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Coltivazione green e solo frutta di giornata alla “Vendita diretta delle Comparine”

In via Comparine di Arcole (VR) si trova un’azienda agricola molto particolare, probabilmente l’unica del Comune che coltiva frutta. È una piccola azienda a conduzione familiare, nata circa 35 anni fa con titolari Rino Gambaretto e Franca Rizzotto, insieme al figlio Enio. Una particolare storia di impresa. 

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Vendita diretta delle Comparine - i titolari

All’inizio la famiglia Rizzotto coltivava soprattutto i tradizionali asparagi, prodotto tipico di Arcole, poi vedendo che il terreno era adatto, su una piccola parte hanno piantumato delle pesche, lavorate in modo convenzionale a cielo aperto, che venivano consegnate ai grossisti.

15 anni fa è iniziata la svolta, grazie a Enio Rizzotto e alla moglie Caterina Fiorentino, attuale titolare, che nonostante i rischi del caso, hanno deciso di tentare una “vendita diretta” della propria frutta.

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Le pesche della vendita diretta

Mentre la signora Caterina è impegnata al chiosco, il marito Enio ci racconta la loro impresa: «Un amico, Gian Paolo Pompele, scomparso prematuramente, mi ha prestato il gazebo sulla rotatoria in superstrada di ingresso ad Arcole: dopo che aveva ultimato la vendita dei suoi asparagi, subentravamo noi con le pesche. Vedendo che i clienti apprezzavano, abbiamo ampliato la produzione con albicocche, susine, more di rovo, lamponi, ciliegie… Poi abbiamo acquistato un terreno in confine con la nostra abitazione, creando il chiosco della “Vendita diretta delle Comparine”, che anche se un po’ fuori mano, vediamo i clienti che apprezza i prodotti freschi arrivare fin qui».

«Noi non utilizziamo cella frigorifera, ma raccogliamo giornalmente solo la frutta matura, pronta al consumo: in questo modo possiamo garantire il massimo del grado zuccherino, dato che esso raggiunge l’apice negli ultimi giorni di maturazione della frutta. La raccolta giornaliera la facciamo noi, con le nostre tre figlie che al mattino alle 5.00 vengono in frutteto a cogliere, calibrano la frutta, quindi tornano in casa per studiare e io e mia moglie proseguiamo con altre attività. Infatti, prima della vendita, la frutta viene suddivisa in I e II scelta, le pesche sono calibrate una ad una. Tutto ciò per garantire al consumatore una scelta ottimale secondo le proprie esigenze».

Il metodo di coltivazione caratterizza questa azienda: usano la “lotta integrata”, con l’ausilio di prodotti consentiti in agricoltura biologica: «Non usiamo prodotti chimici e con gli anni abbiamo capito che per non fare entrare in frutteto insetti e parassiti bisognava recintarlo tutto, anche in verticale. Lo abbiamo scoperto lottando inutilmente per 2 anni contro la cimice asiatica, che siamo riusciti a debellare solo lasciandola al di fuori! Per l’erba, facciamo solo lo sfalcio meccanico» continua Rizzotto.

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Le pesche della vendita diretta

L’azienda è green anche nell’utilizzo dell’acqua: «Per gran parte del frutteto siamo dotati di impianto di irrigazione con micro-irrigatori a risparmio idrico, che consentono di ridurre gli sprechi d’acqua e vengono utilizzati anche in primavera, per proteggere le piante dalle brinate tardive», spiega Enio. «Dove non c’è acqua, in caso di gelate abbiamo le candele antibrina di paraffina».

Sentiamo di cosa si tratta: «Sono dei grossi contenitori di paraffina, come candele giganti che in caso di rischio gelata, posizioniamo ogni 5 ml nel frutteto e lasciamo accese di notte per scaldare l’aria: la temperatura sale di circa 3°, sufficiente affinché non si formi il ghiaccio sulla gemma o sul fiore».

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Il frutteto completamente recintato

La scelta di vendere solo frutta coltivata in proprio e matura è la loro “mission”: «Vendiamo solamente quello che coltiviamo, anche se restiamo sprovvisti di quantità sufficiente a fare fronte alla richiesta; ad es. nel 2021, siamo stati l’unico chiosco della zona chiuso durante l’anno, a causa della devastante gelata dell’8 aprile, che ha compromesso tutta la nostra produzione. Ma non abbiamo voluto vendere prodotti di terzi» conclude il titolare. «Inoltre, abbiamo selezionato varietà di frutta particolari per trasmettere un po’ di conoscenza della frutticoltura ai nostri clienti. A loro consegniamo anche un “calendario” con il periodo di maturazione delle varie specie, così sanno cosa possono trovare. Inoltre, spieghiamo se la varietà richiesta è adatta al consumo fresco o per le confetture, se si stacca dal nocciolo oppure no, trasmettere “cultura delle colture” lo riteniamo un altro dei nostri compiti. Che a quanto pare, viene apprezzato dai nostri affezionati consumatori».

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