’interesse esclusivo del Paese.
Invece Il governo più decisionista e liberale (si crede!!!!), il cui premier si sente secondo solo a Napoleone Bonaparte (sono sue parole) , vuole annacquare o addirittura ritirare il decreto Gelmini e dare corso ad un concorso per 4-5000 cattedre di professori universitari, di cui 1800 sono i posti effettivamente esistenti e tutto il resto per la sistemazione futura ,ope legis, di personale non necessario in base al criterio di anzianità e non di merito, con il benservito ai giovani di talento , a cui non resta ancora una volta che mettersi in coda o emigrare.
Ha ben apostrofato questi giovanotti, di talento ma sprovveduti, Umberto Eco, facendogli notare che la loro presa di posizione fa il gioco dei “baroni”, che l’interesse dei giovani “outsider” contrasta con quello dei vecchi “insider” , che vogliono conservare potere e privilegi ed impedire ai giovani di entrarvi. Il contrasto è generazionale oltre che di merito e capacità effettive.
Invece il governo, paradossalmente ma non troppo, permette che si consumi lo scempio di un concorso, bandito dal governo Prodi e con i metodi concorsuali di sempre, minaccia di metter tornelli dappertutto, ma non dice dove eventualmente reperirà i fondi per far fronte a tutte le insulse richieste e promesse.
Inoltre vorrebbe realizzare il federalismo, senza toccare Province, comunità montane e circoscrizioni; vorrebbe realizzare opere pubbliche, per far ripartire l’economia; finge d’ignorare che i Comuni sono in bolletta e moltissimi sull’orlo del disastro, grazie a quei contratti derivati, sottoscritti con l’autorizzazione del precedente governo Berlusconi e la compiacenza del governatore Fazio, ed ignora che le tasche dei cittadini sono vuote e più alto è ormai il numero di quelli senza lavoro.
Dice un proverbio latino: “Quos vult perdere Deus dementat”, che tradotto suona : il Padreterno toglie il senno a quelli che vuole mandare in rovina.
Ed ai nostri governanti l’ha già tolto da un pezzo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares