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Come riconoscere i denti sensibili

Nel corso del tempo potrebbe esserti capitato di sentire un'improvvisa fitta di dolore ai denti, magari dopo aver mangiato o bevuto qualcosa di caldo. Questo sintomo, che di solito inizia a ripresentarsi ogni volta che qualcosa entra in contatto con i nostri denti, non va in nessun modo sottovalutato. Potresti infatti essere di fronte ai sintomi dei denti sensibili, che possono avere numerose origini. Un consulto dal dentista è il primo passo da fare se si vuole determinare cosa sta accadendo ai propri denti e per scoprire tutti i principali rimedi disponibili oggi.

Se vuoi saperne di più sulla sensibilità dentale e su come riconoscere questo problema sei nel posto giusto.

I principali sintomi

Un dente in salute normalmente riesce a resistere senza problemi anche alle variazioni di temperatura. Si può sentire qualche fastidio masticando o bevendo qualcosa di molto caldo o molto freddo, ma niente che si avvicini a del vero dolore. Al contrario se inizi a provare delle fitte acute che provengono dai denti è possibile che ci sia una eccessiva sensibilità.

Puoi accorgertene facendo un semplice test: basta bere dell’acqua fresca e potrai capire se alcuni dei tuoi denti fanno davvero male. Tieni anche in considerazione che quando i denti sono deboli spesso fanno male anche a contatto con lo spazzolino, rendendo la propria igiene orale decisamente difficile da svolgere rispetto al solito.

Questi sintomi possono riguardare sia il fenomeno della forte sensibilità ai denti, sia le carie. Per questo dovresti rivolgerti il prima possibile al dentista per un controllo accurato, e verificare quale sia l’origine di queste fitte di dolore.

La riduzione dello smalto

Uno dei motivi che possono portare al dolore e alla sensibilità ai denti è la riduzione dello smalto. Lo smalto è un tessuto con una elevatissima percentuale di minerali, e per questo riesce a proteggere con grande efficacia le parti più deboli del dente. La forte sensibilità dentale a volte si manifesta proprio quando lo smalto si riduce, rendendo il nucleo del dente, costituito dalla polpa, maggiormente esposto di fronte alle temperature più elevate o più basse.

Il dentista visitando i tuoi denti può capire se effettivamente lo smalto si è ridotto e può cercare di capire quale sia la causa. Ad esempio se di notte digrigni i denti potrebbe essere il caso di iniziare a usare un bite, per evitare che i denti sfregandosi consumino e riducano lo smalto.

Il dolore della gengivite

A volte a far male potrebbe non essere il dente, ma la gengiva. La gengivite è un'infiammazione piuttosto diffusa: la gengiva si gonfia, diventa più rossa che rosa, e anche con un piccolo tocco inizia a sanguinare. Se durante la pulizia dei denti perdi sangue le gengive potrebbero essere infiammate, e in tal caso suggeriamo di iniziare a usare dei prodotti specifici, come colluttori e dentifrici realizzati appositamente.

Una delle conseguenze della gengivite potrebbe essere la regressione delle gengive, che iniziano a ritirarsi e lasciano la radice del dente più scoperta di fronte sia a cibi e bevande, sia ad eventuali agenti patogeni.



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